Franciacorta, cosa vedere: itinerario in 10 tappe


Cosa vedere in Franciacorta: tra vigneti, borghi e arte, un itinerario in 10 tappe.

La Franciacorta è un’oasi di pace e tranquillità a due passi da Milano. La Franciacorta copre un’area di circa 200 chilometri quadrati affacciata sulle sponde del lago d’Iseo (ecco qui il nostro itinerario di 10 tappe sul lago d’Iseo) e comprende ben 19 Comuni della Provincia di Brescia. Le sue dolci colline coperte di vigneti sono il simbolo di questa terra rigogliosa conosciuta nel mondo per la grande qualità dei suoi vini. Un viaggio nella Franciacorta non può dunque prescindere dalla scoperta delle sue numerose cantine e aziende vitivinicole dove poter toccare con mano, e assaggiare, i prodotti più celebri di questa terra. La Franciacorta ha però molto di più che dell’ottimo vino da offrire ai suoi visitatori. È infatti un territorio ricco di storia che nel corso degli anni ha visto passare galli, romani, longobardi, ha ospitato grandi monasteri, è stata oggetto di dispute tra guelfi e ghibellini, ha conosciuto francesi e austriaci ed è stata teatro delle lotte risorgimentali e tutti questi cambiamenti hanno lasciato in dote chiese, palazzi e tanti monumenti che ancora oggi impreziosiscono queste meravigliose colline. Ecco 10 luoghi da vedere assolutamente nel vostro viaggio nella Franciacorta.

1. Il monastero di San Pietro in Lamosa

A Provaglio d’Iseo, sopra un rialzo roccioso si trova il Monastero di San Pietro in Lamosa, un’antichissima costruzione che domina le torbiere. Il monastero si ritiene venne costruito là dove nell’antichità si trovavano antichi templi pagani e paleocristiani, risalgono invece all’XI secolo le tracce della costruzione di una prima chiesetta che fu poi donata ai monaci dell’abbazia di Cluny per poi diventare quindi il centro della vita economica e religiosa del territorio. I monaci cluniacensi vi rimasero fino al XV secolo e le tracce del loro passaggio sono ancora ben visibili anche se oggi la chiesa presenta tratti prettamente quattro-cinquecenteschi. Al suo interno sono conservate numerose opere di pregevole fatture tra le quali spicco un bel ciclo di affreschi dell’Historia salutis risalente al XV-XVI secolo che si trova nell’attiguo oratorio di Santa Maria Maddalena.

Il monastero di San Pietro in Lamosa
Il monastero di San Pietro in Lamosa. Foto di Brescia Tourism

2. L’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo

Tutta la storia della Franciacorta è stata fortemente caratterizzata dalla presenza di grandi enti monastici che fin da prima dell’anno Mille hanno contribuito in maniera determinante alla bonifica, al dissodamento e alla coltivazione del territorio. Uno degli esempi più importanti della presenza monastica nella Franciacorta è rappresentato dall’Abbazia benedettina Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano. Le origini di questo complesso religioso sono documentate a partire dall’XI secolo e proprio la presenza dei monaci benedettini, fedeli al proprio motto “ora et labora”, ha contribuito a trasformare questo territorio. L’attuale edificio dell’abbazia risale al Quattrocento e fu eretto dalla congregazione Olivetana per poi divenire abbazia nel secolo successivo ed essere impreziosita secondo un gusto spiccatamente rinascimentale con diverse opere d’arte.

L'Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo
L’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo. Foto di Brescia Tourism

3. Il Castello di Bornato

Un castello medievale con all’interno una preziosa villa rinascimentale. Tutto questo si può trovare nel cuore della Franciacorta dove si incontrano il massiccio castello di Bornato e la bella villa Orlando da cui l’occhio può spaziare su tutta la pianura Padana. Il nucleo originario del castello è costituito da una poderosa roccaforte che presidiava l’antica strada consolare che univa Bergamo e Brescia. Questa è stata poi ampliata dalla famiglia Bornati con la costruzione di mura, torri e contrafforti divenendo sempre più centrale nella vita di queste terre tanto da ospitare spesso artisti e letterati tra cui persino Dante Alighieri. Nel 1564 all’interno del castello la famiglia Gandini costruì villa Orlando. Questi mirabili esempi di architettura sono immersi in un meraviglioso parco, mentre nella torre principale del castello si trovano le antiche cantine.

Il Castello di Bornato
Il Castello di Bornato. Foto di Brescia Tourism

4. Il Castello di Passirano

Le mura massicce, il grande fossato, le alte torri e ancora l’inconfondibile merlatura ghibellina: il castello di Passirano è un pezzo di medioevo perfettamente conservato nel cuore della Franciacorta. Eretto a scopo prettamente difensivo a partire dal 1100, per secoli ha protetto gli abitanti del luogo dagli attacchi di nomadi e briganti. Molto belli sono il grande portale d’accesso del XVIII secolo e la torre della Specola che in passato è stata adibita a osservatorio astronomico. Oggi il castello di Passirano ospita un’azienda vitivinicola, ma può essere ammirato in tutta la propria bellezza passeggiando attorno alle mura.

Il Castello di Passirano
Il Castello di Passirano. Foto di Brescia Tourism

5. Il Castello Quistini

Conosciuto anche come Palazzo Porcellaga, dal cognome del nobile Ottaviano che lo fece costruire nel 1560, castello Quistini ha una cinta muraria a forma di pentagono, cinque torrioni agli angoli e una torre di quattro piani posta all’interno. Nonostante parte del castello sia privata, è possibile oggi visitarne alcune sale, tra cui la sala Grottesca che deve il proprio nome alle decorazioni ottocentesche che ne adornano le pareti. Assolutamente imperdibile è poi la visita al meraviglioso giardino che abbraccia l’intero castello. Qui si trovano un suggestivo labirinto di rose formato da tre ampi cerchi concentrici e poi ancora l’incantevole giardino segreto con le sue ortensie multicolori e infine anche un giardino bioenergetico dalle proprietà terapeutiche.

Il Castello Quistini e il suo giardino
Il Castello Quistini e il suo giardino

6. La Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica

La fondazione che porta il nome dell’imprenditore bresciano Paolo Zani e di sua figlia Carolina ha lo scopo di conservare e valorizzare la collezione d’arte della Casa-Museo di Cellatica e del suo meraviglioso giardino. La casa museo è molto di più di uno scrigno che conserva importanti opere d’arte, ma è un luogo di incontro e di confronto dove si tengono seminari, concerti e premi pensati per incentivare la formazione dei più giovani. La collezione della Casa Museo si compone invece di oltre 1.200 opere tra dipinti, sculture, arti applicate e arredi. Tra queste ci sono autentici capolavori di maestri assoluti come Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi, Boucher, accanto a preziosi arredi barocchi e rococò principalmente francesi e veneziani e straordinari oggetti d’arte applicata del XVII e XVIII secolo.

La Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica
La Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica

7. Il Museo agricolo e del vino di Capriolo

È impossibile comprendere fino in fondo la Franciacorta senza immergersi nelle tradizioni secolari della gente di queste terre e al loro indissolubile legame con il mondo agricolo che, da queste parti, significa vite e vino anzitutto. Proprio per approfondire come nel corso dei secoli questo rapporto tra la Franciacorta e le sue genti sia diventato tanto stretto, a metà degli anni Ottanta Gualberto Ricci Cubastro decise di inaugurare nell’omonima azienda agricola di Capriolo un museo dedicato al mondo agricolo e del vino. Questo oggi occupa quattro sale aperte tutto l’anno divise che conservano migliaia di oggetti testimoni del lavoro nei campi e della civiltà contadina di ieri e di oggi.

Il Museo agricolo e del vino di Capriolo
Il Museo agricolo e del vino di Capriolo. Foto del Consorzio per la Tutela del Franciacorta

8. Borgo del Maglio

Immerso in un paesaggio incantato, circondato da un bosco frondoso ai piedi del Monte Dalma, in località la Grotta si trova il suggestivo borgo del Maglio. Il piccolo abitato è attraversato dalla roggia Molinara che muoveva anticamente le ruote di un mulino da cereali e di un maglio da ferro entrambi risalenti al 1400. Mentre oggi l’antico mulino è stato trasformato in un’abitazione privata è ancora possibile visitare l’imponente maglio Averoldi, una fucina museo dove assistere a dimostrazioni di lavorazione del ferro secondo tecniche antichissime. Il borgo del Maglio ospita inoltre anche la casa museo Pietro Malossi all’interno della quale si può ammirare una collezione privata di armi, mobili, stampe e quadri d’epoca.

Borgo del Maglio. Foto Comune di Ome
Borgo del Maglio. Foto Comune di Ome

9. Il Museo contemporaneo del vino Franciacorta La Montina

Le tenute La Montina si trovano a Monticelli Brusati nell’estremo lembo nord-orientale della Franciacorta e ospitano, assieme all’azienda vinicola e alla sua enoteca anche la seicentesca villa Baiana e il primo museo d’arte contemporanea di queste terre. Qui si trova un’esposizione permanente dell’artista milanese Remo Bianco i cui quadri e le cui sculture sono disposte nei diversi ambienti della tenuta, dalla cantina alla villa. Spesso, inoltre, il museo ospita mostre personali di importanti artisti contemporanei, italiani ed esteri, le cui opere vengono esposte in un suggestivo percorso che si snoda tra sale riccamente decorate, botti e bottiglie di vino.

Museo contemporaneo del vino Franciacorta La Montina
Museo contemporaneo del vino Franciacorta La Montina

10. Il parco delle sculture di Franciacorta

Arte e natura, sono questi gli ingredienti che rendono unico il parco delle sculture di Franciacorta. Tra le colline coltivate a vigneti che si snodano tra Adro ed Erbusco si snoda questo incredibile percorso culturale nato per volontà di Vittorio Moretti che, all’inizio del XXI secolo, bandì il premio di scultura Terzo millennio rivolta ad artisti under 30. Dei quasi 800 giovani scultori che si fecero avanti ne furono selezionate 13 che oggi vanno a comporre questo suggestivo parco. Tra queste troviamo Fiori di pietra del leccese Salvatore Sava, My Inside della giapponese Maki Nakamura, La casa orizzontale del veneto Giorgio Spiller che si aggiudicarono i primi tre posti del concorso e che, come le altre opere oggi presenti nel parco si sposano in maniera armoniosa con il verde della Franciacorta rendendo ancora più preziosi dei paesaggi mozzafiato.

Il parco delle sculture di Franciacorta
Il parco delle sculture di Franciacorta. Foto di Brescia Tourism

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