Panorami ritrovati a Roma: acquarelli e fotografie della città tra Ottocento e primo Novecento

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Alla Galleria Paolo Antonacci di Roma apre al pubblico dal 16 dicembre 2025 al 17 gennaio 2026 la mostra Panorami ritrovati. Una raccolta di acquarelli di Salomon Corrodi e di fotografie di Roma del XIX secolo, dedicata a una raccolta di acquarelli di Salomon Corrodi e a un nucleo considerevole di fotografie di Roma del XIX secolo. L’esposizione, visitabile negli spazi di via Alibert 16a, propone un confronto diretto tra immagini dipinte e immagini fotografiche che restituiscono alcuni dei luoghi più emblematici della città in una fase cruciale della sua trasformazione urbana. L’origine della mostra è legata a due distinti ritrovamenti avvenuti in collezioni private.

Il primo riguarda un gruppo di cinque acquarelli di Salomon Corrodi, pittore svizzero naturalizzato romano, attivo a lungo nella capitale e noto per le sue vedute caratterizzate da una resa attenta del paesaggio e dell’atmosfera. Tra le opere esposte figurano due rari panorami di Roma visti da Monte Mario, datati 1873 e realizzati in grande formato (49 x 73 cm). Accanto ai lavori sono presentate una Veduta di Roma dalle Terme di Caracalla del 1865, una Veduta dell’isola Tiberina con il Ponte Rotto del 1840 e uno scorcio della Via Appia Antica del 1867, che documentano diversi punti di osservazione e momenti della città ottocentesca.

Il secondo ritrovamento riguarda invece il mondo della fotografia. Presso un collezionista di immagini storiche è emerso un vasto panorama fotografico di Roma datato 1914, realizzato anch’esso da Monte Mario. L’opera riprende, a quasi quarant’anni di distanza, lo stesso punto di vista adottato da Corrodi nei suoi acquarelli. Si tratta di un grande panorama prodotto dalla Sezione fotografica del Genio dell’Esercito Italiano, composto da nove lastre fotografiche stampate alla gelatina al bromuro d’argento, (ciascuna di 29 x 36 cm), per una lunghezza complessiva di circa 325 centimetri, montate su teletta.

L’accostamento tra il ciclo pittorico e quello fotografico consente di osservare continuità e differenze nella rappresentazione della città, oltre a evidenziare l’evoluzione del linguaggio visivo tra Ottocento e primo Novecento. La mostra include inoltre sette rare fotografie dei fratelli D’Alessandri, databili intorno al 1887, che documentano i lavori di sbancamento della sponda sinistra del Tevere e la costruzione del quartiere Prati. Le immagini fanno parte di una serie commissionata dal Comune di Roma per registrare lo stato delle rive del fiume prima e durante la realizzazione dei muraglioni, offrendo una testimonianza diretta di uno degli interventi urbanistici più rilevanti della Roma postunitaria. Accanto ai nuclei principali, l’esposizione presenta circa quaranta antiche fotografie di Roma, insieme a disegni e acquarelli del XIX secolo. Sono rappresentati alcuni dei nomi più noti della fotografia romana della seconda metà dell’Ottocento, tra cui Gioacchino Altobelli e il socio Pompeo Molins, Tommaso Cuccioni, attivo con il suo negozio in via Condotti, James Anderson e Adriano De Bonis. Gli autori furono tra i protagonisti della cosiddetta Scuola di Pittori-Fotografi, nota anche come Circolo del Caffè Greco, che ebbe un ruolo centrale nella diffusione dell’immagine fotografica di Roma in ambito internazionale.

Panorami ritrovati è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, e il sabato dalle 10 alle 14.