A Bologna, CUBO Unipol presenta un'ampia indagine su Beverly Pepper


CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, ospiterà in entrambe le sue sedi di Bologna la mostra "Beverly Pepper. Space Outside", un’ampia indagine sull’opera di una delle protagoniste della scultura contemporanea.

Dal 16 ottobre 2025 al 24 gennaio 2026 CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, ospiterà in entrambe le sue sedi di Bologna la mostra Beverly Pepper. Space Outside, a cura di Ilaria Bignotti e Marco Tonelli e realizzata in collaborazione con la Fondazione Progetti Beverly Pepper di Todi. L’esposizione vuole essere un’ampia indagine sull’opera di una delle protagoniste della scultura contemporanea. Saranno esposti per l’occasione trentasei lavori tra sculture, modelli, disegni, acquerelli e sketchbook, arricchiti da un ricco materiale iconografico composto da fotografie e video.

La mostra riunisce opere realizzate tra il 1965 e il 2018 con l’intento di porre l’accento su temi di grande attualità come il legame tra arte, ambiente, memoria collettiva e partecipazione comunitaria, elementi centrali nella ricerca artistica di Pepper.

Elemento centrale del percorso espositivo sono due sculture monumentali appartenenti alla collezione d’arte del Gruppo Unipol: Prisms (1967-1968) e Virgo Rectangle Twist (1967), collocate rispettivamente presso Porta Europa e Torre Unipol. Queste opere rappresentano un momento cruciale nell’evoluzione stilistica della scultrice, che inizia a concepire l’opera pubblica come strumento di inclusione e partecipazione, un luogo di condivisione ed esperienza. In mostra, a ciascuna delle due opere sono accostati i disegni progettuali delle stesse sculture e i disegni di progetti ambientali, che, come scrive Ilaria Bignotti nel catalogo, testimoniano “quel continuo fluire di scala e di pensiero che la scultrice sapeva tradurre in opere plastiche e in grandi interventi”.

Proprio negli anni della realizzazione di Prisms e Virgo l’artista elabora una visione della land art come “anti-monumento”: non più celebrazione retorica di un eroe, ma spazio laico di memoria collettiva. Da questo percorso nascerà la sua idea di Connective Art, un’arte che si fa “ambiente” ed “esperienza”, capace di proteggere, accogliere e ristabilire un legame profondo tra l’uomo, il tempo e lo spazio condivisi.

In un’epoca segnata da disorientamento e distacco, le opere di Pepper conservano una forza sorprendente: dimostrano che l’arte, quando davvero pubblica, è molto più di un oggetto: è un’esperienza in cui identificarsi, in cui riconoscersi e ritrovarsi. Lo dimostra anche l’Amphisculpture, teatro all’aperto donato a L’Aquila nel 2018 dopo il sisma del 2009, di cui in mostra è visibile la maquette.

Ritratto di Beverly Pepper (anni Ottanta). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi. Foto di Curtis Bill Pepper
Ritratto di Beverly Pepper (anni Ottanta). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi. Foto di Curtis Bill Pepper
Beverly Pepper con Virgo Rectangle Twist (1968-1969; Appia Antica). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi
Beverly Pepper con Virgo Rectangle Twist (1968-1969; Appia Antica). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi

Il percorso espositivo è arricchito da un’ampia selezione di immagini che costituiscono un’opera a sé, offrendo un mosaico visivo della scultrice al lavoro, ora ritratta con i capelli corti in fonderia, dove si fece chiamare George per apprendere i segreti della fusione, ora protagonista e musa delle sue stesse creazioni.

La mostra bolognese ricostruisce le tappe fondamentali in cui la scultura dell’artista – americana di nascita ma legata profondamente all’Italia, in particolare a Todi dove visse dal 1972 fino alla scomparsa – è diventata paesaggio, architettura e sentimento collettivo. Un viaggio tra materiali, forme e idee, ancora oggi in dialogo con le sfide del presente, che invita a riscoprire il senso di appartenenza e la connessione tra persone, ambiente e spazio urbano.

Ad accompagnare l’esposizione un catalogo con testi dei curatori e di Arianna Bettarelli, responsabile dell’archivio della Fondazione Progetti Beverly Pepper.

Per approfondire la poetica dell’artista, CUBO organizza inoltre una giornata di studi il 27 novembre 2025 con interventi di Andrea Pinotti, Loris Cecchini, Marco Tonelli e Arianna Bettarelli, moderati da Ilaria Bignotti.

Per info: www.cubounipol.it

Orari: Lunedì dalle 14 alle 19; da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 20; sabato dalle 9.30 alle 14.30. Chiuso la domenica.
Ingresso libero.

Beverly Pepper, Prisms I (1967-1968; Patrimonio artistico del Gruppo Unipol)
Beverly Pepper, Prisms I (1967-1968; Patrimonio artistico del Gruppo Unipol)
Beverly Pepper, Spazio Teatro Celle studio (Gori) (1987-1992; acquerello e carboncino su carta, 34 x 50cm). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi
Beverly Pepper, Spazio Teatro Celle studio (Gori) (1987-1992; acquerello e carboncino su carta, 34 x 50cm). Su concessione di Fondazione Progetti Beverly Pepper, Todi

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraBeverly Pepper. Space Outside
CittàBologna
SedeCUBO Unipol
DateDal 16/10/2025 al 24/01/2026
ArtistiBeverly Pepper
CuratoriMarco Tonelli, Ilaria Bignotti
TemiArte contemporanea, Scultura

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE


Commenta l'articolo che hai appena letto






Per inviare il commento devi accedere o registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo l’accesso.



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte