Un raro oggetto d’oro del IX secolo scoperto in uno scavo archeologico nel Northumberland, in Inghilterra: l’autrice dell’importante scoperta? Una studentessa al suo primo scavo. È la curiosa storia che arriva da Redesdale, località a una quarantina di chilometri da Newcastle, dove Yara Souza, originaria di Orlando (Florida, Stati Uniti) partecipava al suo primo scavo con il suo ateneo, l’Università di Newcastle, in un sito dove l’istituto ha deciso di condurre alcune analisi dopo che nel 2021, per puro caso, un appassionato di metal detector, Alan Gray, aveva scoperto un pezzo simile a quello trovato da Souza. La giovane stava lavorando insieme ai suoi compagni di corso di laurea triennale in Archeologia e ad archeologi professionisti dei North East Museums per approfondire le indagini sul sito.
Il ritrovamento risale a luglio 2025 (la notizia però è stata comunicata dall’Università di Newcastle solo l’11 agosto) e Yara Souza, che l’anno scorso ha dovuto rinunciare a partecipare agli scavi dell’Università di Newcastle presso il forte romano di Birdoswald con Historic England a causa di una malattia, ha fatto la scoperta entro i primi 90 minuti di lavoro sul campo. “Non potevo credere di aver trovato qualcosa di così straordinario così rapidamente, durante il mio primo scavo in assoluto”, ha detto. “È stato davvero travolgente. Dopo aver dovuto saltare Birdoswald l’anno scorso, è stato incredibile scoprire qualcosa che non si vedeva da più di mille anni, ne ero davvero entusiasta!”.
Non si sa bene cosa sia l’oggetto ritrovato. Il luogo in cui sono stati rinvenuti i due pezzi è vicino al percorso di Dere Street, un’importante strada di epoca romana che collegava York ed Edimburgo e che continuò a essere utilizzata molto tempo dopo la caduta dell’Impero romano, diventando infine parte dell’attuale autostrada A68. Il ritrovamento è un oggetto lungo circa quattro centimetri e presenta un pinnacolo decorativo a un’estremità. L’oro era un bene di alto rango ed era utilizzato solo dall’élite, e poiché Dere Street collegava due importanti centri religiosi, Jedburgh e Hexham, gli esperti coinvolti nello scavo ritengono che i due oggetti, quello scoperto nel 2021 e quello rinvenuto adesso, potessero avere un uso religioso o cerimoniale.
Il professor James Gerrard, professore di archeologia romana presso l’Università di Newcastle e tutor di Yara, ha affermato: “Si tratta di una scoperta entusiasmante e di qualità eccezionale e sono felice per Yara che abbia fatto questa scoperta all’inizio della sua carriera di archeologa. Sappiamo che Dere Street continuò a essere una via di comunicazione importante anche molto tempo dopo la fine dell’epoca romana e da questa scoperta emerge chiaramente che era utilizzata da persone di rango elevato. È possibile che questa coppia di oggetti sia stata sepolta deliberatamente”. I due oggetti saranno ulteriormente analizzati e si spera che alla fine saranno esposti al Great North Museum Hancock di Newcastle.
Andrew Agate, responsabile dei ritrovamenti per il Nord-Est dell’Inghilterra del Portable Antiquities Scheme del Great North Museum, ha dichiarato: “Questo progetto è un ottimo esempio di come metal detectoristi e archeologi possano collaborare per arricchire la nostra comprensione del passato del Northumberland. Poter collaborare a stretto contatto con l’Università di Newcastle e il Great North Museum ci ha permesso di formare gli studenti sulle tecniche archeologiche, indagando al contempo il contesto di questi importanti reperti altomedievali”.
I corsi di laurea in Archeologia presso l’Università di Newcastle sono noti perché offrono numerose opportunità di lavoro sul campo e sono ufficialmente accreditati dal Chartered Institute for Archaeologists e dall’University Archaeology UK (UAUK), e questo contribuisce a garantire che gli studenti si laureino con le competenze pratiche richieste dai datori di lavoro.
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