Agli Uffizi le lingue classiche sono vive. Importante acquisto e... video in latino e greco


Gli Uffizi celebrano le Giornate dell’Archeologia con un’importante acquisizione, una stele romana del III secolo d.C., e con un video in... greco antico e in latino.

Se nei giorni scorsi ha fatto molto discutere la decisione dell’Università di Princeton di abolire l’obbligo dello studio del latino e del greco nei percorsi di studio del Dipartimento di Studi Classici, agli Uffizi questo problema non si pone e, anzi, il latino e il greco antico sono due lingue più vive che mai. Gli Uffizi celebrano infatti in grande stile le Giornate dell’Archeologia (dal 17 al 19 giugno 2021), prima con la presentazione di un’importante acquisizione, una stele funeraria romana degli inizi del III secolo d.C. e poi con un video in latino e greco antico.

La stele funeraria è dedicata al soldato Dolens: vi è infatti raffigurato il corpo di un milite in uniforme leggera (la testa è andata sfortunatamente perduta). L’iscrizione rende omaggio ad un pretoriano nativo della Tracia, da dove emigrò molto giovane proprio per entrare nelle forze pretorie a Roma. Sembra che Dolens sia stato uno dei primi pretoriani non italici: la possibilità di unirsi a questo corpo speciale era infatti stata istituita poco tempo prima dall’imperatore Settimio Severo, al momento della sua ascesa al potere, nel 193 d.C. Il soldato Dolens muore a Roma, quasi trentunenne e vicino al congedo, dopo 12 anni di servizio (il limite massimo era 16 anni). A commissionare la realizzazione della stele fu il cugino Sebastianus, un altro pretoriano, suo commilitone e parente.

La stele, insieme ad altre preziose iscrizioni e reperti archeologici, sarà visibile in futuro nel Corridoio Vasariano, quando saranno terminati i restauri architettonici, e sarà argomento di due video (uno in latino e uno in italiano) sulla pagina Facebook degli Uffizi, sempre nell’ambito delle Giornate Internazionali dell’Archeologia. L’evento quest’anno inizia inoltre con una novità: alla sua apertura infatti sarà pubblicato sulla pagina Facebook del Museo un video in greco classico, in cui viene illustrata la celebre Venere dei Medici, scultura ellenistica databile al II secolo a.C ed esposta nella Tribuna degli Uffizi. In un’altra clip su Instagram, sempre in greco, un gruppo di esperti delle Gallerie degli Uffizi illustreranno l’importanza della lingua di Platone per la cultura mondiale.

“Il pretoriano Dolens, cui la stele recentemente acquistata dagli Uffizi è dedicata”, afferma Eike D. Schmidt, direttore degli Uffizi, “parlava sia il latino sia il greco. La lingua greca rimase infatti sempre in uso, e venne coltivata attivamente nella Roma imperiale. I video che pubblicheremo su Facebook e Instagram servono a ribadirne la centralità e il valore universale anche per la cultura moderna”.

Agli Uffizi le lingue classiche sono vive. Importante acquisto e... video in latino e greco
Agli Uffizi le lingue classiche sono vive. Importante acquisto e... video in latino e greco


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