Sarà Opera Laboratori a gestire i musei di Genus Bononiae


Sarà Opera Laboratori a gestire quattro dei musei che furono di Genus Bononiae. Il sodalizio toscano gestirà, tra gli altri, anche Palazzo Fava, sede di grandi mostre negli ultimi anni.

Sarà Opera Laboratori a gestire quattro dei cinque spazi che furono di Genus Bononiae, il fortunato progetto della Fondazione Carisbo che a Bologna radunava diversi musei e che ha portato migliaia di persone a visitarne le collezioni permanenti e le numerose mostre, spesso di richiamo internazionale. La notizia era nell’aria da qualche tempo, ma è stata ufficializzata oggi: Fondazione Carisbo e Opera Laboratori hanno siglato una partnership quadriennale di collaborazione nel campo dell’arte e della cultura per la gestione e valorizzazione di quattro sedi del percorso museale Genus Bononiae: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni; San Colombano – Collezione Tagliavini; complesso monumentale di Santa Maria della Vita; San Giorgio in Poggiale – Biblioteca d’Arte e di Storia. Il quinto museo, Palazzo Pepoli, sarà invece gestito dal Comune di Bologna, che ne ha ottenuto il comodato lo scorso marzo.

Ad esito della procedura avviata dalla Fondazione per la selezione di operatori specializzati, tra le proposte presentate alla gara di affidamento è risultata vincitrice quella di Opera Laboratori. La collaborazione con Opera Laboratori consiste in iniziative di qualità programmate presso le quattro sedi museali di Genus Bononiae dedicate alla valorizzazione, alla conoscenza e alla diffusione ad un vasto pubblico del patrimonio artistico e culturale, con attenzione alle Collezioni della Fondazione, promuovendo nuove opportunità per accrescere l’attrattività del territorio metropolitano di Bologna. L’accordo, inoltre, prevede una gestione integrata e sinergica dei servizi complementari dei plessi museali, con investimenti mirati a valorizzare la specifica vocazione di ciascuna sede, luoghi di programmazione culturale e insieme centri di studio, ricerca, catalogazione e conservazione di secoli di arte, storia, letteratura e cultura di Bologna.

La Fondazione Carisbo, insieme ad Opera Laboratori, si accinge così a progettare un nuovo modello di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, deposito di memoria collettiva ed eredità da frequentare e da trasmettere, tutelata e rinnovata sia nei contenuti sia nella produzione. Verrà perseguita la sostenibilità degli obiettivi e la misurabilità del loro impatto, alla base di un’offerta museale che, in termini di contenuto e narrazione, sappia rendere il visitatore un protagonista sempre più consapevole. La valorizzazione del progetto Genus Bononiae scaturisce, fa sapere Opera Laboratori, dalla volontà di offrire attraverso il percorso museale una chiave di lettura privilegiata del territorio, uno strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si intrecciano tutti i portatori di interesse pubblici e privati.

Palazzo Fava
Palazzo Fava
San Colombano
San Colombano
Santa Maria della Vita. Foto: Elettra Bastoni/Genus Bononiae
Santa Maria della Vita. Foto: Elettra Bastoni/Genus Bononiae
San Giorgio in Poggiale
San Giorgio in Poggiale

Patrizia Pasini, Presidente della Fondazione Carisbo, e Renzo Servadei, Amministratore unico della società strumentale Genus Bononiae, commentano: “Promuoviamo una nuova visione di museo come autentico centro di produzione e non più soltanto inteso come luogo da visitare, con l’obiettivo di valorizzare un progetto promosso dalla Fondazione molti anni fa e che oggi necessita di rinnovarsi quale risorsa strategica del territorio, in un contesto di accesso e fruizione del patrimonio culturale radicalmente mutato e in rapidissima evoluzione. La durata pluriennale dell’accordo con Opera Laboratori testimonia la volontà di costruire una partnership professionale che esula dallo schema classico committente/gestore, allo scopo di realizzare un indirizzo organizzativo e gestionale in grado di perseguire la sostenibilità sociale, economica e ambientale per promuovere le più fertili ricadute del quotidiano impegno culturale e artistico perseguito dalla Fondazione attraverso Genus Bononiae. Come previsto sono state tutelate le professionalità e competenze del personale museale, riconoscendone il ruolo nella produzione di contenuti culturali di qualità funzionali agli scopi sociali”.

Giuseppe Costa, Presidente di Opera Laboratori, dichiara: “Il progetto culturale del Genus Bononiae rappresenta per noi una sfida che abbiamo accolto fin da subito e che grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Carisbo ci permetterà di portare la nostra esperienza trentennale in una città storica come Bologna. Vogliamo creare un percorso di arricchimento sociale che possa produrre cultura partecipata attraverso un’offerta culturale lungimirante. La ricchezza del Genus Bononiae, quadrilatero della cultura bolognese, ci impone un impegno ancora maggiore nel restituire alla fruizione questi musei e palazzi storici con una chiave di lettura che consenta un dialogo continuo tra passato e presente. È una sfida che portiamo avanti grazie ai nostri laboratori operosi, dove forgiare il Bene e il Bello è fare impresa. Come sempre opereremo rispettando collezioni e monumenti testimonianza di cultura e bellezza e lo faremo attraverso le persone, vero valore aggiunto della nostra azienda”.

Da sinistra: Giuseppe Costa, Patrizia Pasini, Renzo Servadei
Da sinistra: Giuseppe Costa, Patrizia Pasini, Renzo Servadei

La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nata nel 1991, fondazione di origine bancaria a base associativa che persegue scopi di utilità sociale, promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio di riferimento, nel rispetto delle tradizioni originarie, in oltre 30 anni di attività ha messo a disposizione della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna oltre 750 milioni di euro, rendendo possibili più di 14.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente e l’innovazione in una dimensione nazionale e internazionale, orientando programmi e iniziative agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’obiettivo Cultura e tramite il progetto Genus Bononiae, alla cui realizzazione ha istituito e diretto la società strumentale Genus Bononiae – Musei della Città Srl, la Fondazione Carisbo si è impegnata ad agevolare l’accesso alla cultura nelle sue diverse espressioni, sostenendo la partecipazione culturale come mezzo per l’integrazione sociale e la costruzione del senso di comunità e appartenenza.

Anche Opera Laboratori nasce nel 1991, ed è società leader in Italia nella produzione culturale e gestione museale, presente in oltre 60 realtà culturali italiane tra cui leGallerie degli Uffizi, La Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, il Complesso del Duomo di Siena, Villa Giulia a Roma, la Pinacoteca di Brera, i musei civici di Assisi, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, le Sinagoghe e il Musei ebraici di Firenze e Siena oltre al Ghetto, al Museo Ebraico e alle cinque sinagoghe di Venezia. Attraverso i servizi aggiuntivi Opera Laboratori cura la gestione dei bookshop, le prenotazioni, la biglietteria, l’accoglienza, la progettazione e l’organizzazione di mostre nei principali musei d’Italia tra cui il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo con sede a Roma e il Mambo di Bologna (Museo d’Arte Moderna di Bologna) di cui gestisce il bookshop da ottobre scorso. Opera oggi conta oltre mille dipendenti e vanta un’esperienza pluriennale nel settore della progettazione culturale che le ha permesso di realizzare negli anni, migliaia di allestimenti nei più importanti musei e siti in Italia e all’estero. Opera Laboratori ha al suo interno anche la casa editrice Sillabe, specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di libri d’arte e merchandising per le più importanti realtà museali italiane.


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