Un musical sulla Pimpa: il debutto al Teatro Romano di Verona


Il 1 e 2 agosto 2025 il Teatro Romano di Verona ospita Pimpa. Il Musical a pois, spettacolo per famiglie firmato da Altan e Enzo d’Alò. Una produzione originale che celebra i cinquant’anni della cagnolina a pois con canzoni inedite, pupazzi, scenografie colorate e una comparsa inattesa: William Shakespeare.

Per la prima volta nella storia dell’Estate Teatrale Veronese, il palcoscenico del Teatro Romano Verona si apre al teatro per l’infanzia. Il 1 e 2 agosto 2025, alle ore 21.15, debutterà Pimpa. Il Musical a pois, uno spettacolo originale dedicato alla cagnolina Pimpa creata da Francesco Tullio Altan esattamente cinquant’anni fa. Il musical è scritto da Altan insieme a Enzo d’Alò, che ne firma anche la regia, e rappresenta un nuovo capitolo nell’evoluzione scenica del personaggio più iconico della letteratura illustrata per bambini in Italia. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal Comune di Verona e da Arteven, che ne sostengono la realizzazione nell’ambito della rassegna estiva veronese. Il progetto nasce da un’idea della Fondazione AIDA ETS, storica realtà veronese attiva da oltre quarant’anni nella produzione di spettacoli per bambini e famiglie, con una particolare attenzione ai personaggi dell’immaginario infantile e alla loro traduzione nei linguaggi del teatro contemporaneo.

“Con la Pimpa anche bambini e bambine vivono la magia di questo nostro meraviglioso teatro all’aperto”, sottolinea Marta Ugolini, Assessora alla Cultura del Comune di Verona, “consapevoli del valore del progetto artistico che recano le importanti firme di Tullio Altan e di Enzo d’Alò, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Fondazione Aida di portare al Teatro Romano lo spettacolo ’Pimpa. Il musical a pois’. Ancor più, abbiamo voluto inserirlo nell’Estate Teatrale Veronese, festival multidisciplinare all’aperto secondo solo al festival lirico areniano a Verona. Per la prima volta un family show entra nel cartellone dell’Estate Teatrale, a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione comunale di ampliare i pubblici, con la volontà di rendere sempre più diffusa, inclusiva e accessibile la cultura, avvicinando le nuovissime generazioni e le famiglie al mondo del teatro. Pimpa, con la sua fantasia e il suo spirito curioso, rappresenta perfettamente i valori che vogliamo trasmettere: entusiasmo, scoperta, condivisione. Questo può sembrare un sogno, ma sotto le stelle del Romano, anche i sogni a pois possono diventare realtà”.

Al centro del musical vi è una vicenda del tutto inedita. Un giorno, nella casa di Pimpa e del suo amico Armando, arriva una lettera da un mittente insolito: William Shakespeare. Da qui prende avvio un’avventura teatrale ambientata tra le pareti domestiche, dove la quotidianità si trasforma in palcoscenico. Il celebre drammaturgo inglese appare in scena per guidare i due protagonisti, e il pubblico, nella scoperta dei meccanismi dello spettacolo teatrale. La storia si sviluppa tra pupazzi, scenette comiche, coreografie leggere e canzoni originali, con un ritmo che alterna momenti giocosi a passaggi più poetici, sempre all’insegna dell’immaginazione.

Lo spettacolo dura 75 minuti ed è pensato per coinvolgere spettatori di ogni età. Pur restando fedele allo spirito originario del personaggio, il musical amplia il suo linguaggio e lo proietta in una dimensione teatrale autonoma. Il gioco diventa teatro, e il teatro si fa gioco: una sovrapposizione che invita bambini e adulti a riscoprire il piacere della narrazione condivisa, il valore dell’amicizia e l’importanza di dare forma, anche con leggerezza, alla propria fantasia. L’omaggio a Shakespeare si traduce in una riflessione ironica e delicata sulla finzione scenica, che si chiude idealmente con la frase famosa “Tutto il mondo è un palcoscenico”.

La compagnia di
La compagnia di Pimpa. Il musical a pois al centro Altan, alla sua sinistra Enzo d’Alò

Pimpa, con il suo caratteristico mantello a pois rossi, rappresenta da decenni un punto di riferimento affettivo ed educativo per diverse generazioni. Il musical, pensato per un pubblico trasversale che va dai più piccoli agli adulti cresciuti leggendo le sue avventure, si propone di dare nuova vita al personaggio, attraverso un allestimento che intreccia musica, parola, pupazzi e scenografia in un contesto teatrale di grande impatto.

La regia è affidata a Enzo d’Alò, uno dei più affermati registi di cinema d’animazione in Europa, noto per film come La freccia azzurra e La gabbianella e il gatto. D’Alò torna così a collaborare con Altan, con cui aveva già lavorato alla serie animata della Pimpa. L’intesa tra i due autori ha dato origine a un musical poetico e giocoso, in cui la struttura narrativa si sviluppa attraverso quadri scenici ritmati dalla musica e animati da un cast di giovani attori e cantanti. Al centro dell’opera si trova la musica, composta da Eleonora Beddini. Le sue canzoni originali costruiscono un linguaggio parallelo, che accompagna la trasformazione scenica e sostiene emotivamente lo spettatore. Le melodie, pensate per essere orecchiabili ma non banali, mescolano stili musicali diversi, provenienti da varie tradizioni del mondo. L’obiettivo della compositrice è quello di evocare un paesaggio sonoro sospeso tra memoria e immaginazione, capace di risvegliare ricordi e suggestioni condivise. Il risultato è una partitura che agisce come filo conduttore dell’intera narrazione, conferendo coerenza e profondità all’esperienza teatrale.

“In questo musical cantiamo il gioco che diventa teatro e il teatro che si reinventa gioco”, afferma Enzo d’Alò.“Abbiamo voluto raccontare ai bambini come il grande teatro possa nascere dalla capacità di giocare, di ’fare finta’. Un gioco serio, appassionato e visionario, dove Pimpa incontra William Shakespeare e, insieme a lui e all’immancabile Armando, si diverte a esplorare questo meraviglioso mondo”.

Altan, il papà della Pimpa
Altan, il papà della Pimpa

“La Pimpa compie cinquant’anni, ma non ha perso il desiderio di vivere nuove esperienze”, prosegue Altan. “Dopo i cartoni animati, di cui Enzo d’Alò ha diretto la seconda serie, il palcoscenico di un musical sarà, anche per lei, una bella nuova avventura”.

“Altan, da una parte. Enzo d’Alò, dall’altra”, afferma Simone Dini Gandini, codirettore artistico con Roberto Terribile di Fondazione AIDA. “Qui il papà della Pimpa, un genio dell’illustrazione che ancora oggi è un punto di riferimento della cultura italiana tout court; qua il Maestro del cinema d’animazione. A questo si aggiunge la ultraquarantennale esperienza di Fondazione AIDA nella produzione di spettacoli per famiglie, che ha scagliato tutte le frecce del proprio arco per fare di Pimpa - il musical a pois un nuovo classico del teatro italiano. Un particolare ringraziamento, inoltre, a tutto lo staff, che con dedizione e professionalità nel corso dei mesi ha dato tutto (e anche di più) per questo progetto; e un grande in bocca al lupo al cast, giovanissimo ed entusiasta, che sono certo saprà emozionare i bambini di oggi e di ieri”.

Il musical rappresenta una sfida dal punto di vista scenico e visivo. Le scenografie, curate da Luca Zanolli e Mariangela Mazzeo, traducono l’universo bidimensionale di Altan in un linguaggio teatrale tridimensionale, senza perdere le caratteristiche distintive dell’originale. Il pupazzo di Pimpa, ideato dalla stessa Mazzeo, è stato realizzato con il supporto tecnico di Matteo Maiocchi e Luca Zanolli. Gli attori in scena animano i pupazzi e interagiscono con una scenografia dinamica e trasformabile, pensata per accompagnare ogni fase del racconto. La casa di Pimpa si trasforma così in una sorta di macchina teatrale, in cui si riflette la dimensione metateatrale dello spettacolo, che gioca costantemente con l’idea della rappresentazione e del travestimento.

Roberto Terribile, codirettore artistico
Roberto Terribile, codirettore artistico

Pimpa. Il Musical a pois è concepito come uno spettacolo per tutta la famiglia, ma non si limita a una dimensione ludica. È anche un omaggio all’arte del narrare e alla capacità del teatro di costruire mondi immaginari condivisi. L’ingresso della Pimpa nel repertorio dell’Estate Teatrale Veronese segna un passaggio simbolico importante: è la prima volta che un family show viene inserito nel cartellone di uno dei festival teatrali più longevi d’Italia, ospitato in uno dei contesti archeologici e culturali più significativi del Paese. L’iniziativa rappresenta dunque un’apertura verso nuovi pubblici e una valorizzazione della cultura dell’infanzia attraverso strumenti di alta qualità artistica.

Lo spettacolo è prodotto da Fondazione AIDA ETS insieme a Estate Teatrale Veronese, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Teatro Comunale Mario Del Monaco, Teatro Cristallo di Bolzano e Associazione ATTI. Collaborano inoltre il Coordinamento Teatrale Trentino e la Fondazione Caritro, che ne ha sostenuto la realizzazione. L’Estate Teatrale Veronese è promossa dal Comune di Verona in collaborazione con il circuito multidisciplinare Arteven. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e dagli sponsor AGSM AIM, Banco BPM e Gruppo Vicenzi.


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