Johnny Depp debutta in Italia come artista. Dal 6 novembre, negli spazi milanesi di Deodato Arte, vengono presentate due opere inedite dell’attore e musicista statunitense: Study I e Study II, tratte dalla serie Yesterday’s Flowers. Le opere, a tiratura limitata, fanno parte di una produzione che si distingue per un linguaggio visivo intimo, costruito intorno al tema del tempo e al rapporto tra fragilità e permanenza. Le due stampe su carta Somerset Photo Rag 300 gsm, realizzate con tecnica Giclée Print e due vernici serigrafiche, appartengono a un’edizione limitata di 85 esemplari (formato 60x75 cm, firmati dall’artista) e sono proposte al prezzo di 3.515,00 euro ciascuna. In esse, Depp abbandona qualsiasi intento illustrativo per costruire una riflessione sul trascorrere del tempo e sulla possibilità della bellezza di resistere al logorio del tempo. I fiori rappresentati, vari per colore e forma, emergono da superfici screpolate, come se germogliassero dalle crepe della materia, in un legame tra luce, memoria e rinascita.
“Queste opere rivelano un Johnny Depp autentico, libero da qualsiasi ruolo”, sottolinea Deodato Salafia, CEO della Galleria Deodato Arte. “Con Yesterday’s Flowers, mostra il lato più intimo del suo sguardo, quello che guarda il mondo con profondità, appassionata malinconia e meraviglia. È una storia di fragilità che parla di forza”.
Nel secondo studio, i fiori sembrano affiorare su uno sfondo che richiama i colori del cielo, oscillando tra toni pervinca e sfumature ocra. Non vi è nostalgia nel senso canonico del termine, ma una meditazione sulla continuità: i fiori non scompaiono, mutano. Restano riconoscibili pur trasformandosi, come accade ai ricordi e ai sentimenti che resistono all’erosione del tempo. Le nature morte, sin dal Seicento fino ai giardini meditativi di Monet, hanno rappresentato per gli artisti molto più di un esercizio tecnico: il genere è stato un modo per riflettere sulla caducità e sulla memoria.
Depp si inserisce dunque in questa tradizione reinterpretandola in chiave contemporanea, con un linguaggio che accosta astrazione e figurazione. Le sue composizioni omaggiano la resilienza. Le crepe, lungi dall’essere simboli di disfacimento, diventano spazi da cui la vita continua a fiorire. In Yesterday’s Flowers si percepisce un richiamo alla materia e al tempo, elementi che da sempre definiscono la storia artistica italiana: muri antichi, affreschi sbiaditi, superfici consumate ma ancora vibranti. Depp sembra osservare quella stessa bellezza che resiste all’usura, trasformandola in metafora universale. Ogni variazione cromatica evoca un umore, un passaggio di stagione, un frammento di vita.
L’artista evita interpretazioni univoche: i fiori possono rappresentare per alcuni un ricordo familiare, per altri un affetto o un frammento di identità. In un contesto dominato dalla velocità e dalla sovraesposizione, Yesterday’s Flowers invita alla pausa, alla contemplazione di ciò che resta stabile in un mondo in continuo cambiamento.
Johnny Depp non è nuovo all’arte visiva. Fin da giovane ha coltivato la passione per il disegno e la pittura, attività che ha sempre accompagnato parallelamente alla carriera cinematografica e musicale. Durante gli anni dei grandi successi hollywoodiani, l’interesse mediatico si è concentrato sulla musica, ma la pittura è rimasta una pratica costante, privata, esercitata in atelier lontano dai riflettori. La prima apertura pubblica di questo lato del suo lavoro risale al 2022, quando presentò la serie Friends & Heroes, dedicata ai ritratti di persone amiche e figure a lui care. Le opere, caratterizzate da un tratto energico e da un approccio neoespressionista, suscitarono grande attenzione negli Stati Uniti, convincendo anche una parte della critica solitamente diffidente verso gli outsider del sistema artistico.
Nel 2023 la mostra A Bunch of Stuff, allestita nello Starrett-Lehigh Building di Manhattan, consolidò la sua presenza nel panorama dell’arte contemporanea, offrendo uno sguardo sul suo processo creativo. Con Yesterday’s Flowers, Depp prosegue la ricerca, orientandosi verso un linguaggio più meditativo, meno narrativo e più concentrato sulla relazione tra tempo, memoria e bellezza imperfetta. Il progetto si colloca così tra pittura e introspezione. La mostra da Deodato Arte rappresenta dunque il primo contatto diretto del pubblico italiano con l’opera visiva di Johnny Depp. L’attore, conosciuto per la sua versatilità e per una carriera cinematografica costellata di ruoli iconici, appare qui in una dimensione diversa, più silenziosa, in cui l’immagine non racconta ma evoca. Yesterday’s Flowers è una riflessione visiva che si inserisce nel lungo dialogo tra arte e memoria, invitando lo spettatore a riconoscere, nei fiori di ieri, la persistenza delle proprie emozioni.
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