Artissima: Fondazione Arte CRT acquista ventisei opere con il budget più alto degli ultimi tredici anni


Nel corso dell’edizione 2025 di Artissima, la Fondazione Arte CRT ha acquisito ventisei nuove opere realizzate da undici artiste e artisti, destinate al Castello di Rivoli e alla GAM di Torino. Con il budget più alto degli ultimi tredici anni. 

Con il budget più alto degli ultimi tredici anni, la Fondazione Arte CRT, ente art oriented di Fondazione CRT, che quest’anno celebra il suo venticinquesimo anniversario, conferma la propria fiducia nelle gallerie presenti ad Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino. Ha aumentato infatti lo storico fondo destinato alle acquisizioni da 280.000 euro dello scorso anno a 300.000 euro. Una scelta che testimonia la volontà di continuare a investire nella valorizzazione dell’arte contemporanea e del patrimonio culturale condiviso di Torino e del suo territorio. Nel corso dell’edizione 2025, la Fondazione ha acquisito ventisei nuove opere realizzate da undici artiste e artisti, destinate come sempre alla fruizione pubblica.

Le opere di John Giorno, Cian Dayrit, Majd Abdel Hamid, John Menick, Felix Shumba e Valentina Furian entreranno a far parte della collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le opere di David Schutter, Simon Callery, Alessandro Pessoli, Marco Cingolani e della coppia Franciszka e Stefan Themerson saranno destinate alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Da venticinque anni la Fondazione Arte CRT è tra i partner principali di Artissima, che sostiene con diversi contributi e, in particolare, attraverso la campagna di acquisizioni. Una collaborazione che nasce dalla convinzione che la fiera rappresenti per Torino un’occasione unica per consolidare il proprio ruolo nel panorama artistico internazionale.

Attraverso le acquisizioni, la Fondazione sostiene le gallerie e le artiste e gli artisti presenti in fiera, alimentando una collezione d’arte contemporanea tra le più prestigiose. Oggi la collezione conta oltre 950 opere di circa 380 artisti, per un investimento complessivo superiore ai 42 milioni di euro. Le opere spaziano tra pittura, scultura, video, fotografia, grandi installazioni e NFT, a testimonianza di una visione ampia e inclusiva dei linguaggi artistici contemporanei. In linea con la missione della Fondazione, tutte le opere acquisite vengono rese immediatamente disponibili ai due musei torinesi per le attività espositive e per i prestiti ad altre istituzioni, consentendo a Castello di Rivoli e GAM un costante aggiornamento delle proprie collezioni e un dialogo continuo con la scena artistica internazionale.

“La Fondazione Arte CRT, che opera per conto della Fondazione CRT, rinnova con convinzione il proprio impegno nei confronti di Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia e una delle più riconosciute a livello internazionale”, ha commentato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Arte CRT. “In occasione del nostro 25° anniversario, abbiamo voluto rafforzare ulteriormente questo legame, incrementando il fondo acquisizioni a 300.000 euro — lo stanziamento più consistente degli ultimi anni — per sostenere in modo concreto il lavoro delle gallerie e degli artisti presenti in fiera. Attraverso le acquisizioni effettuate anche grazie al prezioso supporto del nostro Comitato scientifico, le opere entreranno a far parte delle collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, andando ad arricchire due patrimoni pubblici di straordinario valore e contribuendo a rafforzare il ruolo di Torino come capitale dell’arte contemporanea”.

Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, era presente ad Artissima il Comitato Scientifico della Fondazione Arte CRT, composto da figure di rilievo internazionale come Hans Ulrich Obrist, direttore artistico delle Serpentine Galleries di Londra, Susanne Pfeffer, direttrice del Museum MMK für Moderne Kunst di Francoforte, e Vicente Todolí, direttore artistico della Fondazione Pirelli HangarBicocca di Milano. Hanno inoltre partecipato da remoto Manuel Segade Lodeiro, direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, e Suhanya Raffel, direttrice del Museum M+ di Hong Kong. Il Comitato, organo consultivo della Fondazione in materia di acquisizioni, ha collaborato con i direttori e i Capo curatori del Castello di Rivoli e della GAM nella selezione delle opere, individuando lavori capaci di arricchire ulteriormente il patrimonio artistico delle due istituzioni.

“Un momento molto speciale a Torino, città d’arte che Artissima anima insieme alle mostre delle diverse istituzioni culturali del territorio. Quest’anno molte di esse festeggiano anniversari importanti — tra cui la Fondazione Arte CRT, che celebra i suoi 25 anni”, ha dichiarato il Comitato Scientifico della Fondazione Arte CRT in merito alle acquisizioni. “Un momento dinamico, perché – per parafrasare Italo Calvino – a Torino si riesce a scrivere, perché qui passato e futuro convivono nel presente con una forza che altrove è più rara. Questo si percepisce ancor di più ad Artissima, attraverso le sezioni curate, dove artisti e gallerie pionieri ribadiscono questa attitudine: in un’epoca in cui circola molta informazione ma anche molta amnesia, è necessario ’protestare contro l’ovvio’. Per questa ragione Artissima presenta opere di artisti pionieri, talvolta dimenticati, che meritano di essere riscoperti e riletti. Come affermava Erwin Panofsky, ’il futuro si inventa talvolta con frammenti del passato’. Da qui nasce l’esigenza di custodire la memoria e, al tempo stesso, sostenere gli artisti emergenti: perché la storia passata è anche l’anticipazione del futuro. È impressionante vedere a Torino il numero di direttori, curatori e professionisti del mondo dell’arte che si incontrano in questi giorni. Torino vale sempre un viaggio. E come diceva Alighiero Boetti, ’l’arte porta il sole e la luce a Torino’”.

Nelle opere acquisite per il Castello di Rivoli figurano i video e i lavori tessili di Majd Abdel Hamid, le opere con oggetti, ricami, immagini e stampe digitali su tessuto di Cian Dayrit, il progetto DIAL-A-POEM Push Button Edition di John Giorno, il video Eclissi di Valentina Furian, Telharmonium di John Menick e i disegni a carboncino di Felix Shumba.

“La poesia come spazio di continua elaborazione creativa (John Giorno); l’utopia della iper-tecnologia e il suo fallimento (John Menick); la tensione tra visione, controllo e vulnerabilità (Valentina Furian); la linea e il colore come strumenti per elaborare la perdita e il lutto (Majd Abdel Hamid); il riferimento alla cartografia per affrontare il trauma dell’eredità coloniale (Cian Dayrit); l’invenzione di tecniche come forma di resistenza alle politiche estrattiviste (Felix Shumba). Questa selezione per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea raccoglie artiste e artisti le cui opere affrontano la complessità del presente e la fragilità della condizione umana. Sono lavori dai forti connotati politici e sociali ma capaci di mantenere una dimensione poetica, con pratiche che sanno accogliere gesti lenti dove la creatività individuale diventa spazio di libertà e resistenza”, ha dichiarato il direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Francesco Manacorda.

John Giorno, DIAL - A - POEM Push Button Edition, 1968 - 2019 (telefono e computer con 282 poesie registrate di 132 poeti; 12,7 x 27,9 x 27,3 cm; Ed. 9/20 + 5 AP). Galleria Thomas Brambilla. Foto; © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
John Giorno, DIAL - A - POEM Push Button Edition, 1968 - 2019 (telefono e computer con 282 poesie registrate di 132 poeti; 12,7 x 27,9 x 27,3 cm; Ed. 9/20 + 5 AP). Galleria Thomas Brambilla. Foto; © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Cian Dayrit, Natural Histories of Struggle: For Land (2021; oggetti, ricami, immagini e stampe digitali su tessuto (collaborazione con RJ Fernandez ed Henricus, 125 x 185 cm), e Valley of Dispossession (2021; oggetti e ricami su tessuto (collaborazione con Henry Caceres, 198 x 165 cm). Galleria Nome. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Cian Dayrit, Natural Histories of Struggle: For Land (2021; oggetti, ricami, immagini e stampe digitali su tessuto (collaborazione con RJ Fernandez ed Henricus, 125 x 185 cm), e Valley of Dispossession (2021; oggetti e ricami su tessuto (collaborazione con Henry Caceres, 198 x 165 cm). Galleria Nome. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Felix Shumba, Familiar Fruit | A third of dawn | Along, a certain line come a 4th of a teeth | length of light and with a lemon (2024; carboncino su carta, 72 x 70 cm circa). Galleria Fonti. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Felix Shumba, Familiar Fruit | A third of dawn | Along, a certain line come a 4th of a teeth | length of light and with a lemon (2024; carboncino su carta, 72 x 70 cm circa). Galleria Fonti. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Valentina Furian, Eclissi (2024; video due canali, muto, colore; 1'; ed. 2 di 3 + 1 p.a.). Su concessione di UNA e dell'artista. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima
Valentina Furian, Eclissi (2024; video due canali, muto, colore; 1’; ed. 2 di 3 + 1 p.a.). Su concessione di UNA e dell’artista. Foto: © Perottino - Piva - Castellano - Bergadano / Artissima

Alla GAM di Torino sono destinate invece le opere di Simon Callery, Marco Cingolani, Alessandro Pessoli, David Schutter e il film a colori di Franciszka e Stefan Themerson.

“Sono molto felice che la collezione della GAM si arricchisca delle opere di artisti che, pur provenendo da contesti diversi, mantengono un profondo legame con la storia dell’arte italiana ed europea. Le acquisizioni di David Schutter, Simon Callery, Alessandro Pessoli, Marco Cingolani e della coppia Franciszka e Stefan Themerson testimoniano l’attenzione del museo verso una ricerca artistica che attraversa confini geografici e temporali, ma che trova nell’Italia un punto di riferimento ideale. Queste opere dialogano con la storia e con la contemporaneità della pittura e dell’immagine in movimento, rafforzando la missione della GAM di costruire una collezione viva, capace di riflettere la complessità e la vitalità dell’arte di oggi, ma anche attraverso la storia”, ha dichiarato la direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Chiara Bertola.

Con queste nuove acquisizioni, la Fondazione Arte CRT rinnova la propria vocazione a sostenere l’arte contemporanea, promuovendo la crescita culturale e la diffusione del patrimonio artistico del territorio torinese, in un’ottica di apertura, collaborazione e visione internazionale.

Simon Callery, Stura (2021; tela, tempera, matita, filo, acciaio inossidabile, legno, 169,3 x 165 x 23 cm). Galleria 1/9 Unosunove Arte Contemporanea. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Simon Callery, Stura (2021; tela, tempera, matita, filo, acciaio inossidabile, legno, 169,3 x 165 x 23 cm). Galleria 1/9 Unosunove Arte Contemporanea. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Marco Cingolani, Conferenza stampa (1993; olio su tela, 185 x 185 cm). Galleria Thomas Brambilla. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Marco Cingolani, Conferenza stampa (1993; olio su tela, 185 x 185 cm). Galleria Thomas Brambilla. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Alessandro Pessoli, Tenager faces series (2024; acrilico su fogli di plastica, 45,5 x 30,5 cm; Pezzo unico). Galleria P420. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
Alessandro Pessoli, Tenager faces series (2024; acrilico su fogli di plastica, 45,5 x 30,5 cm; Pezzo unico). Galleria P420. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
David Schutter, ANB C 1.03 series (2024; 4 dipinti, olio su tela, 60 x 50 cm). Galleria Magazzino. Foto:  © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima
David Schutter, ANB C 1.03 series (2024; 4 dipinti, olio su tela, 60 x 50 cm). Galleria Magazzino. Foto: © Perottino-Piva-Castellano-Bergadano / Artissima

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