Tentazioni di sant'Antonio

Autore: Paolo Veronese
1552-1553
Caen, Musée des Beaux-Arts

Commissionato a Paolo Veronese da parte del cardinale Ercole Gonzaga nel 1552 per il Duomo di Mantova, questo dipinto, le Tentazioni di sant'Antonio, nel 1797 fu requisito dalle truppe napoleoniche e spedito in Francia: dapprima fu esposto a Parigi, quindi poi trasferito, nel 1802, al Musée des Beaux-Arts di Caen, in Normandia, dove lo si può ammirare tuttora.

Il tema, tipico dell'iconografia cristiana, è quello che vede sant'Antonio abate tentato durante il suo pellegrinaggio nel deserto: qui, in particolare, vediamo un satiro, figura che simboleggia il vizio e tutti i più bassi istinti dell'uomo, che tenta di abbattersi su di lui, mentre il santo, oltretutto, è molestato da una donna florida che gli mostra il seno, ma al contempo gli trafigge una mano con gli artigli, a simboleggiare la natura maligna del vizio. La donna, singolarmente, altri non è che l'incarnazione del diavolo, perché non solo presenta artigli sulle mani, ma dalla sua chioma spuntano anche due corna.

Nell'opera sono evidenti i rapporti tra Paolo Veronese e l'arte emiliana del tempo, che fu molto presente nella sua arte negli anni Cinquanta del Cinquecento: artisti come il Parmigianino, il Correggio e Giulio Romano furono per Veronese punti di riferimento importanti nelle prime fasi della sua carriera, e a questo fatto bisogna aggiungere la considerazione che l'opera era destinata a una città, Mantova, che all'epoca era profondamente influenzata dall'arte emiliana, quindi il Veronese dovette creare un dipinto che soddisfacesse i gusti della committenza. Questi rapporti si possono notare intanto nel poderoso michelangiolismo del satiro, mediato attraverso l'arte del Correggio e di Giulio Romano (si pensi alla Camera dei Giganti in Palazzo Te), e poi per l'utilizzo di uno scorcio ardito per rappresentare la figura del santo: figure scorciate in questo modo erano frequenti sia nell'arte di Giulio Romano che in quella del Correggio.

Infine, l'uso di impostare il dipinto su linee diagonali era tipico dell'arte del Parmigianino, altro riferimento importante per questo dipinto. Il pubblico italiano ha avuto modo di vedere le Tentazioni di sant'Antonio lo scorso anno, alla grande mostra su Veronese che si è tenuta nella città natale dell'artista, Verona.

30 aprile 2015
Per conoscere l'arte del Veronese: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2014/08-paolo-veronese.php

Tentazioni di sant'Antonio di Paolo Veronese

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