Egitto, rinvenuti resti di un edificio. Forse uno dei templi solari della V Dinastia


Grazie a una missione archeologica congiunta italo-polacca sono stati rinvenuti ad Abusir, in Egitto, resti di un edificio. Potrebbe essere uno dei quattro Templi solari della V Dinastia. 

Ad Abusir, in Egitto, sono stati portati alla luce i resti di un edificio, probabilmente uno dei quattro Templi solari della V Dinastia non ancora documentati archeologicamente.

La missione archeologica congiunta italopolacca (Università degli Studi di Napoli L’Orientale e Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia) che lavora nel Tempio solare del re Niuserre ad Abu Ghurab, a nord di Abusir, ha rinvenuto i resti di un edificio in mattoni crudi sotto il tempio in pietra. Secondo gli studi preliminari potrebbe trattarsi di uno dei quattro templi solari perduti risalenti alla V Dinastia e conosciuti dalle fonti storiche.

Mustafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha dichiarato che gli scavi saranno completati nel sito per rivelare di più su questo edificio. Ha inoltre affermato che ai resti dell’edificio appena scoperto si accedeva attraverso un ingresso monumentale costruito in calcare, che conduceva, a nord, a un’area adibita a magazzini e, ad ovest, a un ampio cortile pavimentato in fango battuto. Ad ovest di quest’ultimo sono stati ritrovati anche alcuni grandi blocchi di quarzite, con facce levigate, incastonati sotto il pavimento del Tempio solare di Niuserre.

Ayman Ashmawy, capo del settore delle antichità egiziane presso il Consiglio Supremo delle Antichità, ha spiegato che i resti dell’edificio scoperto indicano che era costruito con mattoni crudi e che venne parzialmente distrutto da Niuserre per costruire il proprio tempio. Nel sito sono stati scoperti anche molti vasi in ceramica, che potrebbero essere stati utilizzati nei rituali di fondazione. Tra questi, particolarmente importanti sono quelli rinvenuti nell’angolo nord-orientale del tempio di Niuserre, sotto le fondamenta in pietra dello stesso tempio.

Mohamed Youssef, direttore dell’Ispettorato delle Antichità di Saqqara, ha aggiunto che i depositi di fondazione sono stati trovati a livello del muro di mattoni crudi del tempio più antico e consistevano principalmente in giare per birra, ma anche in Meidum bowls e red-slipped-ware.

Rosanna Pirelli, direttrice della missione per l’Università di Napoli L’Orientale, ha dichiarato che sono stati ritrovati anche diversi frammenti di cretule con impronte di sigilli recanti nomi reali. Tra questi, figura il nome del faraone Shepseskare della V Dinastia, sul quale si hanno poche informazioni: le attuali scoperte potrebbero indicare una sua presenza ed attività presso il sito e ciò potrebbe cambiare la nostra conoscenza della storia di questo re e della quinta dinastia in generale. Massimiliano Nuzzolo, direttore della missione per parte dell’Accademia delle Scienze di Varsavia, ha confermato che la missione completerà presto il suo lavoro, nel tentativo di portare alla luce completamente l’antico tempio e svelare altri segreti su questo edificio.

Egitto, rinvenuti resti di un edificio. Forse uno dei templi solari della V Dinastia
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