Siete a Roma durante le vacanze di Natale? Ecco 15 mostre da vedere


Rimanete a Roma durante le vacanze di Natale (o avete in programma di andarci se venite da fuori)? Vi suggeriamo 15 mostre da vedere per pianificare i vostri giorni di ferie!

Roma, con il suo fascino eterno e il ricco patrimonio culturale, diventa una destinazione ancora più irresistibile durante il periodo natalizio grazie alle tante mostre da vedere nella capitale. Le luci scintillanti, le decorazioni nelle vie storiche e l’atmosfera magica che avvolge la città fanno da cornice a un’esperienza culturale unica: le mostre d’arte di Roma. Durante le festività, la Città Eterna propone un’ampia offerta espositiva, che spaziano dai grandi maestri del passato alle avanguardie contemporanee, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alle installazioni.

Questa stagione rappresenta un’occasione speciale per immergersi in una Roma meno frenetica e più riflessiva, dove l’arte diventa protagonista di un viaggio emozionante e arricchente. Dalle mostre ospitate nei musei capitolini e nei musei più prestigiose, ai piccoli tesori nascosti in luoghi inaspettati, c’è un’offerta per tutti. Che siate appassionati d’arte classica, curiosi esploratori delle nuove tendenze o semplicemente in cerca di ispirazione, che siate viaggiatori o romani che rimangono in città per le vacanze, a Roma c’è di tutto.

In questo articolo, una guida alle 15 mostre da visitare durante le vacanze di Natale. Pronti a immergervi nell’arte della Capitale?

1. Il Guercino e l’era Ludovisi

Dove e quando: Scuderie del Quirinale, fino al 26 gennaio 2025

Fino al 26 gennaio 2025 le Scuderie del Quirinale ospitano la mostra Guercino. L’era Ludovisi a Roma, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Romano, le Gallerie degli Uffizi e i Musei Capitolini. Esposte 121 opere, provenienti da 68 importanti istituzioni. Al centro dell’esposizione c’è il Guercino, il pittore favorito da Papa Gregorio XV, e il percorso della mostra si sviluppa attraverso il dialogo tra capolavori e artisti dell’epoca, mettendo in evidenza episodi di rivalità, influenze reciproche e scambi.

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Il Guercino e l'era Ludovisi
Il Guercino e l’era Ludovisi

2. La Crocifissione Bianca di Marc Chagall

Dove e quando: Nuovo Museo del Corso, fino al 27 gennaio 2025

La Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute of Chicago, arriva in Italia per la prima volta: viene esposta infatti dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025 presso il Nuovo Museo del Corso – Polo museale, nella sede di Palazzo Cipolla a Roma. L’inaugurazione si è svolta questa mattina alla presenza di autorità locali e istituzionali. L’iniziativa, ideata dal Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, si inserisce nel programma di eventi artistici legati al Giubileo 2025. L’esposizione è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Roma ed è a ingresso gratuito.

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La Crocifissione Bianca di Marc Chagall
La Crocifissione Bianca di Marc Chagall

3. Poesia e pittura nel Seicento

Dove e quando: Galleria Borghese, fino al 9 febbraio 2025

La Galleria Borghese esplora con un progetto inedito le connessioni tra pittura e poesia, sacro e profano, letteratura, arte e potere nel primo Seicento. È infatti in programma la mostra Pittura e poesia nel Seicento. Giovan Battista Marino e la “meravigliosa” passione, a cura di Emilio Russo, Patrizia Tosini e Andrea Zezza. Concentrandosi sulla stagione d’oro del Barocco in pittura e in letteratura, un periodo in cui il rapporto tra poesia e pittura raggiunge il suo apice, il percorso espositivo si ispira proprio ai testi di Giovan Battista Marino (Napoli, 1569-1625), tra i massimi poeti del Seicento italiano, e celebra la sua passione per la pittura attraverso un viaggio che unisce grandi maestri del Rinascimento e del Barocco, come Tiziano, Tintoretto, Correggio, i Carracci, Rubens e Poussin.

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Poesia e pittura nel Seicento
Poesia e pittura nel Seicento

4. I ritratti di Carlo Maratta

Dove e quando: Palazzo Barberini, fino al 16 febbraio 2025

Nel 2025 ricorre il 400° anniversario della nascita di Carlo Maratta (Camerano, 1625 – Roma, 1713), uno dei più grandi pittori della Roma barocca e figura centrale della pittura italiana del Seicento. In occasione di questa ricorrenza e della pubblicazione del catalogo ragionato delle sue opere, le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospitano una mostra dal titolo Carlo Maratta e il Ritratto. Papi e Principi del Barocco Romano, a cura di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Yuri Primarosa. La mostra è in programma presso Palazzo Barberini dal 6 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025. La rassegna vuole mettere in evidenza la straordinaria produzione ritrattistica di Maratta, che, pur essendo noto soprattutto per le sue opere di soggetto sacro, fu un ritrattista di fama europea. Attraverso i suoi ritratti, Maratta consolidò il primato della sua bottega e divenne l’arbitro del gusto artistico sulla scena romana per oltre mezzo secolo, immortalando papi, principi, aristocratici e intellettuali del suo tempo.

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I ritratti di Carlo Maratta
I ritratti di Carlo Maratta

5. La mostra sul futurismo

Dove e quando: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, fino al 28 febbraio 2025

La mostra più discussa dell’anno (qui la recensione di Federico Giannini). Dal 3 dicembre al 28 febbraio 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Il tempo del Futurismo, a cura di Gabriele Simongini, promossa e sostenuta dal Ministero della Cultura che ha finanziato l’operazione con 1,5 milioni di euro, a cui si sono aggiunti gli sponsor privati (la mostra gode del sostegno dei main sponsor Autostrade per l’Italia ed Enel, degli sponsor Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Unipol Gruppo, del partner tecnico ACI Storico). La rassegna prende le mosse dalla celebrazione dell’ottantesimo anniversario della morte di Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, con l’obiettivo di indagare gli sviluppi del movimento e i suoi rapporti con la scienza e la tecnologia. Marinetti e i suoi seguaci vedevano il tempo come un flusso dinamico e inarrestabile, incarnato dall’avanzamento tecnologico e dalla frenesia della vita moderna: la rassegna si pone l’obiettivo di ripercorrere questa storia.

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La mostra sul futurismo
La mostra sul futurismo

6. La mostra su papi e santi marchigiani

Dove e quando: Castel Sant’Angelo, fino al 2 marzo 2025

Curata da Marco Pizzo e Maria Cristina Bettin, si tratta di un’esposizione ricca di materiali, documenti e testimonianze, molti dei quali provenienti dal territorio marchigiano, opere del tutto inedite o poco note, che testimonia la connessione di Roma, città Eterna dei Papi dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati, e del suo patrimonio storico, artistico e culturale con le Marche. Le Marche, tra storia e cultura, hanno tessuto nel corso dei secoli un legame profondo con la Chiesa cattolica. Il loro passato, connesso con lo Stato Pontificio, ha contribuito a plasmare l’identità e il tessuto sociale della regione.

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La mostra su papi e santi marchigiani
La mostra su papi e santi marchigiani

7. San Francesco tra Cimabue e Perugino

Dove e quando: Palazzo della Minerva, fino al 2 marzo 2025

La mostra San Francesco, tra Cimabue e Perugino è promossa dal Senato della Repubblica in collaborazione con il Ministero della Cultura ed espone fino 2 marzo 2025 due prestiti eccezionali, grazie alla collaborazione tra la Galleria Nazionale dell’Umbria con il Sacro Convento di Assisi e la Provincia Serafica di San Francesco: si tratta della Chartula, una pergamena autografa di san Francesco del 1224 concessa dal Sacro Convento di Assisi, e un’effigie del Santo dipinta da Cimabue, proveniente dal Museo della Porziuncola. La Chartula contiene una benedizione scritta per frate Leone, probabilmente composta dopo l’evento miracoloso delle stimmate, mentre il dipinto su tavola di Cimabue, secondo la tradizione, era originariamente servito come copertura della cassa di legno che custodì il corpo del Santo dopo la sua morte.

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San Francesco tra Cimabue e Perugino
San Francesco tra Cimabue e Perugino

8. Le pittrici di Roma tra XVI e XIX secolo

Dove e quando: Museo di Roma a Palazzo Braschi, fino al 23 marzo 2025

Il Museo di Roma di Palazzo Braschi accoglie la mostra Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo, a cura di Ilaria Miarelli Mariani (direttrice della Direzione Musei Civici Sovrintendenza capitolina) e Raffaella Morselli (Sapienza, Università di Roma), con la collaborazione di Ilaria Arcangeli (Università di Chieti). Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura, l’esposizione si concentra sulle artiste attive a Roma dal XVI al XIX secolo con una produzione ricca, variegata e di rilievo artistico, ma che spesso sono state relegate a una sorta di “silenzio” storiografico. Tra queste, Caterina Ginnasi, Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti Richards, presenti nelle collezioni capitoline, e una selezione di altre importanti artiste attive in città come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi, Maddalena Corvina, Giovanna Garzoni e di molte altre.

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Le pittrici di Roma tra XVI e XIX secolo
Le pittrici di Roma tra XVI e XIX secolo

9. Le recenti acquisizioni dell’Istituto Centrale per la Grafica

Dove e quando: Istituto Centrale per la Grafica, fino al 23 marzo 2025

L’Istituto Centrale per la Grafica a Roma ospita, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della sua fondazione, la mostra Acquisizioni. Da Parmigianino a Kentridge, realizzata con il patrocinio di Fondazione ETS Italia patria della bellezza. L’esposizione presenta al pubblico una selezione di circa sessanta opere recentemente entrate a far parte delle collezioni dell’Istituto, che attraversano oltre 500 anni di storia dell’arte: disegni, matrici, incisioni, fotografie, video e libri d’artista creeranno un percorso che spazierà dall’antico al contemporaneo, riflettendo l’impegno dell’Istituto nella valorizzazione delle sue collezioni. Le opere sono state acquisite grazie al piano acquisti 2021-2024 del Ministero della Cultura, attraverso diverse modalità: acquisti coattivi, che nascono dal fermo all’esportazione delle opere, trattative private con proposte da collezionisti o gallerie approvate da commissioni ministeriali, bandi pubblici e commissioni dirette agli artisti.

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Le recenti acquisizioni dell'Istituto Centrale per la Grafica
Le recenti acquisizioni dell’Istituto Centrale per la Grafica

10. I capolavori della Pinacoteca Podesti di Ancona

Dove e quando: Musei Capitolini, fino al 30 marzo 2025

In occasione del Giubileo, sono esposte per la prima volta a Roma la Pala Gozzi di Tiziano Vecellio insieme ad altre cinque celebri opere, tutte di carattere religioso e provenienti dalla Pinacoteca Podesti di Ancona. I sei dipinti, di cui cinque pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola tempera su tavola, sono visibili al pubblico nella Capitale dal 26 novembre 2024 al 30 marzo 2025 nelle sale di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini, dove è allestita la mostra Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino. Capolavori della Pinacoteca di Ancona. Curata da Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, e da Ilaria Miarelli Mariani, direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 - Dicastero per l’Evangelizzazione, e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Comune di Ancona, Ancona Cultura, Pinacoteca Civica di Ancona, Regione Marche e Palazzo Ducale di Urbino - Direzione Regionale Musei Nazionali Marche. Obiettivo è evidenziare l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e la ricchezza della città dorica committente dei maggiori artisti italiani tra Cinque e Seicento.

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I capolavori della Pinacoteca Podesti di Ancona
I capolavori della Pinacoteca Podesti di Ancona

11. La più grande mostra di sempre su Guido Guidi

Dove e quando: MAXXI, fino al 20 aprile 2025

Una celebrazione per uno dei maestri indiscussi della fotografia italiana contemporanea: dal 13 dicembre 2024, la Galleria 1 del MAXXI di Roma ospita Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024, una mostra monografica dedicata a Guido Guidi (Cesena, 1941), pioniere del paesaggio contemporaneo. Nato a Cesena nel 1941, Guidi è tra gli autori che hanno ridefinito il linguaggio fotografico, trasformando la rappresentazione visiva in una riflessione concettuale sul tempo, sullo spazio e sul nostro modo di vedere il mondo. Questa esposizione, la più estesa mai realizzata sull’artista, nasce dalla collaborazione tra il MAXXI e l’Archivio Guido Guidi. È il risultato di un lungo e intenso lavoro di ricerca svolto direttamente nello studio di Ronta di Cesena, il cuore pulsante della produzione di Guidi. Attraverso un allestimento che intreccia immagini e materiali d’archivio, la mostra offre al pubblico un’immersione nella poetica dell’autore, con oltre 400 opere lungo 60 anni di carriera, molte delle quali mai esposte prima, organizzate in 40 sequenze.

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La più grande mostra di sempre su Guido Guidi
La più grande mostra di sempre su Guido Guidi

12. La grande antologica su Titina Maselli

Dove e quando: Musei di Villa Torlonia e MLAC, fino al 21 aprile 2025

L’esposizione, intitolata Titina Maselli, è curata da Claudio Crescentini, Federica Pirani, Ilaria Schiaffini, Claudia Terenzi e Giulia Tulino, è promossa da Roma Capitale (Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), in collaborazione con Sapienza Università di Roma, l’Archivio Titina Maselli e il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Titina Maselli, e con l’organizzazione e i servizi museali curati da Zètema Progetto Cultura, celebra il centenario della nascita dell’artista, proponendo una visione complessiva della sua produzione pittorica e riportando al centro dell’attenzione critica la sua pittura e la sua figura. Maselli ha attraversato con autonomia e libertà visiva molte correnti artistiche, dalla Scuola Romana al Futurismo, senza mai legarsi a nessuna di esse. Il filo conduttore della sua opera è stata la ricerca costante di un linguaggio in grado di cogliere e interpretare la modernità.

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La grande antologica su Titina Maselli
La grande antologica su Titina Maselli

13. Il ritratto mai visto di Agrippa Postumo

Dove e quando: Musei Capitolini, fino al 27 aprile 2025

Una nuova luce viene gettata su Agrippa Postumo, l’erede adottivo di Augusto ripudiato e infine esiliato, con l’apertura di una mostra nella Sala degli Arazzi dei Musei Capitolini. Fino al 27 aprile 2025, l’esposizione, intitolata Agrippa Iulius Caesar, l’erede ripudiato, a cura di Laura Buccino, Eugenio La Rocca e Valentina Nicolucci, riunisce per la prima volta tre ritratti marmorei attribuiti al figlio di Marco Vipsanio Agrippa e di Giulia, figlia di Augusto. Tra le opere spicca il ritratto recentemente identificato della Fondazione Sorgente Group, esposto insieme a un busto proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze e a un altro conservato nelle Collezioni Capitoline. L’opera di Sorgente Group viene mostrata per la prima volta al pubblico.

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Il ritratto mai visto di Agrippa Postumo
Il ritratto mai visto di Agrippa Postumo

14. Le sculture di Tony Cragg

Dove e quando: Terme di Diocleziano, fino al 4 maggio 2025

Il Museo Nazionale Romano ospita alle Terme di Diocleziano la mostra Tony Cragg. Infinite forme e bellissime, curata da Sergio Risaliti e Stéphane Verger: una grande personale dedicata a Tony Cragg (Liverpool, 1949), artista inglese tra i maggiori esponenti della scultura contemporanea, che dagli anni Settanta sperimenta forme innovative, materiali e tecniche originali. Organizzata da BAM – Eventi d’Arte, la mostra si espande dalle sale museali alle piazze di Roma grazie alla collaborazione con il Municipio I Roma Centro. Nell’ambiente storico delle Terme di Diocleziano sono esposte diciotto sculture realizzate negli ultimi vent’anni in bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. Opere dalle forme seducenti e misteriose, che richiamano elementi minerali, vegetali e strutture geologiche e biologiche, e che evocano le onde marine, le strutture geometriche delle piante o di una conchiglia, sono ora in dialogo diretto con gli spazi archeologici del complesso monumentale.

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Le sculture di Tony Cragg
Le sculture di Tony Cragg

15. La grande monografica su Franco Fontana

Dove e quando: Museo dell’Ara Pacis, fino al 31 agosto 2025

Fino al 31 agosto 2025 al Museo dell’Ara Pacis a Roma è visitabile la mostra Franco Fontana. Retrospective, a cura di Jean-Luc Monterosso, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzata da Civita Mostre e Musei, Zètema Progetto Cultura e Franco Fontana Studio. Si tratta della prima grande monografica dedicata a Franco Fontana, uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, che ha rivoluzionato il linguaggio della fotografia a colori.

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La grande monografica su Franco Fontana
La grande monografica su Franco Fontana


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