La Biblioteca Internazionale del Fanciullo: libri per bambini da tutto il mondo


La Biblioteca Statale Antonio Baldini di Roma conserva un importante fondo per bambini: è la Biblioteca Internazionale del Fanciullo, istituita nel 1962, anno di fondazione della stessa Biblioteca Baldini, come strumento di studio e diffusione della letteratura dell’infanzia.

Lo psicologo statunitense Jerome Bruner era convinto che un bambino che legge diventerà da grande un adulto che pensa: è la stessa convinzione che probabilmente, nel 1962, scosse gli animi dei decisori dell’Ente Nazionale per le Biblioteche Popolari e Scolastiche (ENBPS), che quell’anno decideva di istituire una Biblioteca Internazionale del Fanciullo (BIF). La BIF oggi rappresenta uno dei fondi principali della Biblioteca Statale “Antonio Baldini” di Roma, fondata anch’essa nel 1962 dallo stesso Ente, e intitolata allo scrittore e critico letterario Antonio Baldini (Roma, 1889 - 1962), che fu vicepresidente dell’ENBPS. Oggi, l’Ente non esiste più: è stato soppresso con un decreto del Presidente della Repubblica nel 1977, e poi definitivamente chiuso con la finanziaria del 2007, dal momento che le procedure per la sua messa in liquidazione si trascinavano avanti da tempo. Rimane però l’eredità di un’azione che, per sessant’anni esatti, a partire dal 1917, ha visto l’ENBPS lavorare per sostenere la creazione di biblioteche popolari, e dunque pensate per garantire, attraverso collezioni librarie di cultura generale, il massimo accesso possibile alla lettura, soprattutto nelle piccole città, e di biblioteche scolastiche.

La Biblioteca Internazionale del Fanciullo è forse il lascito più luminoso di questa opera, creato in osservanza dello spirito con cui nacque la Biblioteca Baldini, che era stata pensata soprattutto per i giovani. Fin dalla nascita, la BIF ha inoltre voluto porsi anche come significativo strumento di ricerca per gli studiosi della letteratura dell’infanzia: “Ha carattere prevalentemente documentario”, si leggeva in un articolo pubblicato nel 1967 su La parola e il libro, la rivista istituzionale dell’ENBPS, “e vuol dare un valido aiuto agli studiosi in materia di letteratura giovanile, ai compilatori di storie letterarie, ai traduttori e ai pedagogisti. Tende anche a diffondere in Italia la conoscenza delle migliori opere dedicate alla gioventù e vuole altresì contribuire ad una fraterna comprensione fra i coetanei di tutte le Nazioni”.

Catalogo degli anni Sessanta della Biblioteca Internazionale del Fanciullo
Catalogo degli anni Sessanta della Biblioteca Internazionale del Fanciullo
Augusto Piccioni, Saltapicchio e Lumachino
Augusto Piccioni, Saltapicchio e Lumachino
J.M. Barrie, Peter Pan e Wendy
J.M. Barrie, Peter Pan e Wendy
Gianni Rodari, Le avventure di Cipollino tradotto in rumeno
Gianni Rodari, Le avventure di Cipollino tradotto in rumeno

Per un bambino, la lettura è fondamentale fin dai primi mesi di vita: quando non è in grado di leggere da sé, sarà coinvolto in un’attività di lettura condivisa con i genitori, che favorisce il suo sviluppo cognitivo ed emotivo, migliora l’apprendimento quotidiano, stimola la sua immaginazione e la sua curiosità, gli fa imparare ogni giorno parole diverse. Poi, quando il bambino avrà acquisito capacità di lettura autonoma, altri fattori interverranno: “La lettura”, scrive la sociologa Francesca Vannucchi, esperta di didattica, “svolge una funzione fondamentale nella formazione, attivando dei processi cognitivi necessari per lo sviluppo delle capacità dell’individuo. Implica sforzo, concentrazione, attenzione, capacità di comprendere il senso delle parole, seguire il corso della narrazione, creare mondi immaginari a partire da frasi scritte su una pagina. La lettura è anche un’occasione di socializzazione, alla quale sono collegati luoghi di incontro (caffè letterari, fiere e festival del libro, biblioteche, librerie). Crea un linguaggio comune, condiviso, aiuta a superare l’emarginazione, a elaborare un confine di manovra rispetto a condizionamenti sociali o familiari”.

La biblioteca è il luogo dove queste esperienze vengono facilitate e diventano condivise. Ecco allora che alla Biblioteca Statale “Antonio Baldini”, i bambini possono trovare uno dei fondi a loro dedicati più cospicui che esistano in Italia. La Biblioteca Internazionale del Fanciullo a oggi comprende infatti più di 4.500 volumi di letterature per l’infanzia, quasi tutti illustrati, provenienti da 59 paesi di tutto il mondo, in più di 40 lingue: la Biblioteca fu infatti costituita grazie alle donazioni di diverse ambasciate che permisero di radunare il nucleo fondante, formato da circa 2.000 volumi, e di allargare poi la raccolta (tant’è che la sua istituzione nel 1962 fu subito patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri). I libri del Fondo BIF sono tutti moderni, esattamente come l’intero patrimonio librario della Biblioteca Baldini, che, essendo nata come biblioteca popolare, non possiede volumi antichi. Il fondo è chiuso (vale a dire che in futuro non ci saranno nuove aggiunte), ma è liberamente consultabile.

Charles Perrault, Contes
Charles Perrault, Contes
Fratelli Grimm, Die Kinder- und Hausmärchen
Fratelli Grimm, Die Kinder- und Hausmärchen
Lewis Carroll, Alice's adventures in Wonderland
Lewis Carroll, Alice’s adventures in Wonderland

Nel Fondo BIF si trovano non soltanto pubblicazioni dedicate ai bambini che provengono da tutto il mondo, ma anche tantissime pubblicazioni di autori italiani tradotti nelle più svariate lingue del mondo, dall’inglese al thai, dal francese al giapponese, dal tedesco all’hindi, dall’urdu al portoghese, dal croato al panjabi, dall’amarico al danese. Per esempio, si potranno trovare le opere di Gianni Rodari in bulgaro, ceco, tedesco, ungherese, polacco, rumeno, russo, serbo. Oppure il Pinocchio di Collodi, una delle favole più diffuse a livello della cultura del libro per l’infanzia: nel Fondo BIF, il libro si trova pubblicato in vari paesi, da quelli arabi a quelli russi, passando per tutta l’Europa fino ad arrivare al Giappone. E nelle tantissime edizioni si può notare come ciascun paese abbia una propria potenzialità editoriale e una propria espressione dei racconti per l’infanzia, da quelle molto austere della Russia di un tempo a quelle molto vivaci dei paesi mediterranei. Non mancano poi le fiabe tipiche dei vari paesi scritte nelle loro lingue, come le storie di Charles Perrault in francese o le celeberrime Kinder- und Hausmärchen (“Fiabe per bambini e famiglie”) dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, o ancora le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll.

Oggi, la Biblioteca Internazionale del Fanciullo rappresenta un punto di riferimento molto rilevante per lo studio, anche comparato, della letteratura dell’infanzia e per la storia dell’illustrazione dedicata ai più piccoli, tanto che ai libri del Fondo BIF sono state dedicate anche alcune mostre nella sede della Biblioteca Baldini. Risale al 1966 il primo catalogo della Biblioteca Internazionale del Fanciullo, curato dall’Ente Nazionale Biblioteche Popolari e Scolastiche. Al momento risultano catalogate nel Sistema Bibliotecario Nazionale 4.421 unità: mancano ancora all’appello le opere scritte in lingue e caratteri grafici attualmente non gestibili col software SBN (giapponese, hindi, urdu, panjabi, singalese, tamil, thai, amarico), per le quali sono attualmente allo studio modalità alternative di trattamento e diffusione. E proprio in considerazione della particolarità dei volumi, quasi tutti riccamente illustrati, si è proceduto, oltre alla catalogazione, anche alla loro digitalizzazione: al momento sono stati sottoposti a scansione digitale 2.035 volumi, appartenenti a 19 sezioni del Fondo (diviso per nazioni): Italia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Argentina, Bolivia, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Perù, Stati Uniti, Australia e India. Ora, il catalogo della Biblioteca Statale “Antonio Baldini” è disponibile e consultabile online sul sito dell’istituto.

La Biblioteca Statale “Antonio Baldini”

La Biblioteca Statale “Antonio Baldini” di Roma fu fondata nel 1962 dall’Ente Nazionale Biblioteche Popolari e Scolastiche subito dopo la scomparsa di Antonio Baldini, scrittore e critico letterario, che fu vicepresidente dell’ENPS, e si trova in uno stabile al centro del quartiere Pinciano-Parioli, subito sotto a Villa Borghese. La biblioteca fu istituita in accordo ai più aggiornati criteri della biblioteconomia del tempo, e si pose subito come una biblioteca modello, di carattere generalista, rivolta soprattutto a un’utenza di quartiere, larga e giovane: in breve, una biblioteca popolare (il nucleo fondante era infatti costituito da testi di base e classici di narrativa e saggistica indispensabili), che si distingueva per la modernità, la funzionalità e la capacità di aggiornare le collezioni.

Nel 1977, dopo la soppressione dell’ENBPS, la biblioteca fu acquisita dallo Stato e destinata all’allora Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, istituito nel 1975. Fin dall’avvio delle attività, la Biblioteca Baldini si era posta come obiettivo quella di essere un istituto amichevole nei confronti dei suoi utenti, fin dai tempi in cui l’“amichevolezza” non era percepita come un valore fondamentale per una biblioteca: l’idea, scriveva nel 2001 l’allora direttrice Silvia De Vincentiis, era quella di aprirsi cercando di raggiungere elevati standard “per quanto riguarda funzionalità, amichevolezza, competitività nell’offerta dei servizi, adeguato rapporto costi / utilizzatori”. Attualmente la Biblioteca è aperta al pubblico a pieno regime, consente un numero massimo di 84 utenti, e si rivolge soprattutto agli studenti universitari, per i quali nel tempo la Baldini è diventata anche un punto di ritrovo.

Il patrimonio della Biblioteca consiste attualmente di circa 140.000 volumi. Di particolare importanza sono il Fondo e l’Archivio Paolo Monelli, che documenta gli interessi e l’attività del giornalista e scrittore Paolo Monelli (oltre che le edizioni delle sue opere), con annesso fondo fotografico, e poi ancora l’archivio dell’associazione Teatro Club, anch’esso con la sua preziosa fototeca, e poi il Fondo Gian Gaspare Napolitano che comprende la biblioteca e l’archivio del giornalista e scrittore. Ancora, tra i fondi pregiati spiccano la Donazione De Tuddo, una raccolta di opere su Roma (con anche alcune edizioni del Settecento e dell’Ottocento), mentre di recentissima acquisizione (2022) è il Fondo di Massimo Bordin, giornalista, direttore di Radio Radicale fino al 2019, anno della sua scomparsa: si tratta di materiale (perlopiù libri e documenti) che racconta la storia italiana dagli anni Settanta a oggi, soprattutto dal punto di vista della politica nazionale e internazionale.

La Biblioteca Statale Antonio Baldini
La Biblioteca Statale Antonio Baldini

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