La fotografia occupa un ruolo sempre più centrale nel calendario espositivo di Palazzo Falletti di Barolo a Torino, che dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 propone la mostra BRUNO BARBEY. Gli Italiani. L’esposizione, prodotta da Ares in collaborazione con Magnum Photos e l’Archivio Bruno Barbey, raccoglie circa un centinaio di fotografie in bianco e nero realizzate tra il 1962 e il 1966, selezionate personalmente da Bruno Barbey, nato in Marocco nel 1941 e scomparso a Parigi nel 2020.
Il nucleo principale della mostra deriva dal reportage che Barbey aveva dedicato all’Italia e agli italiani negli anni Sessanta, un progetto inizialmente destinato all’editore francese Robert Delpire come terzo volume della collana Encyclopédie essentielle, nota per accostare immagini e testi. La collana includeva già opere come Les Américains di Robert Frank (1958) e Les Allemands di René Burri (1962). Pur non potendo essere pubblicato all’epoca per circostanze non precisate, il portfolio, che immortalava l’Italia dai vicoli di Napoli alle piazze di Milano, dalla scalinata di Piazza di Spagna a Roma fino al centro di Palermo, attirò l’attenzione di Magnum Photos, che nel 1964 invitò Barbey a collaborare con l’agenzia. Tuttavia, il progetto vide la luce solo nel 2002, quando Editions de La Martinière ne realizzò il volume, e successivamente nel 2022 fu pubblicato postumo da Contrasto con il titolo Gli Italiani, divenendo il riferimento per la selezione in mostra.
Il percorso espositivo è completato da un video di dieci minuti curato da Caroline Thiénot-Barbey, moglie dell’artista, che ripercorre la genesi e lo sviluppo del reportage, affiancato da citazioni di personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, utili a contestualizzare gli scatti nel contesto sociale e artistico degli anni Sessanta. L’Italia fotografata da Barbey emerge come un paese in trasformazione: da studente di fotografia in Svizzera, l’autore viaggiò a bordo del suo maggiolino esplorando l’intera Penisola, trovando fascino ed energia in luoghi vicini ma percepiti come esotici. La macchina fotografica registrò un paese ancora segnato dalla guerra, ma già animato da nuove speranze e dinamiche sociali in evoluzione, mettendo in evidenza differenze regionali e analogie culturali tra Nord e Sud, tra il boom industriale e la lenta ricostruzione.
Le fotografie documentano ogni strato della società italiana: dalle cerimonie religiose alle feste di paese, dagli operai e contadini ai borghesi e nuovi ricchi, con particolare attenzione agli umili, rappresentanti della profonda identità nazionale. Le immagini restituiscono figure archetipiche che ricordano la Commedia dell’arte moderna, e sembrano dialogare con la cinematografia del periodo, in particolare con i film di Pasolini, Visconti e Fellini. La visione in bianco e nero di Barbey offre una restituzione della memoria collettiva, degli ambienti familiari e pubblici del paese, e della vita quotidiana di un’Italia che, pur segnata dal conflitto, guardava al futuro con determinazione, cercando di ricostruire reti sociali e legami profondi.
La mostra, curata da Caroline Thiénot-Barbey e co-prodotta da Ares in collaborazione con Magnum Photos e l’Archivio Bruno Barbey, gode del patrocinio di Torino Metropoli e del supporto di Contrasto e Freecards, con Sky Arte come media partner. Accanto all’esposizione è disponibile il volume Gli Italiani di Bruno Barbey, pubblicato da Contrasto nel 2022, che accompagna il pubblico nella stessa prospettiva e selezione presentata nelle sale di Palazzo Falletti, offrendo una lettura completa e storicamente contestualizzata del progetto.
Il progetto fotografico di Barbey si configura così come un documento storico e artistico di grande rilevanza, in grado di restituire con rigore e attenzione l’evoluzione sociale ed economica dell’Italia degli anni Sessanta. Ogni immagine rappresenta un momento specifico della vita quotidiana, senza filtri celebrativi: il ritratto della Penisola è fatto di gesti, posture, sguardi e spazi urbani e rurali, che raccontano la complessità di un paese in trasformazione. La mostra permette di confrontarsi con la realtà di allora, osservando come tradizione e modernità coesistessero e come le differenze tra regioni emergessero in modo evidente, senza mitizzazioni o interpretazioni romantiche.
Gli scatti in bianco e nero di Barbey, spesso immersi in contrasti luminosi intensi, documentano con precisione tecnica e sensibilità sociale un’epoca di cambiamento, restituendo un’istantanea storica che conserva ancora oggi valore analitico e culturale. Il reportage consente di leggere la Penisola attraverso uno sguardo straniero, pur immerso nella conoscenza profonda dei luoghi e delle persone, e testimonia l’attenzione di Barbey alla dignità dei soggetti fotografati, siano essi figure pubbliche o cittadini comuni. L’Italia degli anni Sessanta emerge così nella sua complessità, tra ricostruzione e progresso, e in un equilibrio tra memoria e modernità che il fotografo seppe cogliere con coerenza e attenzione.
Titolo mostra | BRUNO BARBEY. Gli Italiani | Città | Torino | Sede | Palazzo Falletti di Barolo | Date | Dal 12/09/2025 al 11/01/2026 | Artisti | Bruno Barbey | Curatori | Caroline Thiénot-Barbey | Temi | Fotografia, Mostra fotografica, Anni Sessanta |
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