Dietro il sipario del Politeama Rossetti di Trieste si cela una storia lunga quasi 150 anni, un patrimonio culturale e architettonico che non smette di affascinare chiunque lo attraversi. Con “Rossetti Open”, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia apre al pubblico le porte del suo mondo più intimo e meno conosciuto, con l’obiettivo di trasformare la visita guidata in un’esperienza coinvolgente, teatrale e narrativa.
Non si tratta infatti di una tradizionale esplorazione degli ambienti: chi sceglie di partecipare a “Rossetti Open” viene accompagnato da un attore che, nel ruolo di guida, intreccia fatti storici e aneddoti con il proprio vissuto personale, arricchendo il racconto con momenti di recitazione, riflessioni e piccole performance. È un itinerario sensoriale e narrativo dentro e dietro il teatro, tra i suoi spazi scenici e quelli nascosti, tra i fasti del passato e la vitalità del presente.
L’iniziativa nasce dal desiderio di far riscoprire al pubblico la straordinaria bellezza del Politeama Rossetti, inaugurato nel 1878 in stile eclettico e oggi sede principale dello Stabile. Un edificio imponente e ricco di fascino, spesso dato per scontato anche da chi lo frequenta abitualmente per assistere agli spettacoli. Le 1.600 stelle luminose del soffitto, il maestoso lampadario, le eleganti colonnine in ghisa, i velluti, i decori, le gallerie e i corridoi: ogni elemento racconta un’epoca, un gusto, una funzione. “Rossetti Open” permette di ammirarli da nuove prospettive e di comprenderne il valore storico e culturale.
Ma la vera anima del progetto risiede nella narrazione di ciò che il Rossetti ha vissuto nel corso della sua lunga storia. Il Politeama ha ospitato alcuni dei più grandi nomi della scena teatrale e musicale internazionale. Per la prosa basti ricordare Sarah Bernhardt, Emma Gramatica, le celebri Serate Futuriste, e una lunga lista di protagonisti che arriva fino ai giorni nostri. Per la musica, gli archivi parlano di serate memorabili come quelle in cui si esibì l’Orchestra della Scala diretta da Arturo Toscanini, o quando una giovanissima Maria Callas calcò il palcoscenico del Rossetti nel 1948. E ancora, le operette dirette da Franz Lehár, simbolo di un’epoca e di una tradizione artistica che ha attraversato Trieste con vigore.
Durante “Rossetti Open”, questi nomi, queste storie, prendono vita nel racconto teatrale. L’attore guida il pubblico in un viaggio personale e corale, dove la Storia con la maiuscola si intreccia con quella quotidiana del mestiere dell’attore, con i retroscena della produzione, con la magia che solo il palcoscenico sa creare. Ogni angolo del teatro, anche il più nascosto, diventa così parte integrante di una narrazione che rivela quanto il Rossetti sia più di un semplice edificio: è una macchina scenica, certo, ma anche un organismo vivo, in continua trasformazione, alimentato dalla passione, dall’ingegno e dalla memoria di generazioni di artisti e spettatori.
L’iniziativa è promossa dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, fondato nel 1954 e riconosciuto tra i più importanti teatri pubblici italiani, insignito del titolo di Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Attualmente diretto da Paolo Valerio, con Francesco Granbassi alla presidenza, lo Stabile ha una vocazione precisa: promuovere e diffondere la cultura teatrale, con una programmazione che intreccia produzioni originali e spettacoli ospiti.
La sede principale è appunto il Politeama Rossetti, la cui sala principale – dal 2010 intitolata “Sala Assicurazioni Generali” – può accogliere fino a 1.530 spettatori, rendendola una delle più grandi sale teatrali italiane ed europee dedicate alla prosa. Ad affiancarla c’è la più raccolta Sala Bartoli, con i suoi 128 posti, dedicata soprattutto alla drammaturgia contemporanea.
La forza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia risiede anche nella capacità di conservare la memoria storica del teatro italiano e al contempo di rinnovarla, aprendo i propri spazi a nuove forme di fruizione e di narrazione. “Rossetti Open” ne è un esempio.
Ogni appuntamento di “Rossetti Open” è un’esperienza diversa, perché ogni attore-guida mette in gioco il proprio vissuto, il proprio sguardo, il proprio modo di raccontare in un percorso che vuole restituire pienamente l’idea che il teatro non è solo ciò che accade sul palco, ma anche ciò che si costruisce nel tempo, nei corridoi, nei camerini, nei ricordi di chi lo ha vissuto.
Per conoscere le date e prenotare la propria partecipazione a “Rossetti Open”, è possibile consultare il sito ufficiale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia all’indirizzo www.ilrossetti.it, oppure seguire i canali social del teatro, costantemente aggiornati con il calendario delle iniziative e gli approfondimenti sugli spettacoli in programma. Da questa pagina è inoltre possibile acquistare i biglietti.
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