Due rarissime monete dei Gonzaga arricchiscono la collezione del Palazzo Ducale di Mantova


Due monete d’argento di straordinaria rarità, coniate attorno al 1600 da Vincenzo I e Francesco Gonzaga, sono entrate in comodato gratuito nella collezione del Palazzo Ducale. Integrano il nucleo MPS proveniente dalla raccolta Magnaguti e saranno visibili nella sala delle Quattro Colonne.

Due monete d’argento risalenti all’epoca gonzaghesca, di estrema rarità e in condizioni eccezionali, sono state concesse in prestito al Palazzo Ducale di Mantova da un collezionista privato. L’accordo, siglato sotto forma di comodato gratuito della durata di cinque anni, consente al museo mantovano di colmare alcune lacune della sua già ricca raccolta numismatica. Le due monete sono esposte a partire da sabato 3 maggio 2025 all’interno dell’appartamento della Rustica, nella sala delle Quattro Colonne, uno degli ambienti più raccolti e musealizzati del percorso visitabile.

L’allestimento prevede una presentazione che permette l’osservazione simultanea del diritto e del rovescio di ciascuna moneta, facilitando così l’analisi iconografica e testuale da parte dei visitatori. L’iniziativa si affianca a una serie di attività didattiche e informative connesse alla collezione numismatica, con l’intento di ampliare l’interesse per questo ambito specialistico della storia e dell’arte.

Le monete, databili intorno al 1600, si integrano infatti con il nucleo di esemplari della collezione Alessandro Magnaguti, attualmente in deposito presso il museo da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena, che ne ha garantito la conservazione e la fruizione pubblica a partire dallo scorso anno. Le due monete rappresentano un arricchimento sotto il profilo storico e documentario, completando la rassegna pressoché esaustiva della monetazione dei Gonzaga. In particolare, si tratta di un Tallero di Vincenzo I Gonzaga e di un Ducatone di Francesco Gonzaga di Castiglione delle Stiviere, entrambi esempi della produzione monetaria mantovana in un momento cruciale della sua evoluzione tecnica ed estetica.

Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova
Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova
Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova
Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova
Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova
Le due monete esposte al Palazzo Ducale di Mantova

Il primo dei due esemplari è un Tallero coniato durante il governo di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova e duca del Monferrato. L’esemplare presenta sul diritto il profilo del duca in armatura, raffigurato a mezzo busto e accompagnato da spada e scettro. Sul rovescio è invece raffigurata un’aquila ad ali spiegate, con al centro lo stemma araldico gonzaghesco. Si tratta dell’unica moneta gonzaghesca concepita per il mercato orientale, e la sua rarità è tale che si conosce solamente un altro esemplare, custodito a Venezia nella collezione numismatica Papadopoli. Alla sua realizzazione contribuì significativamente l’attività dello zecchiere David Gauger di Augusta, figura centrale nella modernizzazione delle tecniche di coniazione a Mantova. Fu infatti Gauger a introdurre nella zecca gonzaghesca le prime attrezzature per la battitura al torchio, che resero possibile un livello di definizione del disegno mai raggiunto in precedenza.

L’altro esemplare appena giunto in museo è un Ducatone d’argento attribuito con precisione all’anno 1605, emesso da Francesco Gonzaga, signore di Castiglione delle Stiviere. La moneta, anch’essa nota in un solo altro esemplare conservato presso il Münzkabinett di Vienna, porta un’iscrizione sul rovescio che ha generato a lungo un fraintendimento: per anni è stata letta come IN ECTORE TROIA, mentre l’iscrizione corretta è IN PECTORE TROIA. L’epigrafe, di matrice mitologica, fa riferimento all’episodio in cui Achille, per sottrarsi alla guerra, si travestì da donna e si nascose nell’isola di Sciro, venendo poi scoperto da Ulisse. L’allusione appare in linea con la figura del principe Francesco Gonzaga, che ambiva ad affermarsi in imprese militari e non in uno stile di vita improntato al lusso e alla quiete, come accadeva per altri membri della nobiltà dell’epoca. La scelta del Palazzo Ducale di Mantova di valorizzare la propria sezione numismatica, anche attraverso prestiti temporanei, si inserisce in una più ampia strategia di ampliamento e approfondimento delle collezioni, che coinvolge non solo dipinti, sculture e oggetti d’arte, ma anche materiali documentari e testimonianze materiali come le monete.

Il valore stimato di ciascuna delle due monete può superare i 100.000 euro nel mercato internazionale, laddove esemplari simili emergano nelle aste specializzate. Tuttavia, come sottolineato dalla direzione del museo, la finalità dell’operazione non è commerciale, bensì scientifica e culturale. L’integrazione tra i nuclei collezionistici già presenti e i nuovi prestiti consente di affinare ulteriormente la lettura delle vicende dinastiche, politiche ed economiche legate alla casata dei Gonzaga, una delle più influenti nell’Italia centro-settentrionale tra Cinque e Seicento.

Informazioni sulla mostra

CittàMantova
SedePalazzo Ducale di Mantova
DateDal 03/05/2025 al 30/11/-0001
TemiArte antica, Palazzo Ducale di Mantova

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