Rinvenuto a Gela in Sicilia un rarissimo stilo da ceramista del V secolo a.C.

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Un reperto di notevole interesse storico e archeologico è stato portato alla luce nell’area di Orto Fontanelle, a Gela in Sicilia, dove le attività di archeologia preventiva hanno restituito un oggetto insolito per qualità e conservazione. Si tratta di uno stilo da ceramista in osso, lungo 13,2 centimetri, rinvenuto integro e caratterizzato da una lavorazione particolarmente accurata. L’elemento decorativo più evidente è una testa maschile scolpita nella parte superiore, interpretata come un’erma di Dioniso. Nella sezione centrale compare invece la rappresentazione di un fallo eretto, iconografia nota nel mondo greco ma raramente rinvenuta su strumenti di questo tipo.

Le caratteristiche formali e la fattura raffinata permettono di collocare l’oggetto nel V secolo a.C., un periodo di grande vitalità culturale per l’antica Gela. Per la città si tratta di un rinvenimento che amplia il quadro delle conoscenze sulle attività artigianali attive nel territorio e testimonia la presenza di produzioni ceramiche dotate di strumenti specialistici. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito degli scavi disposti dalla Soprintendenza di Caltanissetta e condotti con la direzione scientifica dell’archeologo Gianluca Calà, incaricato dal Comune di Gela. Le indagini si svolgono in concomitanza con i lavori per il nuovo palazzo della cultura previsti nell’area del cantiere di Orto Fontanelle.

“Ancora una volta”, ha detto l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, “Gela restituisce importanti pezzi di storia che contribuiscono a incrementare la cultura di un territorio che nell’antichità ha avuto un ruolo centrale e che, grazie alla presenza di così tante emergenze di natura archeologica, può davvero crescere e diventare punto di riferimento per il settore”.

“Questo stilo rappresenta davvero un unicum nel panorama archeologico del tempo”, ha detto la soprintendente per i Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo, “probabilmente utilizzato come dono alla divinità, per le sue peculiarità merita di essere esposto e restituito alla pubblica fruizione”.

Rinvenuto a Gela in Sicilia un rarissimo stilo da ceramista del V secolo a.C.