Un direttore di museo che rifiuta di consegnare un pezzo della sua collezione all’amministrazione Trump e viene costretto a dimettersi: è quello che è accaduto nei giorni scorsi in Kansas, dove Todd Arrington, storico di professione e direttore della Dwight D. Eisenhower Presidential Library, Museum and Boyhood Home ha rifiutato di assecondare le richieste giunte dall’amministrazione (anche se non è chiaro chi sia stato a rivolgergli la richiesta) e ha pagato il suo rifiuto col posto di lavoro. È quanto hanno riferito alla CBS News fonti che, secondo l’emittente statunitense, sono a conoscenza della questione.
Il museo ha sede ad Abilene, in Kansas, la città di Dwight Eisenhower: l’istituto diretto da Arrington comprende una biblioteca, un museo e la casa dove Eisenhower trascorse l’infanzia e la giovinezza, dal 1898 al 1911. L’amministrazione Trump aveva chiesto al direttore di cedere una spada appartenuta ad Eisenhower per farne dono a re Carlo III d’Inghilterra durante la visita del presidente americano Donald Trump nel Regno Unito. Arrington avrebbe rifiutato in quanto l’oggetto è di proprietà del popolo americano: si era però dichiarato disponibile a trovare un dono alternativo. Alla fine a re Carlo è stata donata una replica dell’arma, ma i funzionari del Dipartimento di Stato avrebbero insistito e alla fine il direttore sarebbe stato dunque messo di fronte a un aut aut: le dimissioni o il licenziamento. Lo stesso Arrington ha poi confermato alla CBS News l’accaduto, dichiarando di non aver mai parlato con nessuno della Casa Bianca, ma soltanto con i funzionari dell’Ufficio Donazioni del Dipartimento di Stato e con alcuni colleghi degli archivi nazionali.
Arrington, tuttavia, non ha specificato chi sia stato a trasmettergli l’aut aut. L’emittente ha anche sentito quattro funzionari dell’amministrazione centrale coinvolti nella visita, i quali non erano a conoscenza del fatto che il direttore della biblioteca avesse lasciato il suo incarico e hanno affermato che la Casa Bianca non ha avuto alcun ruolo nella sua partenza. Secondo il New York Times, l’allontanamento di Arrington potrebbe essere anche collegato alle discussioni sui piani per costruire un nuovo centro educativo presso la biblioteca Eisenhower.
Al momento, Arrington sta cercando di essere reintegrato. “Sono molto triste e sconvolto, e francamente devastato”, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano britannico Daily Mail, “e ho cercato di contattare i vertici degli Archivi Nazionali per dire in sostanza che farò tutto il necessario per invertire la rotta. Mi scuserò personalmente con chiunque senta la necessità di ricevere delle scuse”.
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