Napoli, petizione per far scarcerare l'uomo che ha incendiato la Venere degli Stracci


A Napoli è partita una petizione per chiedere la scarcerazione del 32enne che ha incendiato la Venere degli Stracci: la tesi delle associazioni che la sostengono è che il giovane abbia bisogno di cure e non del carcere.

A Napoli continuano le vicende dell’incendio della versione monumentale della Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto. Intanto, i giudici del tribunale del Riesame hanno confermato il carcere per Simone Isaia, il 32enne senza fissa dimora arrestato il 12 luglio e accusato di essere l’autore del gesto. Isaia, incensurato, rimane dunque nella cella di Poggioreale dove è detenuto, anche se occorrerà attendere le ragioni per le quali il Riesame (che condivide comunque le tesi della Procura, secondo la quale l’uomo è l’unico autore del rogo) ha confermato il provvedimento.

Nelle immagini della videosorveglianza si vede il trentaduenne avvicinarsi più di chiunque altro alla scultura, e in più, nel momento in cui è stato fermato, è stato trovato in possesso di accendini ma non di sigarette. Su queste basi è stata formulata l’accusa. Il giovane, tuttavia, ha sempre negato ogni addebito. Al momento Isaia rimane accusato di incendio e distruzione di un bene culturale.

Sempre nelle scorse ore è partita contestualmente una petizione per chiedere la scarcerazione del giovane. “Simone Isaia, il clochard accusato di aver dato alle fiamme l’installazione ’Venere degli stracci’, in piazza Municipio a Napoli, ha bisogno di essere curato, non del carcere”, si legge nel testo (disponibile su change.org) redatto da Iod Edizioni, dall’Associazione Liberi di volare, e dalla Pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, dalla Chiesa Cristiana Evangelica Libera di Casalnuovo e da United Colors of Naples. Tutti chiedono alle istituzioni di prendersi cura di Simone Isaia. “Simone”, affermano i volontari della Mensa del Carmine, dove il giovane si recava spesso a pranzo, “da tempo aveva perso lucidità e riferimenti, finendo a dormire per strada. Simone Isaia ha bisogno di aiuto. Non del carcere, ma di una struttura che lo aiuti a rimettere in piedi la propria vita, perché è una persona affetta da una tangibilissima neuro-divergenza. Fino a 4 anni fa Simone Isaia lavorava come garzone in un bar di via Chiaia ed era più che apprezzato dai clienti per i modi cortesi. Poi qualcosa in lui si è rotto, si è perso e nel corso degli anni, le sue condizioni mentali sono peggiorate”.

“Se è pur vero, come afferma il sindaco Manfredi, che ’Quando si attaccano l’arte e la bellezza, si attacca l’uomo’”, conclude il testo della petizione, “ebbene, noi affermiamo che la migliore arte e bellezza delle istituzioni pubbliche, e non solo, sia quella di prendersi cura degli uomini straccioni, malati, e abbandonati a un destino senza ritorno. Chiediamo il vostro sostegno con una firma affinché Simone Isaia sia tolto dal carcere e venga curato e rigenerato alla vita presso la Casa di Accoglienza della Pastorale carceraria”.

La causa dell’associazione è sostenuta anche dallo stesso Pistoletto, che con una story su Instagram ha rilanciato il testo della petizione, e ha poi commentato l’iniziativa in un’intervista al Corriere della Sera. “Ho subito pensato di voler incontrare questa persona. Volevo capire che cosa ci fosse dietro il suo gesto. Non ho però voluto insistere. Ma sono felice ci sia un’iniziativa come questa. Questa persona ha bisogno di cure e non di una punizione in carcere”. Questa persona, prosegue Pistoletto, “non è soltanto un malato, ma mostra la malattia sociale con cui conviviamo. I governi si stanno battendo per permettere alle persone di sopravvivere. E la cultura, che nasce dall’arte, può aiutare questo cambiamento”.

Infine, c’è il tema dell’installazione, che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, vuol far diventare permanente. “Ho sentito il maestro Pistoletto, che sta rielaborando l’opera”, ha detto rispondendo a un’interrogazione in consiglio comunale, “e ha manifestato massima disponibilità nella realizzazione del nuovo intervento e anche rispetto alla possibilità di poter poi lasciare l’opera al Comune così da poterla, nel caso, posizionare anche in uno spazio permanente dopo un periodo di esposizione pubblica in piazza Municipio”.

Napoli, petizione per far scarcerare l'uomo che ha incendiato la Venere degli Stracci
Napoli, petizione per far scarcerare l'uomo che ha incendiato la Venere degli Stracci


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE


Patrizia Sandretto Re Rebaudengo nuova presidente della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo nuova presidente della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT
Risplendono dopo il restauro i mosaici trecenteschi del Battistero di Firenze
Risplendono dopo il restauro i mosaici trecenteschi del Battistero di Firenze
Botticelli a Hong Kong: ecco quali sono le opere che gli Uffizi hanno mandato in Cina
Botticelli a Hong Kong: ecco quali sono le opere che gli Uffizi hanno mandato in Cina
Italia-Cina 58-56: siamo soli in testa al Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Aggiunti 34 siti
Italia-Cina 58-56: siamo soli in testa al Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Aggiunti 34 siti
Parigi, Louvre blindato per l'arrivo di Mattarella e Macron. Le foto in esclusiva
Parigi, Louvre blindato per l'arrivo di Mattarella e Macron. Le foto in esclusiva
Utrecht avrà il suo Bosco Verticale: in fase di cantiere la Wonderwoods Vertical Forest
Utrecht avrà il suo Bosco Verticale: in fase di cantiere la Wonderwoods Vertical Forest



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte