Il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei santi Marcellino e Pietro a Roma ampliano le possibilità di visita grazie a un importante progetto di restauro e valorizzazione che comprende anche la riapertura dell’antico passaggio sotterraneo che unisce i due complessi. L’intervento è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, nell’ambito del PNRR Caput Mundi, in collaborazione con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, responsabile delle catacombe cristiane di Roma e d’Italia.
Per quanto riguarda il Mausoleo di Sant’Elena, la Soprintendenza ha migliorato l’accesso all’area attraverso opere di manutenzione, interventi conservativi e misure di messa in sicurezza. Particolare attenzione è stata dedicata all’accessibilità: sono stati installati pannelli tattili per non vedenti che illustrano la storia del complesso e che fungono da guida all’interno dell’antiquarium, già concepito con soluzioni specifiche per persone ipovedenti. Sono state inoltre predisposte video guide in LIS e IS, insieme a una ricostruzione dell’edificio visibile tramite visori 3D. Il superamento delle barriere architettoniche è stato garantito da nuove rampe e da un montascale per raggiungere i livelli superiori, mentre la cartellonistica, ripensata negli spazi esterni e nelle prossimità del complesso, è stata progettata tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità. Per quanto riguarda la tutela, è stato introdotto un nuovo sistema di valutazione antisismica, accompagnato da interventi di consolidamento del Mausoleo e dal restauro del portale monumentale.
Parallelamente, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha curato lavori rilevanti per migliorare l’accessibilità delle catacombe dei santi Marcellino e Pietro. Una delle novità più significative è la realizzazione di una passerella sopraelevata in vetro all’interno della cripta attribuita ai Quaranta Martiri di Sebaste, riportata alla luce grazie a recenti indagini archeologiche. Questa struttura consente di osservare l’articolato sistema di sepolture privilegiate presenti nel suo piano pavimentale.
Per agevolare i percorsi di visita e regolare meglio i flussi di accesso è stato inoltre riaperto l’antico passaggio, risalente al 1769, che collega l’attuale Antiquarium del Mausoleo con le catacombe sottostanti, restituendo un unico itinerario con ingresso e uscita separati e migliorando così la sicurezza dei visitatori. La demolizione della parete che occludeva il passaggio è stata accompagnata dalla realizzazione di un collegamento verticale in acciaio, necessario per superare la differenza di quota tra i due ambienti. Il nuovo accesso, caratterizzato da un’illuminazione indiretta, permette ai visitatori di ambientare gradualmente la vista alle tonalità più attenuate delle gallerie ipogee.
Lungo il nuovo tratto sono stati collocati alcuni reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi più recenti nella catacomba, tra cui lapidi appartenenti agli equites singulares Augusti. Anche il sistema di illuminazione delle aree circostanti è stato rivisto, mentre nel cubicolo vicino alla discesa è stato predisposto uno spazio utile alla gestione dei flussi dei visitatori e all’attività divulgativa delle guide.
“Il Mausoleo di Sant’Elena”, spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, “è un luogo simbolo del V Municipio e del quartiere di Tor Pignattara, oltre a essere meta di pellegrinaggio religioso. Con questo intervento lo rendiamo più fruibile a tutti i romani e ai visitatori italiani e stranieri. Inoltre, sono stati potenziati i sistemi di sicurezza per valutare la stabilità dell’edificio dove venne sepolta la madre dell’imperatore Costantino, probabilmente la vera ispiratrice dell’editto di Milano del 313 che garantiva la libertà di culto ai cristiani”.
“Con i suoi oltre 87 ambienti affrescati, la Catacomba dei SS. Marcellino e Pietro”, afferma Mons. Pasquale Iacobone, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, “costituisce uno dei più preziosi depositi di arte paleocristiana. La Pontificia Commissione, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma, da molti anni si è impegnata a fondo per restaurare e valorizzare questo patrimonio archeologico, riuscendo ad attuare nel 2014 l’apertura al pubblico della Catacomba e, successivamente, un polo monumentale che comprende anche il Mausoleo. Un fiore all’occhiello per una realtà periferica quale Tor Pignattara, che con i recenti lavori, è pronto ad accogliere i tanti pellegrini giunti a Roma nell’anno giubilare”.
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