Nan Goldin annulla commissione per il New York Times: “complici di Israele”


La fotografa statunitense Nan Goldin ha fatto sapere di aver annullato una commissione per il New York Times per il modo con cui lo storico giornale sta coprendo la guerra Israele-Hamas: “complicità con Israele” è l’accusa dell’artista.

La fotografa Nan Goldin, una delle più artiste più note e celebrate al mondo, ha fatto sapere di aver rinunciato a una commissione per il New York Times accusando lo storico giornale di essere filo-israeliano. Alla fotografa statunitense la testata aveva commissionato una fotografia per una copertina del suo inserto Sunday. “Ieri”, ha scritto in una story su Instagram l’artista lo scorso 9 novembre, “ho cancellato un grosso lavoro con la rivista Sunday del New York Times – uno scatto a un musicista che ammiro per la copertina – a causa della copertura del New York Times sulla guerra a Gaza, che mostra complicità con Israele. Per quello che riferiscono e non riportano, e per come mettono in dubbio la veridicità di ciò che dicono i palestinesi”.

Nella sua story Nan Goldin ha taggato il collettivo Writers Against the War on Gaza (WAWOG), un gruppo di giornalisti, critici e altri che si sono “impegnati per la solidarietà e per un orizzonte di liberazione per il popolo palestinese”, secondo una descrizione sul suo sito web, e che accusano il comitato editoriale del New York Times e altri di aver creato una “perversione del significato” dopo il barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre che è costato la vita a 1.400 israeliani ed è proseguito con la cattura di circa 200 ostaggi israeliani da parte dei terroristi. In seguito all’attacco, Israele ha scatenato una guerra contro Gaza che, secondo quanto riferito dalle autorità di Hamas, al momento avrebbe provocato 10.000 vittime.

“Rispetto i giornalisti del New York Times che sono sul campo a riferire la realtà”, ha poi continuato Nan Goldin. “Piango le decine di giornalisti palestinesi che sono stati presi di mira e uccisi nelle ultime settimane. Finché la gente di Gaza urla, dobbiamo gridare più forte in modo che possano sentirci, indipendentemente da chi tenta di metterci a tacere”. Nan Goldin è stata anche tra i firmatari della controversa lettera pubblicata da un gruppo di artisti un paio di settimane fa, duramente criticata dalla comunità artistica israeliana in quanto non conteneva alcun riferimento agli attacchi di Hamas.

Immagine: Nan Goldin. Foto: Elena Tervonaja

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Nan Goldin annulla commissione per il New York Times: “complici di Israele”


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