“Le imprese devono creare valore anche salvando la cultura”: la visione di AgriEuro, azienda di macchine agricole


Un’impresa di macchinari agricoli, AgriEuro, che decide di investire nel territorio finanziando con 130mila euro il restauro di uno splendido sipario ottocentesco, quello del Teatro Nuovo di Spoleto, città dove AgriEuro ha sede. “Le imprese”, dice Alessia Settimi di AgriEuro, “devono creare valore anche attraverso la salvaguardia del patrimonio culturale”.

AgriEuro è un’azienda di macchinari agricoli di Spoleto che nasce dalla visione di Manlio Settimi, imprenditore che negli anni Settanta apre nella città umbra un negozio di macchine agricole e da giardino, presto riconosciuto come punto di riferimento per professionisti e appassionati della valle spoletana. La sua competenza diventa il fondamento di un percorso imprenditoriale che pone al centro qualità e servizio. Su questi valori si innesta lo sviluppo di AgriEuro, che nel 2012 compie il salto internazionale aprendo i siti dedicati a Francia, Germania, Spagna e Inghilterra. Dal 2017 il brand si afferma poi come leader in Italia nella vendita online di macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, mentre nel 2018 inaugura la nuova sede amministrativa a Spoleto, simbolo di un’identità sempre legata al territorio. Ed è per questo che AgriEuro decide, dopo tanti anni di attività, di fare qualcosa per l’arte della sua città. Nel 2025, infatti, AgriEuro finanzia, tramite Art Bonus, il restauro del Sipario Storico del Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”, riportato nella sede originaria dopo 25 anni. Realizzato da Francesco Coghetti nel 1861 e raffigurante la sconfitta di Annibale sotto le mura della città, l’opera versava in condizioni critiche. L’intervento, realizzato dalla cooperativa di restauro Coo.Be.C., ha bloccato i danni conservativi e restituito alla comunità un bene di alto valore identitario, premiato con il primo posto al Concorso Art Bonus 2025 nella categoria “Beni e luoghi della cultura”. Un’operazione che segna l’impegno di AgriEuro nel legare la propria crescita al patrimonio culturale del territorio. Ci parla dell’intervento Alessia Settimi, COO AgriEuro.

Filippo, Alessandra e Alessia Settimi di AgriEuro - mecenati Art Bonus
Filippo, Alessandra e Alessia Settimi di AgriEuro - mecenati Art Bonus

NC. Cosa ha spinto AgriEuro a sostenere il restauro del sipario storico del Teatro Nuovo di Spoleto attraverso l’Art Bonus?

AS. Per AgriEuro, sostenere il restauro del Sipario Storico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto è stata una scelta che ha unito identità, valori e responsabilità sociale. La nostra volontà è stata quella di lasciare un’eredità tangibile e condivisa, l’orgoglio di restituire un bene culturale alla città e al teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, fulcro del Festival dei Due Mondi, che ha contribuito a rendere nota Spoleto a livello internazionale.

In che modo il legame con il territorio ha influenzato la scelta di investire in questo progetto culturale?

La nostra azienda opera a livello internazionale in tutta Europa, ma siamo al contempo profondamente legati alla città di Spoleto: è qui che abbiamo le nostre radici, è qui che ogni giorno continuiamo a costruire il nostro presente e il nostro futuro. Il progetto di contribuire al restauro del Sipario Storico del Teatro Nuovo ci ha conquistati perché racchiudeva due elementi fondamentali per noi: la salvaguardia del patrimonio culturale e un’azione concreta verso la nostra comunità. In questo intervento si riflette anche la nostra identità più profonda di azienda che, pur proiettata verso il futuro, l’innovazione e le tecnologie, con un team giovane e dinamico composto da 170 risorse con un’età media di 34 anni, non dimentica le proprie radici e il legame con il territorio.

Il sipario di Francesco Coghetti è un’opera di grande valore per la città. Quanto conta per AgriEuro contribuire alla tutela di beni culturali così tanto rilevanti?

Contribuire alla conservazione dei beni culturali è stato un grande onore ma anche una scelta consapevole, perché riteniamo che le imprese debbano contribuire a creare valore nel contesto in cui operano anche attraverso la salvaguardia del patrimonio culturale. Il nostro gesto rappresenta un modo concreto per essere vicini alla nostra comunità. La tutela dei beni culturali è innanzitutto un atto di responsabilità sociale verso il presente e il futuro (e non solo verso il passato). È un valore al quale crediamo fermamente. Crediamo che tutelare beni culturali rifletta un modello di impresa attenta, presente e pragmatica. Il Sipario dipinto da Francesco Coghetti nel 1861 è molto più di un ornamento scenico, è un simbolo d’identità, un’opera d’arte che racconta una vicenda storica che appartiene alla memoria della città di Spoleto e attiene al patrimonio artistico risorgimentale nazionale.

Il sipario alla Coo. Be.C.
Il sipario alla Coo. Be.C.
Coo.Be.C. al lavoro per il restauro del Sipario
Coo.Be.C. al lavoro per il restauro del Sipario
Il sipario storico in fase di restauro presso il laboratorio Coo.Be.C.
Il sipario storico in fase di restauro presso il laboratorio Coo.Be.C.

Quali valori aziendali traspaiono nella decisione di partecipare a un’iniziativa di mecenatismo culturale come quella del restauro del Sipario?

I valori che rappresentano Agrieuro sono: Responsabilità, Passione, Cura e Rispetto. Responsabilità nel restituire valore al territorio che ci ha visto nascere e crescere; passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano e che ci spinge ad affrontare con entusiasmo progetti sempre più sfidanti; cura per ciò che ci circonda, dai prodotti che vendiamo all’attenzione verso i clienti che ci scelgono, fino alla cura del nostro patrimonio culturale che ci circonda; rispetto per le nostre origini, le nostre tradizioni, da tramandare anche alle nuove generazioni. L’intervento è un atto di continuità, un segno destinato a rimanere e a testimoniare nel tempo un impegno concreto.

L’Art Bonus rappresenta uno strumento innovativo per coinvolgere i privati nella conservazione del patrimonio. Come valutate l’opportunità dal punto di vista imprenditoriale?

L’Art Bonus è uno strumento virtuoso di alleanza tra pubblico e privato che consente alle imprese di agire in modo diretto, mettendo a disposizione risorse reali per la tutela del patrimonio culturale del Paese, è una forma di mecenatismo moderno. Nel nostro caso, l’investimento è stato pari a 130.000 euro ed ha coperto gran parte dei costi dell’intervento dal valore complessivo di 200.000 euro, iniziativa realizzata in collaborazione con il Comune di Spoleto che ha contribuito con 70.000 euro. Un progetto ambizioso, che ha portato al pieno recupero di un’opera di grande valore storico, artistico e culturale. L’importanza del progetto è stata confermata anche dal primo premio che abbiamo ottenuto al Concorso Art Bonus 2025, promosso dal Ministero della Cultura. Il restauro del Sipario del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, infatti, si è aggiudicato il primo posto dimostrando un grandissimo apprezzamento anche a livello nazionale. A questo premio il ministero dedicherà un evento destinato a diffondere ulteriormente la conoscenza dello strumento dell’Art Bonus.

Ritenete che un’operazione come questa possa rafforzare il rapporto tra impresa e comunità locale? E in che modo?

Assolutamente sì, un gesto tangibile e visibile, la scelta di investire in valori non effimeri ha un potere che va oltre le parole. La comunità percepisce l’impegno dell’impresa come una scelta che guarda al bene comune. Ed è proprio in questa dimensione che il rapporto si rafforza: nella fiducia reciproca, nel senso di appartenenza, nel riconoscimento di un ruolo attivo e responsabile in un territorio come il nostro dove le relazioni contano e durano nel tempo.

Montaggio del Sipario Storico presso il Teatro Nuovo di Spoleto
Montaggio del Sipario Storico presso il Teatro Nuovo di Spoleto
Il sipario tornato al Teatro Nuovo di Spoleto
Il sipario tornato al Teatro Nuovo di Spoleto
Particolare restaurato del Sipario Storico
Particolare restaurato del Sipario Storico

AgriEuro opera a livello nazionale ed europeo. Pensate che la valorizzazione della cultura italiana possa rappresentare anche un messaggio identitario verso l’esterno?

Sì, riteniamo che la valorizzazione della cultura italiana rappresenti a tutti gli effetti un messaggio identitario forte e distintivo, soprattutto verso l’estero. L’Italia è universalmente riconosciuta per il suo patrimonio artistico, storico e culturale: elementi che non solo ci raccontano, ma ci qualificano in modo unico agli occhi del mondo. In questo senso, sostenere un progetto come il restauro del sipario del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti è stato anche un modo per valorizzare un’identità nazionale: quella di un Paese che ha nella bellezza artistica, nella creatività e nella memoria storica alcuni dei suoi tratti più riconoscibili grazie ad un patrimonio artistico che rimane uno dei principali ambasciatori del nostro Paese nel mondo.

Avete in programma altri interventi di mecenatismo o sostenete già altri progetti Art Bonus legati all’arte e al patrimonio?

L’esperienza del restauro del Sipario ci ha dato molto più di quanto immaginassimo: il percorso condiviso con la città (oltre al risultato finale), il senso di partecipazione che ha coinvolto istituzioni, cittadini e il nostro stesso team. È stata la dimostrazione concreta che un’azienda può incidere positivamente sulla vita culturale di un territorio. Per questo, stiamo valutando con attenzione altre iniziative che rispondano agli stessi criteri: valore artistico e storico, impatto reale sul territorio e capacità di creare legami autentici con la comunità. Crediamo che il mecenatismo culturale non debba essere un gesto isolato: pensiamo piuttosto che debba entrare a far parte del modo di fare impresa.

Ora che il sipario restaurato è tornato a essere visibile, quale significato assume per AgriEuro vedere concretamente il risultato dell’intervento?

Sapere che il sipario tornerà ad accogliere nuove storie, nuove emozioni e nuove serate a teatro, ci riempie di orgoglio. È la prova che un gesto di attenzione verso il patrimonio culturale può diventare parte viva della vita della comunità. Un grazie di cuore a tutto il team Agrieuro per averlo reso possibile!


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE

Noemi Capoccia

L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia

Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.



Commenta l'articolo che hai appena letto






Per inviare il commento devi accedere o registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo l’accesso.



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte