Kosmos: una mostra sulla fregata Novara nelle Scuderie di Miramare di Trieste


S’intitola “Kosmos - Il veliero della conoscenza” la mostra-omaggio alla spedizione della fregata Novara e alla stagione di esplorazioni scientifiche dell’Ottocento. Un tributo al viaggio infinito della conoscenza presso le scuderie del Castello di Miramare di Trieste.

Le Scuderie del Castello di Miramare a Trieste ospitano la mostra Kosmos - Il veliero della conoscenza, in programma dal 21 dicembre 2023 fino al 16 giugno 2024. La mostra è a cura di Andreina Contessa e dell’Ufficio mostre del Museo Storico del quale fanno parte Alice Cavinato, Fabio Tonzar, Daniela Crasso, e del Parco del Castello di Miramare.

Tematica principale della rassegna è il viaggio inteso come la continua ricerca umana di oltrepassare i propri limiti e spingersi oltre i confini della conoscenza. L’obiettivo è esplorare l’ignoto, spingendosi agli estremi del globo terrestre, nelle profondità marine, nell’immensità del cosmo e nel microcosmo delle particelle subatomiche. La mostra è un omaggio sia alla spedizione della fregata Novara compiuta tra il 1857 e il 1859 che al periodo storico dell’Ottocento, momento di meravigliose esplorazioni scientifiche.

Dopo un periodo di chiusura, per questa occasione lo spazio espositivo alle Scuderie del Castello è stato riaperto per l’occasione con una novità: un allestimento innovativo caratterizzato da strumenti tecnologici al fine di raccontare al pubblico di oggi il modo in cui è nata la conoscenza scientifica. Al fine di far immergere a pieno il visitatore all’interno dell’esperienza della fregata Novara, la presentazione visiva e sensoriale sottolinea l’avventura e la scoperta attraverso diversi ambiti come: installazioni digitali, modelli in scala, diorami e intelligenza artificiale, creando così un’esperienza coinvolgente che invita i visitatori a esplorare mondi vasti e sconosciuti L’esposizione, oltre ad evidenziare il viaggio che la fregata Novara ha compiuto nelle esplorazioni di zone della Terra non conosciute, presenta diverse componenti scenografiche e mette in mostra reperti e opere mai visti prima esibiti a Trieste nel 1860, al rientro della spedizione, nel Palazzo della Borsa. La mostra include oltre 150 reperti, tra cui elementi naturalistici, strumenti storici di navigazione, fotografie, libri antichi, dipinti e acquerelli.

“Negli stessi anni in cui Massimiliano costruiva il Castello di Miramare e definiva la collezione botanica del suo grande giardino”, spiega Andreina Contessa, direttore del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare “Promuoveva la scienza supportando una rete di conoscenze e contatti tra gli studiosi del tempo”.

Il progetto di una spedizione intorno al mondo con scopi scientifici e diplomatici fu avanzato nel 1856 dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, comandante in capo della marina austriaca. La spedizione aveva l’obiettivo di dare un sostanziale contributo alle scienze naturali, attraverso la raccolta di osservazioni, misurazioni, dati e reperti da destinare alle accademie scientifiche. Il titolo della mostra è un omaggio al geografo e naturalista tedesco Alexander von Humboldt e alla sua opera Kosmos, pubblicata poco prima della partenza della spedizione della fregata. Nella sua opera, Humboldt teorizzava l’interconnessione di tutte le cose, anticipando il concetto moderno di ecologia.

“Alexander Von Humboldt”, continua Contessa “Teorizzava che tutte le cose fossero collegate tra loro, il che anticipa il nostro concetto di ecologia. La mostra vuole inquadrare il percorso che sempre viene fatto per scoprire il mondo. Ogni iniziativa e desiderio di scoperta nasce, infatti, da una necessità innata di conoscenza che ha l’uomo. Per scoprire il mondo bisogna intraprendere un viaggio e, questo percorso, porta ad altre domande e, inevitabilmente, ad altre culture”.

Kosmos documenta l’attualità della raccolta dati nel costruire la conoscenza, esaminando il viaggio contemporaneo e la continua sete di scoperta. Attraverso prestiti da importanti musei viennesi e collaborazioni con istituzioni come l’Università di Trieste e la SISSA, l’esposizione alle Scuderie del Castello di Miramare esplora la magnifica esperienza del viaggio e della storia delle scoperte, rivelando la conoscenza immagazzinata nelle biblioteche, collezioni e archivi.

La mostra è organizzata dal Castello del Miramare in collaborazione con FIT – Fondazione Internazionale Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici-Università di Trieste, OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Allestimenti di Officina delle idee. Il catalogo è di Silvana Editoriale.

Alexander Kircher (attr.), La fregata Novara in alto mare (senza data; Vienna, Heeresgeschichtlisches Museum)
Alexander Kircher (attr.), La fregata Novara in alto mare (senza data; Vienna, Heeresgeschichtlisches Museum)

Il viaggio della fregata Novara

La fregata Novara, partita da Trieste il 30 aprile 1857, intraprese una lunga spedizione intorno al mondo toccando tappe come Gibilterra, Funchal, Brasile e Capo di Buona Speranza. Successivamente, toccò le isole di St. Paul, Amsterdam, Ceylon, India, Nicobare, Singapore, Giava e Manila nelle Filippine. Durante l’estate del 1858, la fregata raggiunse anche Hong Kong e Shanghai, per poi dirigersi verso Sydney in Australia e la Nuova Zelanda. Toccò inoltre Tahiti e raggiunse le coste del Cile (Valparaiso) a metà aprile.

Il percorso espositivo è un racconto non solo della transizione da una filosofia intrecciata alle scienze naturali alla moderna concezione della scienza, ma anche della vita a bordo della brigata. Non mancano gli espedienti scenografici e strumenti digitali che aprono una finestra sulla vita a bordo della Novara e sulla quotidianità dei marinari imbarcati. Approfondisce la ricerca a bordo della fregata Novara, rappresentando la vita dei ricercatori nelle loro cabine, tra cui etnografi, zoologi, botanici e il pittore Joseph Selleny (Vienna, 1824 – Inzersdorf, 1875). Nell’esposizione, sono esposti acquerelli originali dall’Albertina di Vienna e oggetti d’epoca dal viaggio della Novara.

Un grande pannello illustra le tappe del viaggio, utilizzando la webcam per immergere i visitatori nella vita contemporanea nei porti toccati nel XIX secolo. Si mostrano anche le armi del Castello di Miramare, recentemente restaurate. Durante i suoi viaggi la spedizione ha raccolto oltre 26.000 reperti zoologici, inclusi esemplari unici come il pinguino saltarocce. La mostra si spinge oltre a ciò nella parte più tecnologica, con immagini dal telescopio spaziale Euclid, simulazioni al computer e esplorazioni polari con la rompighiaccio Laura Bassi.

Joseph Jüttner, Globo terrestre (1839; Trieste, Museo Storico e Parco del Castello di Miramare)
Joseph Jüttner, Globo terrestre (1839; Trieste, Museo Storico e Parco del Castello di Miramare)

Dichiarazioni

“La mostra KOSMOS”, dichiara Stefano Fantoni, presidente della fondazione internazionale Triestina per la promozione e la libertà della scienza, “non si limita soltanto a documentare la spedizione scientifica della Novara nella sua circumnavigazione del Globo del 1857-1859, ma vuole anche testimoniare l’impetuoso viaggio della scienza dai tempi di Darwin e di Babbage ai giorni nostri verso un futuro imprevedibile, come sempre accade nel viaggio verso la conoscenza. Questa testimonianza si dipana attraverso le conquiste della Fisica, con lo sviluppo straordinario di teorie fondamentali (quali la meccanica quantistica e la relatività) e quello altrettanto straordinario degli acceleratori di particelle da ADA al CERN, fino a toccare la grande evoluzione delle conoscenze sui costituenti degli oceani e del loro impatto sulla vita dell’uomo e viceversa - prova ne sono i grandi data center oceanografici e la recente spedizione della nave Laura Bassi al punto più a sud del Globo, mai raggiunto -. Per non dimenticare l’astronomia, “levatrice delle scienze”, come ebbe a dire Henri Poincaré, e l’osservazione dello spazio profondo alla ricerca della soluzione dei misteri dell’Universo. Tutto condito con il fenomenale sviluppo della “scienza dei dati”, che a partire dall’intuizione visionaria di Babbage su un “calcolatore universale” ed ai sogni di Alan Turing sulle “macchine pensanti in grado di battere l’uomo” ha portato alla costruzione dei moderni supercomputer e alla scoperta dell’intelligenza artificiale. Che meraviglia!! E di tutto questo la Trieste della scienza occupa un posto fondamentale nel mondo con le sue Università ed i suoi Istituti di ricerca”.

“La mostra”, spiega Roberto Trotta, professore di fisica teorica e responsabile di scienza dei dati SISSA, “si apre e chiude con due esperienze immersive nel panorama della ricerca contemporanea, ispirate dal fil rouge della raccolta e analisi dei dati riguardanti il cosmo che ci circonda, già evidente nel viaggio della Novara. Nella prima sala, il pubblico avrà modo di sperimentare cinque secoli di scoperte ed esplorazioni scientifiche nell’arco di cinque minuti, in un video onirico creato grazie all’intelligenza artificiale generativa dall’artista e videomaker Gigi Funcis, con la consulenza scientifica del Prof. Roberto Trotta della SISSA. Il video non solo trasporta lo spettatore nel tempo e nello spazio, ma mette anche in evidenza la potenza creativa ed immaginifica raggiunta dall’intelligenza artificiale. L’ultima sala propone alcuni esempi di come la ricerca scientifica di punta si avvale di dati sempre più complessi e sempre più numerosi, che possono essere analizzati e compresi solo grazie a tecniche statistiche e di intelligenza artificiale. In una spettacolare infinity room che riproduce la sensazione vertiginosa di un universo senza confini, il visitatore si trova immerso nelle osservazioni del cosmo del telescopio spaziale Euclid; sperimenta il mondo dell’infinitamente piccolo del CERN di Ginevra; ed accompagna la rompighiaccio Laura Bassi in un viaggio di esplorazione artico. La sala è stata allestita con la consulenza scientifica della SISSA, dell’Osservatorio di Trieste, dell’INFN e dell’OGS, con l’apporto musicale di Gigi Funcis”

“Chi progetta allestimenti temporanei”, afferma Diego Giacchello, amministratore Officina delle idee, “è consapevole del poco tempo in cui il suo disegno troverà una forma costruita e di come altrettanto rapidamente essa verrà smontata e smaltita. Le testimonianze che sopravvivranno saranno sostanzialmente le esperienze dei visitatori e le immagini digitali che gli stessi avranno raccolto con i propri smartphone. Fotografie e brevi video si conserveranno, forse per sempre, in affidabili data center sparsi qua e là nel pianeta. Anche noi lavorando all’allestimento abbiamo prodotto migliaia di scatti. Ce li siamo scambiati per un quesito, un confronto, una conferma, mentre in pochi giorni si stava concretizzando quel percorso espositivo pensato nei mesi estivi. Ma è dentro di noi che tratterremo gelosamente il valore di questa piccola avventura fatta di un’intesa perfetta tra persone che hanno lavorato insieme per la prima volta e che si sono capite subito, unite dall’obiettivo di illustrare al meglio i contenuti dalla mostra. Sono molte le componenti scenografiche di questo allestimento, un percorso espositivo che si configura soprattutto come un racconto e non solo come un’ordinata sequenza di opere e di reperti, pur eccezionali, lasciati soli nell’algido contesto delle Scuderie. Per questa ragione, quando ogni cosa verrà disallestita e osserveremo le stanze vuote, siamo certi che resterà in noi una sorta di sottile malinconia, quella che contraddistingue la fine di ogni viaggio.”

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraKosmos - Il veliero della conoscenza
CittàTrieste
SedeScuderie del Castello di Miramare
DateDal 21/12/2023 al 16/06/2024
CuratoriAndreina Contessa
TemiViaggi

Kosmos: una mostra sulla fregata Novara nelle Scuderie di Miramare di Trieste
Kosmos: una mostra sulla fregata Novara nelle Scuderie di Miramare di Trieste


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