Roma, gli alberi di Giuseppe Penone invadono le Terme di Caracalla


Dal 7 giugno al 30 ottobre 2022, le Terme di Caracalla tornano a ospitare una mostra d’arte contemporanea dopo tre anni e lo fanno con “Idee di pietra”, esposizione di Giuseppe Penone che porta nel sito i suoi alberi.

Giuseppe Penone, uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, fa il suo ingresso alle Terme di Caracalla con un progetto che si inserisce nel monumento e nel suo paesaggio. Dal 7 giugno al 30 ottobre 2022, la Terme ospitano infatti Idee di pietra. Giuseppe Penone a Caracalla, intervento promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, prodotto da Electa e curato da Francesco Stocchi.

Non è la prima volta che le Terme di Caracalla ospitano un progetto di arte contemporanea. Comincia tutto nel 2012, quando Michelangelo Pistoletto esegue e dona alla Soprintendenza il Terzo paradiso creato con reperti delle Terme stesse, e sempre l’artista biellese, nel 2016, realizza La mela reintegrata, in marmo di Carrara, collocata in esposizione permanente al centro dell’antico posto di guardia per il custode-controllore del traffico di carri, legname e uomini impegnati a mandare avanti la complessa macchina delle Terme. La prima mostra in senso stretto è però del 2017, quando il 19 ottobre inaugura Molti, mostra di Antonio Biasiucci curata da Ludovico Pratesi. Ne sono seguite altre tre: nel 2018 Mauro Staccioli. Sensibile ambientale, la prima grande retrospettiva, nello stesso anno Omnia Flumina Romam Ducunt, mostra di architetture sonore di Alvin Curran a cura di RAM radioartemobile, e nel 2019 Plessi a Caracalla: il segreto del tempo, una mostra di installazioni visive di Fabrizio Plessi nei sotterranei delle Terme, a cura di Alberto Fiz. Quella di Penone è dunque la quinta mostra che arriva nel sito archeologico.

L’artista ha scelto di inserire le quattro le opere nel percorso di visita delle Terme di Caracalla, collocandole nell’antica natatio, dove abbracceranno il visitatore mentre la attraversa. Identity (2019 - alluminio, bronzo), Triplice (2011 - bronzo, pietre di fiume), Idee di pietra, Olmo (2008 - bronzo, pietre di fiume) e Idee di pietra, Ciliegio (2011 - bronzo, pietre di fiume) sono alberi senza tempo ma che il tempo racchiudono e raccontano attraverso il lavoro dell’artista. Secondo Penone, l’albero in natura con il passare del tempo diviene scultura in sé, cerchio dopo cerchio inciso nel tronco che conta il trascorrere degli anni e dei secoli. Così come l’acqua leviga i sassi nei millenni, scolpendoli. Penone plasma dunque la materia in un gesto che avvicina l’uomo alla natura. I rami delle sculture di Penone si mostrano così in un contesto intriso di quotidianità: le Terme Antoniniane che erano il luogo del piacere dei Romani. Quella vita antica, eppure così moderna, che si prendeva cura dell’igiene del corpo e della mente: è in questo spazio socio-politico così evoluto nello spirito, peculiarità delle terme romane, che il contributo dell’artista piemontese intende integrarsi nel progetto avviato da tempo dalla Soprintendenza Speciale di Roma, che accoglie con regolarità l’arte contemporanea sempre attento alla valorizzazione della storia del monumento.

“L’arte contemporanea è di casa alle Terme di Caracalla”, dichiara la Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, “come lo era ai tempi degli imperatori Severi, che le adornarono con meravigliose statue e decorazioni di grande valore simbolico, oggi sparse in tutto il mondo in musei, edifici e spazi pubblici. E proprio un artista celebrato nel mondo come Penone con Idee di Pietra porta alle Terme un momento di riflessione sull’emblematico rapporto dell’uomo con la natura, lo spazio e il tempo”.

“Non è permesso all’albero dimenticare”, ha spiegato in un suo scritto Penone: “sono i contorcimenti, il suo equilibrio, la ripartizione armoniosa delle sue masse, la sua perfezione statica, la freschezza del suo modellato, la purezza della sua struttura unita al carattere compatto della sua superficie di bronzo, che ne fanno una scultura vivente”.

La mostra è accompagnata da un volume, intitolato Respirare l’ombra, edito da Electa. Il volume raccoglie il corpus completo degli scritti di Giuseppe Penone, elaborati nella sua lunga carriera e, per la prima volta, pubblicati in Italia. Parole, quelle dell’artista, che aiutano a entrare nel processo-pensiero di un’opera già di per sé in progress.

Giuseppe Penone (Garessio, 1947) vive e lavora a Torino. Dopo la formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Torino, nel 1968 esordisce nell’ambito dell’arte povera, con una ricerca incentrata sulla natura e i suoi processi di trasformazione. Ha presentato azioni, documentate fotograficamente, tese a visualizzare e modificare i processi di crescita naturali (Alpi marittime, 1968; ciclo degli Alberi, dal 1969; serie dei Gesti vegetali, dal 1984). Anche il corpo umano e le sue relazioni con l’ambiente esterno sono oggetto della ricerca dell’artista, che lavora con fotografie, proiezioni, impronte e calchi di parti anatomiche in vari materiali (Svolgere la propria pelle, dal 1970; Pressione, dal 1974; Palpebre, dal 1978). In opere successive Penone ha svolto il tema del contatto tra corpo e materia (serie dei Soffi, dal 1978), presentando, modificate, ingigantite o elaborate graficamente, parti o impronte del corpo umano (serie delle Propagazioni, Terre d’ombra, Anatomie, dalla metà degli anni Novanta). L’albero, che Penone considera “l’idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura”, è un elemento centrale nel suo lavoro. La sua opera, accompagnata anche da testi poetici di sua creazione, è stata esposta in numerose mostre nazionali e internazionali. Nel 2007 rappresenta l’Italia alla 52° Biennale di Venezia; nel 2013 espone nei giardini della Reggia di Versailles; gli sono state dedicate mostre personali al Centre Pompidou (Parigi, 2004), al Rijksmuseum di Amsterdam (2016), alla BNF di Parigi (2021). È in corso a New York alla Frick Collection “Propagazioni: Giuseppe Penone at Sèvres”. Per l’autunno è prevista una mostra monografica presso il Philadelphia Museum of Art, oltre a un progetto per il Couvent Sainte-Marie de la Tourette.

Nell’immagine, una foto dell’allestimento. Foto di F. Caricchia

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraIdee di pietra. Giuseppe Penone a Caracalla
CittàRoma
SedeTerme di Caracalla
DateDal 07/06/2022 al 30/10/2022
ArtistiGiuseppe Penone
CuratoriFrancesco Stocchi
TemiArte contemporanea

Roma, gli alberi di Giuseppe Penone invadono le Terme di Caracalla
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