Ieri 4 novembre il Grand Egyptian Museum (GEM) ha aperto le sue porte al pubblico, registrando un’affluenza senza precedenti che ha visto circa 18mila visitatori, tra cittadini egiziani e stranieri, affollare gli spazi espositivi. L’evento, atteso da anni e considerato una pietra miliare per il patrimonio culturale del Paese, è stato seguito da un numero imponente di spettatori in tutto il mondo: secondo quanto riferito dal Consiglio d’inchiesta, centinaia di milioni di persone hanno assistito alla cerimonia del 2 novembre attraverso la copertura televisiva e digitale, la più ampia mai registrata per un’inaugurazione culturale in Egitto.
La struttura del GEM, caratterizzata da un’architettura imponente e da spazi interni ampi e luminosi, ha offerto ai visitatori un’esperienza completa che combina la fruizione delle collezioni con servizi culturali e ricreativi. Particolare attenzione è stata dedicata alle sale del Re d’Oro, dove l’allestimento scenografico e le tecnologie impiegate hanno permesso una fruizione coinvolgente dei reperti, confermando l’obiettivo del museo di integrare innovazione e patrimonio storico. L’esperienza offerta dal museo comprende percorsi didattici e servizi aggiuntivi pensati per facilitare la fruizione delle collezioni e arricchire la visita con contenuti culturali accessibili a un pubblico eterogeneo.
In occasione dell’apertura, il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sherif Fathy, ha definito la giornata come un momento storico per l’Egitto e per il mondo, sottolineando come il museo rappresenti un’esperienza culturale completa che riflette la capacità progettuale e creativa della civiltà egiziana. Ahmed Ghoneim, CEO del museo, ha evidenziato invece come l’affluenza record confermi la missione dell’istituzione di offrire una fruizione museale avanzata, in cui le tecnologie moderne dialogano con le collezioni storiche. Ghoneim ha inoltre annunciato la prosecuzione delle attività finalizzate a migliorare servizi, organizzare programmi culturali e iniziative educative, con l’obiettivo di rendere il Grand Egyptian Museum una meta di riferimento per visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Il GEM, con la sua capacità di unire innovazione tecnologica, valore educativo e tutela del patrimonio, si presenta dunque come una delle istituzioni museali più ambiziose del panorama internazionale. L’affluenza record e la copertura mediatica globale ne fanno un simbolo del nuovo corso culturale dell’Egitto, proiettato verso una dimensione internazionale che pone al centro la memoria storica come patrimonio condiviso dell’umanità.
L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.Per inviare il commento devi
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