Spagna, il Ministero della Cultura acquista un'importante Crocifissione di El Greco


In Spagna, il Ministero della Cultura ha acquistato un’importante Crocifissione di El Greco, databile tra il 1575 e il 1577. Sarà destinata al Museo El Greco di Toledo, e sarà subito esposta perché in buone condizioni di conservazione. 

Una Crocifissione di El Greco (Domínikos Theotokópoulos; Herakleion, 1541 - Toledo, 1614) è stata acquistata dal Ministero della Cultura e dello Sport della Spagna: lo Stato la destinerà al Museo El Greco di Toledo, la città dove il grande pittore attivo tra Cinque e Seicento si spense. Si tratta di un’opera datata tra il 1575 e il 1577, comperata sul mercato per 1,5 milioni di euro attraverso l’esercizio del diritto di prelazione (anche in Spagna lo Stato può esercitare questo diritto quando un’opera di notevole interesse culturale finisce sul mercato): l’acquisto è stato ritenuto dallo Stato spagnolo un’opportunità importante per arricchire le raccolte pubbliche con un’opera che è stata giudicata di altissima qualità e di un autore di spicco nella storia dell’arte come El Greco.

L’artista, tra il 1571 e il 1577, lavorò a diversi dipinti sul tema della crocifissione, tutti aventi come elemento centrale un Cristo in croce su disegno di Michelangelo Buonarroti. La nuova acquisizione (si tratta del primo dipinto di El Greco che entra al Museo di Toledo dal 1910) è probabilmente l’ultima (nonché quella di più grandi dimensioni) di queste varianti, databili tra gli ultimi anni del soggiorno romano del pittore e gli esordi del Greco a Toledo. “Questa aggiunta”, commenta il Ministero della Cultura, “completerà la collezione del Museo del Greco con un’opera che spiegherà, in modo didattico e chiaro, la trasformazione del modo di dipingere dell’artista nelle sue diverse fasi, dalla nativa Creta, passando per l’Italia, fino a Toledo. Inoltre, il buono stato di conservazione della tela ne consentirà l’esposizione e l’inserimento immediato nel percorso museale”.

La Crocifissione fu realizzata per un committente privato, ed è registrata nel 1909 nella collezione di José Suárez (Madrid). Negli anni Trenta è invece nella raccolta dell’imprenditore basco Félix Fernández-Valdés, titolare di un’attività di importazione di legno, olio di palma e cacao in Guinea spagnola. L’opera entrò nella sua collezione con il legato di suo zio, anch’egli collezionista, Tomás Urquijo. Rimase nella collezione degli eredi di Fernández-Valdés fino al 2014, quando l’opera fu acquistata da Christian Levett, collezionista britannico residente in Spagna. Sul dipinto, già da alcuni anni, era stato apposto il vincolo di notevole interesse culturale, che dà allo Stato la facoltà di esercitare il diritto di prelazione nel momento in cui un’opera v iene messa sul mercato dai suoi proprietari. Ed è esattamente quanto è accaduto nel momento in cui Gina Levett, l’ultima proprietaria, aveva deciso di vendere l’opera, avvalendosi di un’asta di Sotheby’s. Al momento dell’immissione sul mercato, la Junta de Calificación, ovvero il comitato che si occupa della valutazione delle potenziali acquisizioni, ha raccomandato l’acquisto, che è stato perfezionato a fine ottobre.

Questa tela si distingue per il Cristo in croce che è più arretrato rispetto a quello delle altre varianti, per il cielo molto più grande che aumenta il senso di isolamento di Gesù, e per la nuvola nera che sembra quasi fasciare il corpo del crocifisso. Il drammatismo è accentuato dal fatto che le braccia di Cristo si trovano più in alto rispetto a quelle che si notano nelle altre versioni. Di questa Crocifissione parlò anche Roberto Longhi, il primo studioso a suggerire un possibile riferimento per El Greco nei disegni di Michelangelo degli anni Quaranta del XV secolo. Nel 2002 Marcin Fabianski propose invece un confronto con una piccola scultura del Giambologna, databile prima del 1573, un Crocifisso che si conserva in diverse fusioni, una delle quali è conservata al santuario di Loreto. Per il paesaggio, El Greco sembra essersi ispirato a opere di Tiziano, nel cui studio lavorò quasi sicuramente all’inizio degli anni Settanta.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE


Due dipinti attribuiti ad Artemisia Gentileschi risorgono dall'esplosione di Beirut del 2020
Due dipinti attribuiti ad Artemisia Gentileschi risorgono dall'esplosione di Beirut del 2020
Verona, il Museo di Castelvecchio ottiene un nuovo capolavoro: un polittico ligneo del '400
Verona, il Museo di Castelvecchio ottiene un nuovo capolavoro: un polittico ligneo del '400
Repatriation... di provincia: Monza chiede a Milano di restituire un gruppo scultoreo del '300
Repatriation... di provincia: Monza chiede a Milano di restituire un gruppo scultoreo del '300
MiC, torna a casa il Gladiatore Giustiniani
MiC, torna a casa il Gladiatore Giustiniani
Regno Unito, il governo impedisce l'esportazione di un rarissimo dipinto del Seicento
Regno Unito, il governo impedisce l'esportazione di un rarissimo dipinto del Seicento
L'Angola dona alla Francia due importanti sculture del Settecento
L'Angola dona alla Francia due importanti sculture del Settecento



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte