Pompei, scoperti disegni di bambini nell'Insula dei Casti Amanti


Nell’Insula dei Casti Amanti del Parco Archeologico di Pompei sono state compiute nuove scoperte. Tra queste, disegni probabilmente realizzati da bambini a carboncino sui muri di un cortile di servizio. 

Nell’ambito del progetto di restauro, scavo e accessibilità nell’Insula dei Casti Amanti del Parco Archeologico di Pompei, visitabile dal 28 maggio 2024 dall’alto grazie a un sistema di passerelle sospese, sono state compiute nuove scoperte. Sono emersi disegni di gladiatori probabilmente realizzati da bambini piccoli con il carboncino sui muri di un cortile di servizio, nella casa del Cenacolo colonnato su via dell’Abbondanza: disegni che aiutano a comprendere scene di un’infanzia pompeiana, come si legge nel testo pubblicato sull’E-Journal degli Scavi di Pompei.

Oltre ai disegni dei bambini, per il cui studio il Parco Archeologico ha avviato una collaborazione con il dipartimento di neuropsichiatria infantile dell’Università Federico II di Napoli, sono stati ritrovati i resti di due vittime, una donna e un uomo, morti nei lapilli del Vesuvio davanti al portone chiuso della Casa dei Pittori al lavoro (denominata così per il fatto che si stava ridipingendo al momento dell’eruzione); all’interno della casa, è venuto inoltre alla luce un piccolo cubicolo (camera da letto), allestito come studiolo in prossimità del tablinum (sala di ricevimento) della casa. Tra le scene mitologiche un quadretto singolare, senza confronti del repertorio vesuviano, con la rappresentazione di un piccolo bambino incappucciato, forse un figlio deceduto dei proprietari.

Gli ambienti e i rinvenimenti

Tra gli ambienti emersi nel corso degli scavi archeologici, nella Casa dei Pittori al lavoro ne è stato scoperto uno dalle raffinate pareti affrescate in IV stile. La porzione superiore a fondo bianco risulta decorata con figure mitologiche (centauri, sirene, grifi) che incorniciano l’immagine di una divinità, presente su ciascun lato. Si riconoscono Afrodite, Apollo e Dioniso e una quarta divinità (molto probabilmente una figura femminile) non ben leggibile, a causa di una breccia sulla parete di riferimento. Il registro di mezzo con pannelli a fondo rosso presenta, invece, quadretti dipinti direttamente sul colore. Nelle scene si riconoscono Perseo e Andromeda da un lato e la purificazione di un eroe dall’altro. Su un’altra parete ancora, un quadretto più piccolo raffigurante, in maniera alquanto inedita, un bambino con cappuccio e mantello da viaggiatore, circondato da grandi grappoli d’uva e melagrane; al suo fianco un cagnolino. Posto vicino all’apertura che affaccia sul triportico (giardino con portico a tre bracci), la scena crea un gioco di illusione prospettica con il giardino.

Un altro ambiente, sempre nella Casa dei Pittori al lavoro, già parzialmente indagato nelle precedenti campagne di scavo, è stato identificato come l’ingresso principale della Casa dei Pittori al Lavoro attraverso il vicolo occidentale. Lo scavo ha restituito qui gli scheletri di due vittime, un uomo e una donna in età avanzata che, entrati dalla porta sul vicolo, avevano cercato rifugio nelle fauces (corridoio di accesso), un piccolo spazio ancora libero dal lapillo caduto durante la prima fase dell’eruzione, trovando successivamente la morte a causa dei lapilli grigi che inevitabilmente vennero ad accumularsi.

Nella Casa del II Cenacolo colonnato, invece, durante le attività di scavo e svuotamento dal materiale eruttivo, su una delle pareti di un corridoio nei pressi di un cortile di servizio, a circa 1,50 metri dal piano pavimentale, sono stati scoperti alcuni disegni a carboncino, che per la semplicità dell’esecuzione, la natura ingenua del tratto e le semplificazioni degli schemi iconografici, sembrerebbero essere stati realizzati dalla mano di un bambino, verosimilmente salito su un ponteggio montato per i lavori in corso nella casa. I disegni in questo ambiente raffigurano, nelle parti conservate, una scena gladiatoria, con due gladiatori uno di fronte all’altro e una scena di venatio (giochi di caccia), con due bestiarii, provvisti di lunga lancia, intenti ad affrontare probabilmente una coppia di cinghiali. A destra, invece, una testa di rapace, forse di aquila.

“Insieme alle psicologhe della Federico II, siamo giunti alla conclusione che con ogni probabilità i disegni dei gladiatori e di cacciatori sono stati eseguiti in base a una visione diretta e non da modelli pittorici”, ha dichiarato il direttore Gabriel Zuchtriegel. “Probabilmente uno o più dei bambini che giocavano in questo cortile, tra cucine, latrina e aiuole per coltivare verdure, avevano assistito a dei combattimenti nell’anfiteatro, venendo così a contatto con una forma estrema di violenza spettacolarizzata, di cui potevano far parte anche esecuzioni di criminali e schiavi. I disegni ci mostrano l’impatto di questo sull’immaginario di un bambino o di una bambina di tenera età, soggetto alle stesse fasi di sviluppo che si riscontrano ancora oggi. I cefalopodi, ovvero le figure con gambe e braccia che escono direttamente dalla testa, caratterizzano un modo di disegnare la figura umana che possiamo ritrovare nei bambini di oggi. Evidentemente si tratta di una costante antropologica che prescinde da mode artistiche e culturali”.

In un altro spazio identificato come un’area utilizzata sia per lo stoccaggio/scolo delle anfore sia per scopi produttivi, su alcune pareti è comparsa un’altra serie di disegni probabilmente ad altezza di bambino, tra i 0,20 e i 0,50 metri dal piano pavimentale. Si tratta di tre piccole mani scontornate con il carboncino, due scene gladiatorie, un disegno che sembrerebbe ritrarre due figure che giocano con una palla, un animale da riconoscere verosimilmente in un cinghiale e, infine, una scena di pugilato che ritrae uno dei due pugili riverso a terra.

La parete est, oltre a testimoniare la presenza di un’altra scena di pugilato, documenta una scena più complessa, appartenuta a una mano differente e a un periodo precedente della vita dell’ambiente (ancora non ben definito), poiché il disegno è parzialmente coperto da una scialbatura color crema, forse messa in opera proprio a copertura di questo disegno. Quest’ultimo non è stato tracciato con un carboncino, ma con un pigmento minerale di color rosso, forse ocra. Il disegno rappresenta in maniera schematica, ma con un forte intento ironico, una scena marina, dove si riconoscono due grandi navi circondate da pesci, oggetti che si riferiscono alla pesca (nassa?) e, sotto un pesce che presenta lunghi bargigli, plausibilmente una triglia, di maggiori dimensioni, due membri maschili, uno dei quali preso all’amo.

“Periodicamente e sempre di più, Pompei ci rivela nuove scoperte meravigliose e si conferma uno straordinario scrigno di tesori”, ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Ecco perché noi in legge di bilancio abbiamo espressamente rifinanziato gli scavi a Pompei, dove adesso sono attivi tantissimi cantieri, che giorno dopo giorno portano all’attenzione generale nuove meraviglie. Dopo la conclusione del Grande Progetto Pompei noi vogliamo dare un assetto organico, un assetto stabile a questo meraviglioso sito che ogni giorno fa registrare decine di migliaia di visitatori”.

“Con l’itinerario di visita facilitato ’Pompei per tutti’, avviato nel 2016 e da allora oggetto di progressive implementazioni e sviluppi, nonché con le nuove campagne di scavo che negli ultimi anni hanno regalato al mondo incredibili sorprese, è stato inaugurato un nuovo approccio, inclusivo e coinvolgente, alla valorizzazione del sito”, ha aggiunto il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna. “L’apertura di oggi, traguardo di un cantiere complesso e importante, avviato in seno al Grande Progetto Pompei, appare in questo senso assai significativa. Offre infatti il valore aggiunto dell’accessibilità e della piena inclusione di tutti i visitatori, anche rispetto a tutte quelle attività dietro le quinte, quali gli interventi di scavo e restauro propri di un cantiere, che sono rese visibili a tutti senza barriere”.

Casa dei Pittori al lavoro, Bambino con cappuccio e mantello da viaggiatore
Casa dei Pittori al lavoro, Bambino con cappuccio e mantello da viaggiatore
Casa dei Pittori al lavoro, ambiente affrescato in IV stile
Casa dei Pittori al lavoro, ambiente affrescato in IV stile
Casa del II Cenacolo colonnato, disegni a carboncino raffiguranti una mano e gladiatore
Casa del II Cenacolo colonnato, disegni a carboncino raffiguranti una mano e gladiatore
Casa del II Cenacolo colonnato, disegni a carboncino raffiguranti gladiatori e cinghiali
Casa del II Cenacolo colonnato, disegni a carboncino raffiguranti gladiatori e cinghiali

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