Nasce il progetto di museo diffuso “Paesaggi Plurali”, promosso dal Comune di Fiesole: quaranta luoghi di Fiesole, selezionati per il loro rilievo storico, artistico, paesaggistico e culturale, sono stati messi in rete in quattro percorsi tematici già disponibili al pubblico. Il progetto vuole proporre una narrazione della città come un unico grande sistema. La presentazione ufficiale dell’iniziativa si è tenuta martedì 13 maggio presso la sede della Fondazione Michelucci, alla presenza della sindaca Cristina Scaletti, dell’architetta Giulia Fiorentini, coordinatrice del progetto, e di Chiara Chiari di Avventura Urbana, che ha curato l’identità visiva dell’iniziativa.
“Un progetto ambizioso e innovativo”, ha dichiarato la sindaca, “ma soprattutto profondamente radicato nella nostra identità. Quaranta luoghi, quattro percorsi che raccontano Fiesole come un unico grande sistema, un paesaggio di paesaggi, un mosaico prezioso in cui ogni tessera è essenziale per comprendere il tutto. Un progetto che si colloca perfettamente nel contesto della nostra candidatura a città Capitale Italiana della Cultura 2028 e dimostra che Fiesole non è soltanto da vivere, ma anche da condividere, da raccontare e da custodire insieme”.
Il progetto, avviato nel 2023, ha previsto inizialmente una prima fase di mappatura e analisi del territorio, grazie alla collaborazione con la Fondazione Primo Conti e la Fondazione Michelucci. Successivamente sono stati sviluppati strumenti di comunicazione innovativi – digitali e visivi – e organizzati quattro itinerari, pensati per offrire letture diverse e complementari del territorio: “Sguardo”, “Pensiero”, “Armonia” e “Origine”.
“Sguardo” è un percorso dedicato alla contemplazione di panorami che da secoli affascinano visitatori e artisti. Comprende dieci luoghi sulla Valle dell’Arno e sul versante opposto del Mugnone, tra cui il Belvedere di via Beato Angelico, la Cupola della via Vecchia Fiesolana, la Panchina della Regina, il panorama dal Convento di San Francesco, le Cento Scale, San Romolo il luogo del martirio, il Parco della Rimembranza, il monumento a Bruno Cicognani, lo slargo del Bargellino e l’Oratorio del Santissimo Crocifisso di Fontelucente.
“Pensiero” esplora luoghi simbolo della cultura e della conoscenza, riconosciuti sia a livello locale che a livello internazionale come centri di ricerca e cultura dell’età contemporanea. Gli undici luoghi comprendono, tra gli altri, l’Archivio Pietro Porcinai, la Fondazione Giovanni Michelucci, il Museo e la Fondazione Primo Conti, l’Accademia del Caffè Espresso, la Villa delle Balze, il Museo Bandini, il Seminario Vescovile, Villa la Torraccia, la Chiesa e Convento di San Domenico, la Badia Fiesolana, Chiesa di Santa Maria Primerana.
“Origine” conduce alle radici etrusche di Fiesole, ricostruendone la storia e l’identità attraverso dieci tappe: il Museo Civico Archeologico, l’area archeologica con il Teatro Romano, Villa Medici, la Tomba del Bargellino, il Palazzo Pretorio, la Cattedrale di San Romolo, l’area Garibaldi, il Convento di San Francesco, le mura etrusche e la Fonte Sottoterra.
“Armonia” è il percorso in cui natura e cultura si fondono. Nove le tappe selezionate, tra cui la cascata di Ontigano, Villa Peyron, il Florence War Cemetery, l’albero monumentale della Cipressa, la Chiesa di San Jacopo al Girone, il Tabernacolo del Ghirlandaio, la Fattoria di Maiano, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano e la Villa di Maiano.
Chi desidera scoprire e accedere agli itinerari può consultare il sito fiesoleforyou.it, accedendo alla sezione dedicata al museo diffuso, oppure può rivolgersi all’ufficio turistico in via Portigiani 3, dove è disponibile anche materiale cartaceo. Ogni tappa del progetto è segnalata con pannelli informativi dotati di Qr Code, che permettono l’accesso diretto ai contenuti digitali. Inoltre, quattro totem informativi fungono da infopoint, collocati in Piazza Mino a Fiesole, in via Faentina all’Olmo, davanti alla Chiesa di San Domenico e, a breve, anche in Piazza Mazzini a Compiobbi.
Il progetto “Paesaggi Plurali” è stato realizzato in collaborazione con i proprietari dei luoghi coinvolti e con il sostegno di associazioni come Amici dei Musei, Amici dell’Archivio e Pro Loco Valle dell’Arno.