Un nuovo intervento permanente è stato realizzato per il Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta a Tremezzina, sul Lago di Como: si tratta di To the women who are not allowed to fulfill their dreams! / A tutte quelle donne a cui non è permesso realizzare i propri sogni!, ideato e realizzato dall’artista Maria Dompè con la collaborazione dei giardinieri di Villa Carlotta.
Un progetto artistico a cura di Elena Di Raddo e coordinato da Maria Angela Previtera, promosso dall’Ente Villa Carlotta, che intende valorizzare una nuova porzione di parco, di collegamento tra il giardino storico e il bosco, riqualificata dopo i grandi lavori realizzati grazie al progetto Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio PNRR - Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi, parchi e giardini Storici (MIC3) finanziato dall’Unione Europea - NextGenarationEU.
Uno spazio plastico fiorito, intimo e raccolto, che per Maria Dompè vuole essere “un ’offerta al bosco, alla natura, dalle donne per le donne”, spiega la curatrice Elena Di Raddo. “L’arte del giardino intreccia estetica, natura e riflessioni sull’equilibrio umano e la sua relazione con l’ambiente. Ma è anche una metafora della mente e dell’anima umana, che riflette la ricerca dell’armonia, dell’ordine e della bellezza. Su tali aspetti teorici si basa l’intervento di Maria Dompè”.
È un intervento a verde permanente “ideato in linea di continuità con il percorso che dalla ”porta del bosco“ sale sulle alture soprastanti il giardino, seguendo gli antichi sentieri tracciati dai proprietari della Villa che, dal Settecento ai primi del Novecento, hanno modellato il parco e messo a dimora alberi secolar”, afferma Maria Angela Previtera.
Le opere ambientali To the women who are not allowed to fulfill their dreams! / A tutte quelle donne a cui non è permesso realizzare i propri sogni! vogliono valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del parco, intrecciando arte, storia e natura. Sono ispirati da tutte le donne costrette a rinunciare ai loro sogni e dedicati alla giovane principessa Carlotta di Prussia, proprietaria della villa, morta precocemente a soli ventitré anni. “Due interventi ambientali”, spiega l’artista, “in dialogo con il luogo e la sua storia. Due reali momenti di riflessione su ciò che l’arte può offrire alla lettura del mondo e del destino umano”.
All’intervento permanente si accompagna un lavoro temporaneo visibile nella sala dei gessi del museo che è stato realizzato dall’artista in collaborazione con Livia Crispolti e i suoi studenti del corso di Cultura tessile (Dipartimento di Progettazione artistica per l’impresa) dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che hanno lavorato sul tema della condizione della donna.
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