Quest’autunno la Rai propone in prima visione una nuova serie, Dorian - L’arte non invecchia: si tratta di un viaggio nell’immenso patrimonio delle Teche Rai alla scoperta dei protagonisti del mondo dell’arte italiana del Novecento, alla ricerca di immagini preziose ed incredibili: gli artisti al lavoro nei loro atelier, o negli studi televisivi che si confrontano con giornalisti e intellettuali, o con il pubblico, anche più giovane, sulla loro arte, o sui temi dell’attualità culturale. Le puntate andranno in onda dal lunedì al venerdì, a partire dal 18 settembre alle ore 19:25, su Rai 5, Rai Play e in podcast anche su Rai Play Sound. Una produzione Rai Cultura e Rai Teche, accompagnata dalla colonna sonora dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani con la regia di Sabrina Salvatorelli.
Un’occasione unica di ascoltare le parole e riflessioni di grandi artisti o sbirciare dietro le quinte dei loro studi per vederli al lavoro, seguire la tecnica creativa, essere testimoni diretti del processo creativo, che restituisce il lato umano e l’evoluzione artistica di personaggi che oggi sono entrati di diritto nella storia dell’arte. Sono documenti preziosi che testimoniano un’epoca di ricchezza creativa, e offrono uno sguardo irripetibile dietro le quinte dell’arte italiana del Novecento.
Ci saranno dunque documentari su Giovanni Fattori, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Mario Sironi, Renato Guttuso, e poi ancora Arturo Martini, Mino Maccari, Mario Ceroli, Mattia Moreni, Titina Maselli, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Agenore Fabbri, Umberto Mastroianni, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro, Fausto Melotti. I documentari saranno accompagnati dagli interventi di personalità della cultura cui spetterà il compito di traghettare le idee di ieri nell’attualità: a commentare le immagini storiche saranno gli storici dell’arte Giorgina Bertolino, Vittoria Coen, Davide Ferri, Gina Ingrassia e Anna Villari, poi Lorenzo Balbi, Direttore del Museo di Arte Moderna di Bologna, Cristina Mazzantini, Curatrice della collezione Quirinale Contemporaneo, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, il giornalista Federico Giannini direttore di Finestre sull’Arte, la docente Barbara Cinelli, lo storico del cinema Raffaele Simongini.
La prima puntata di “Dorian”, in onda lunedì 18 settembre alle 19.25 in prima visione su Rai 5, è dedicata a Emilio Vedova. Il poliedrico artista, nel documentario “Incontri” del 1967, ricostruisce le fasi di realizzazione dell’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal nel luglio 1967. L’installazione, per mezzo di 14 grandi proiettori, unisce i vari spazi e consiste nella proiezione di 112 lastrine di vetro di Murano su dei pannelli a forma di vela con movimenti asincroni e accompagnata dalle note elettroniche di Marino Zuccheri. Una proposta innovativa in cui Vedova rompe lo spazio bidimensionale e invita lo spettatore a diventare parte integrante dell’installazione. Nel corso della puntata lo storico dell’arte Alessandro Masi evidenzia le qualità creative di Vedova e si sofferma sull’importanza di mantenere viva la memoria degli artisti attraverso la visione di materiali di archivio.
Seguiranno poi puntate su molti dei grandi del Novecento. Renzo Vespignani che esegue in diretta un ritratto della figlia Marta, e Giorgio De Chirico che realizza davanti alle telecamere della Rai il suo “Il sole sul cavalletto”, chiacchierando con ironia con il regista Franco Simongini. Renato Guttuso che conversa con Antonello Trombadori, critico d’arte e amico dell’artista, si confronta con un pubblico di giovani con la moderazione di Giorgio Albertazzi, e chiacchiera amichevolmente con il giornalista Indro Montanelli mentre lavora alla realizzazione di una “natura morta”. Emilio Vedova che nel 1967 racconta l’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal. Mario Sironi nei diversi aspetti della sua produzione artistica: dalle poesie inedite nello studio televisivo di “Ritratto d’autore” del 1972, alla realizzazione di opere pittoriche e murali. La vicenda artistica di Alberto Burri narrata e analizzata dal grande critico Cesare Brandi, attraverso due documentari da lui firmati. Le testimonianze dirette di Carlo Carrà che ha attraversato le successive fasi delle espressioni artistiche del Novecento dal futurismo alla metafisica. L’appuntamento è per quest’autunno su Rai 5.
Sulla Rai arriva Dorian, serie di documentari dedicati ai grandi del '900 |