A Venezia in mostra la tradizione Zurag della Mongolia


Dal 20 aprile al 24 novembre 2024 la Galleria Garibaldi a Venezia presenta la mostra sullo stile pittorico Mongol Zurag, dedicata al centenario della nascita dell’artista Nyam-Osoryn Tsultem.

Dal 20 aprile al 24 novembre 2024 la Galleria Garibaldi a Venezia presenta la mostra Mongol Zurag: The Art of Resistance a cura dello storico d’arte Uranchimeg Tsultemin in dedica al centenario della nascita dell’artista e scrittore mongolo Nyam-Osoryn Tsultem (1924-2001). Lo stile pittorico conosciuto come Mongol Zurag emerse nel corso del XX secolo da artisti mongoli come una reazione creativa al realismo socialista durante l’era della Guerra Fredda. Il periodo coincideva con l’ascesa della Repubblica Popolare Mongola nel 1924, diventando il secondo paese socialista al mondo. Negli anni Trenta e Quaranta, il regime intraprese una campagna di ripulitura di massa con la distruzione dell’arte e della cultura buddista. Le antiche tradizioni vennero sostituite da un nuovo ordine culturale, influenzato dalla formazione dei giovani professionisti in Unione Sovietica e nell’Europa orientale. In quel contesto, Ulaanbator, la nuova capitale costruita sulle rovine dei templi buddisti, si distinse per la sua architettura ispirata ai modelli sovietici.

La scrittura tradizionale mongola fu soppiantata da un alfabeto cirillico adattato, simbolo della trasformazione culturale in atto. Questo ambiente di cambiamento e rinnovamento diede vita allo stile pittorico del Mongol Zurag, che rappresentava un’alternativa al realismo socialista e una forma di espressione artistica indigena, ancorata alle radici della cultura mongola. La mostra approfondisce la creatività artistica in un contesto di restrizioni socio-politiche, focalizzandosi sulle opere dell’artista e scrittore mongolo Nyam-Osoryn Tsultem, figura di spicco nella storia culturale della Mongolia. Tsultem non solo fu un pioniere nel campo della pittura mongola Zurag, ma anche un oppositore della censura politica e dell’intolleranza governativa verso la fede e la conoscenza della storia della Mongolia. Attraverso le sue opere, Tsultem preserva e promuove la ricca eredità culturale mongola, sfidando le restrizioni imposte dal governo e difendendo la libertà di espressione artistica. Le opere esposte in mostra svelano al pubblico la visione e il talento di Tsultem e il suo contributo alla cultura mongola.

L’esposizione analizza inoltre la pittura mongola Zurag attraverso le opere di tre importanti artisti contemporanei: Baasanjav Choijiljav (1977), Baatarzorgi Batjargal (1983) e Urjinkhand Onon (1979). Gli artisti del nuovo millennio non solo continuano l’eredità dei maestri del XX secolo, ma esprimono una forte resistenza al neoliberismo attraverso la loro creatività nel contesto dello stile mongolo Zurag. Baatarzorig, ad esempio, critica il dilagante impatto della cultura popolare globale, proveniente principalmente dagli Stati Uniti e dall’Asia orientale, evidenziando come essa abbia minato l’identità culturale e provocato dibattiti simili a quelli affrontati dagli artisti del secolo precedente. Le sue opere offrono una riflessione visiva sul neoliberismo, raffigurando l’influenza pervasiva delle corporazioni e la loro “banca della natura” per il profitto, concetto delineato anche da Neil Smith. Baasanjav, offre una prospettiva sul neoliberismo, rivelando come questa ideologia abbia stretto una stretta morsa sulla società attraverso rappresentazioni visive che mettono in luce l’uso dei suoi elementi per scopi di lucro aziendale. Urjinkhand, infine, esplora temi moderni come la detenzione contemporanea e la dipendenza dagli smartphone, riconoscendo queste questioni come fenomeni globali che richiedono un’esplorazione artistica e una critica sociale.

Mongol Zurag: The Art of Resistance vuole essere un’opportunità per esplorare il potere e la rilevanza della pittura mongola Zurag nel contesto contemporaneo, attraverso le opere di artisti che abbracciano sia la tradizione che la sfida del loro tempo. La loro creatività artistica agisce come un mezzo di resistenza, invitando il pubblico a riflettere profondamente sulle complesse sfide sociali, economiche e culturali del nostro tempo. Attraverso una varietà di temi e approcci artistici, gli artisti mettono in discussione il neoliberismo e la sua infrastruttura globale, che spesso porta alla “capitalizzazione della natura” e alle sue implicazioni, specialmente in Mongolia. Organizzata in collaborazione con la Mongol Zurag Society, la rassegna rappresenta un’importante punto d’incontro per discutere l’arte contemporanea mongola e per promuovere la consapevolezza e il dialogo su questioni cruciali che riguardano non solo la Mongolia, ma il mondo intero.

Immagine: Baasanjav Choijiljav, Taste of money in-between clouds (2009)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraMongol Zurag: The Art of Resistance
CittàVenezia
SedeGalleria Garibaldi
DateDal 20/04/2024 al 24/11/2024
ArtistiBaasanjav Choijiljav, Baatarzorgi Batjargal, Urjinkhand Onon, Nyam-Osoryn Tsultem
CuratoriUranchimeg Tsultemin
TemiNovecento, Arte contamporanea, pittura mongola

A Venezia in mostra la tradizione Zurag della Mongolia
A Venezia in mostra la tradizione Zurag della Mongolia


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