Rossella Biscotti e Paolo Pellion protagonista delle nuove mostre del Castello di Rivoli


Il Castello di Rivoli di Torino ha presentato le sue due prossime mostre, in programma per la primavera 2024: sono dedicate a Rossella Biscotti (prima antologica istituzionale) e Paolo Pellion di Persano.

Rossella Biscotti (Molfetta, 1978) e Paolo Pellion di Persano (Castagneto Po, 1947 - Torino, 2017): sono loro i protagonisti delle prossime mostre al Castello di Rivoli. Dal 21 aprile al 25 novembre 2024, il museo d’arte contemporanea torinese presenta la prima mostra antologica istituzionale di Rossella Biscotti (Molfetta, 1978) Titolo Primo, Ho sognato, Clara e altre storie a cura di Marianna Vecellio. Figura di spicco di una generazione di artisti italiani, l’artista ha esplorato la storia del nostro paese scavando in nodi stratificati ed irrisolti. I suoi lavori più recenti esplorano le risorse, i processi e la circolazione delle materie prime, oltre a come la politica della natura, l’economia e il genere si intreccino in narrazioni complesse. Biscotti fonde la ricerca con la potente espressività delle forme scultoree e dei materiali vibranti per creare opere dall’incanto suggestivo e dalla precisione forense.

Le opere di Biscotti sono frutto di collaborazioni con altre discipline tra cui l’archeologia, l’antropologia, la geopolitica e le scienze ambientali. Utilizzando una vasta gamma di linguaggi tra cui l’installazione, la scultura, la performance, il suono e il film, esse si fondano sul rapporto con la storia intesa come ecosistema di relazioni attive. Le opere esposte mostrano come, sin dagli esordi, Biscotti abbia impostato la sua pratica sulla forza del gesto e della parola, sul processo di svelamento e scavo, attraverso un linguaggio multivocale in cui è preponderante l’uso del suono. La mostra presenta alcuni dei primi lavori realizzati dall’artista negli anni duemila che esplorano il rapporto tra storia e memorie individuali per arrivare a indagini recenti sulla nozione di energia intesa come strumento di lettura della contemporaneità. Il percorso espositivo include opere chiave come The Trial (Il processo), 2010-2016, un’installazione sul famigerato processo in cui alcuni militanti e intellettuali, già membri di Potere Operaio e Autonomia Operaia, furono processati in tutta Italia con l’accusa di terrorismo. Inoltre, attraverso l’indagine del corpo femminile e la sua oggettificazione, ulteriori opere esplorano le differenti forme di sfruttamento, reclusione e confino. Nel percorso è presente Trees on land (Alberi sulla terra), 2021, dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al Castello di Rivoli. L’opera traccia l’impatto del batterio xylella fastidiosa che ha recentemente devastato intere piantagioni di ulivi in Puglia, portando gli agricoltori alla combustione di migliaia di alberi per contenerne la diffusione.

La nuova opera è una riflessione sulle relazioni, storiche e attuali, tra estrazione, paesaggio e sottosuolo tramite la metafora della circolazione di materie prime ed energia. Protagonisti dell’installazione sono tubi in acciaio disposti come un oleodotto in scala reale che invade lo spazio espositivo in forme diffuse e tentacolari. La nuova produzione affronta il tema del sottosuolo che da bacino estrattivo è riletto dall’artista come spazio creativo e di rigenerazione .Il progetto è accompagnato da un catalogo bilingue, in italiano e inglese. La pubblicazione è la prima monografia esaustiva sull’artista italiana residente in Olanda e offre una estesa analisi della sua pratica espressiva ventennale includendo saggi della curatrice, di Carolyn Christov-Bakargiev e dell’antropologo australiano Michael Taussig.

Rossella Biscotti, The Journey, dettaglio (2021). Foto Alexandra Pace
Rossella Biscotti, The Journey, dettaglio (2021). Foto Alexandra Pace
Paolo Pellion di Persano, Autoritratto (Torino, 1978; Rivoli, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, Donazione eredi Paolo Pellion)
Paolo Pellion di Persano, Autoritratto (Torino, 1978; Rivoli, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, Donazione eredi Paolo Pellion)

Contemporaneamente, dal 21 aprile all’8 settembre 2024 all’interno del castello sarà allestita la mostra dedicata all’attività di Paolo Pellion di Persano intitolata Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo, a cura di Marcella Beccaria e Andrea Viliani. La mostra presenta un gruppo significativo di fotografie dell’autore, comprendente molti inediti, e restituisce uno straordinario racconto nel quale l’energia artistica e intellettuale di Torino e del suo territorio è protagonista, insieme alla storia stessa del Museo. La mostra avviene in collaborazione con il nuovo Festival della fotografia EXPOSED, di cui è parte della programmazione ufficiale. Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo è sostenuta da Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La mostra parte partire dagli esordi negli anni settanta, individuando nuclei tematici che scandiscono l’operato dell’artista: i viaggi, gli sviluppi dell’Arte povera e si propone come un’occasione unica per ridefinire il ruolo della fotografia nell’evoluzione artistica nel contesto della vita culturale torinese. Oltre alle stampe originali, prodotte dall’autore, la mostra comprende infine anche materiale documentario, tra cui oggetti personali e strumenti di lavoro conservati nel suo laboratorio a Castagneto Po. In occasione della mostra, il Castello di Rivoli pubblica inoltre un libro bilingue (italiano/inglese), a cura di Raffaella Perna, dedicato al lavoro di Pellion.

“Rossella Biscotti è un’esponente chiave della generazione di artiste e artisti italiani emersa negli ultimi 10-15 anni che pone le vicende italiane sulla scena internazionale e viceversa. Il suo lavoro tocca aspetti irrisolti della recente storia del nostro paese, così come urgenze globali quali il cambiamento climatico, i flussi migratori e le questioni di genere. L’attenzione e la cura che dedica alla trasformazione di narrazioni e materiali storici in interrogativi sociali, culturali e poetici, continua una specificità della produzione artistica italiana inaugurata dall’Arte povera e che gioca un ruolo fondamentale nella generazione di artisti attiva oggi in Italia”, ha dichiarato Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli.

“Rossella Biscotti è tra le voci più interessanti della scena contemporanea. La mostra al Castello di Rivoli”, afferma Marianna Vecellio, curatore dell’esposizione, “Si sofferma sulle potenzialità politiche, ecologiche e speculative della circolazione dell’energia intesa, nelle sue varie forme, come strumento di interpretazione e lettura della contemporaneità. Le pratiche di immersione ed “estrazione”, di sprofondamento e dissotterramento, di immaterialità e solidificazione presenti nel lavoro dell’artista diventano strategie di resistenza e liberazione. Dalla prospettiva del sottosuolo, tra archeologia, industria e fantascienza, l’artista dà voce e corpo a ciò che non è visibile, generando nuovi e possibili linguaggi di interpretazione del presente e mostrando il potenziale di resistenza attiva degli esseri umani nel mondo di oggi”.

“Attraverso le sue fotografie, si può affermare che Paolo Pellion sia stato il primo biografo della storia del Museo d’Arte Contemporanea al Castello di Rivoli. La mostra riconosce quindi a Pellion tale ruolo, e accade proprio nel 2024, anno nel quale si celebra il quarantesimo anniversario del Museo”, affermano i curatori della mostra Marcella Beccaria, Vice Direttore del Castello di Rivoli e Responsabile del CRRI, e Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma e già Responsabile del CRRI nel biennio 2020-2022.

Paolo Pellion di Persano studia Scienze Politiche a Torino e scatta le sue prime fotografie negli anni ‘70 ritraendo luoghi e persone nei suoi lunghi viaggi in oriente e documentando i fermenti sociali in Italia. Nello stesso periodo inizia a collaborare con più artisti dell’Arte povera: li ritrae, ne documenta le opere, contribuisce alla realizzazione delle loro opere. Dal 1975 al 1986 per il regista Carlo Quartucci fotografa scenografie create da artisti quali Paolini, Kounellis, Weiner, Kirkeby, Buren, Merz, Fabro, Nitsch. Nel 1984-85 fotografa Ouverture, prima mostra del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, del quale documenterà da allora l’attività fino al 2012 e oltre. Parallelamente all’arte, dai primi anni ‘80 e per i successivi trent’anni, realizza in Italia e all’estero centinaia di campagne pubblicitarie per noti marchi di abbigliamento. Persona curiosa e inventiva, ha intrapreso svariate attività, legate non solo alla fotografia, e ha brevettato sedie, culle, lettini e sdraio prodotti e venduti nel mondo e una camera oscura portatile contenuta in una valigia. Molto legato alla sua casa di famiglia nella campagna piemontese a Castagneto Po, ha prodotto miele, coltivato lavanda e piante micorrizate per la produzione di tartufi. Negli ultimi anni di vita si è dedicato al riordino del suo archivio e alla produzione di alcune stampe fotografiche tratte dai suoi scatti più significativi legati all’arte.

Informazioni pratiche

Orari: da Mercoledì a Venerdì 10:00 – 17:00; Domenica e Sabato 11:00 – 18:00

Tariffe: Intero € 10; Ridotto € 6,50

Informazioni sulla mostra

CittàTorino
SedeCastello di Rivoli
DateDal 30/11/-0001 al 30/11/-0001
ArtistiRossella Biscotti, Paolo Pellion di Persano
TemiArte contemporanea

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