In Ucraina, nella città di Chernihiv, circa 300mila abitanti a nord della capitale Kiev, i bombardamenti che da giorni la stanno colpendo nel contesto dell’invasione russa hanno provocato gravi danni a Casa Tarnovskyj, importante edificio neogotico dei primi del Novecento, costruito tra il 1900 e il 1901 come sede della collezione del filantropo Vasyl Vasylovič Tarnovskyj, e divenuto poi, nel 1902, sede del primo Museo delle Antichità Ucraine di Chernihiv, che ha avuto qui sede nel 1979 prima di essere trasferito in un altro edificio. Dal 1980 Casa Tarnovskyj era diventata sede di una biblioteca per ragazzi. L’edificio è una delle principali testimonianze del revival neogotico in Ucraina.
A dare la notizia della devastazione (e a pubblicare le foto) è stato il direttore del Museo Storico di Chernihiv, Serhiy Laiev’skyj. La casa, ha scritto Laiev’skyj, “sopravvisse ai bombardamenti dei bolsevichi nel 1918 e nel 1919, sopravvisse alla seconda guerra mondiale e alle bombe dei nazisti. L’orda di Mosca ha devastato un edificio molto bello della fine del XIX secolo e un monumento della storia locale”.
Chernihiv, una delle città più colpite dai bombardamenti russi in virtù della sua posizione (si trova a poca distanza dal confine con la Russia ed è sulla strada per la capitale), è anche una delle città più antiche dell’Ucraina: il suo centro storico è uno dei meglio consservati del paese e vi si trovano diversi monumenti di grande importanza (chiese, cattedrali, musei, sontuosi palazzi settecenteschi e ottocenteschi). Il centro storico di Chernihiv peraltro fa parte (addirittura dal 1989) della Tentative List del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, ovvero dell’elenco dei siti che aspirano a diventare parte del Patrimonio Mondiale.