Allarme per i pini del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, a rischio abbattimento


A Ravenna le associazioni si mobilitano per salvare i pini che circondano il Mausoleo di Galla Placidia: alcuni di loro sono infatti a rischio abbattimento.

Tensione a Ravenna per l’ombra degli abbattimenti dei pini che circondano il Mausoleo di Galla Placidio, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. La città romagnola è infatti al centro di una controversia, denunciata da Italia Nostra, riguardante la possibile distruzione di un contesto ambientale e storico di inestimabile valore. La situazione è precipitata con l’annuncio imminente dell’abbattimento di dodici pini domestici monumentali che da circa ottant’anni definiscono il paesaggio circostante il Mausoleo di Galla Placidia, un sito riconosciuto dall’UNESCO come uno dei contesti più preziosi a livello mondiale.

Il filare di pini, secondo Italia Nostra, è da considerarsi un elemento straordinario, tutelato per legge alla pari del prezioso ambito monumentale paleocristiano che collega visivamente con la vicina Basilica. I dodici alberi, numero che assume anche un significato simbolico, non rappresentano solamente un punto focale per la città di Ravenna, ma sono visti come un simbolo dell’Italia intera, dal momento che si tratta non di pini marittimi ma di pini domestici o italici, essenza tipica del nostro paese.

La vicenda che ha portato a questa decisione risale a diversi mesi fa, quando “un architetto milanese in visita nella nostra città”, ricostruisce la sezione ravennate di Italia Nostra, “decide di lanciare una crociata contro i pini di San Vitale e Galla Placidia, inviando comunicazioni a destra e a manca per ottenere che vengano eliminati”. Gli alberi sarebbero infatti a rischio caduta: la Diocesi, dopo l’allarme dell’architetto, ha fatto eseguire delle analisi tecniche ed è emerso che almeno sei pini sono pericolosi e dunque devono essere abbattuti. Italia Nostra si è allora attivata, assieme al gruppo civico “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”, ha fatto eseguire un altro sopralluogo e, stando a quanto comunica, “ha trovato visivamente i pini in buona salute”.

Al momento, la Soprintendenza ha fatto comparire un cartello giovedì 20 novembre, preannunciando gli abbattimenti imminenti. In merito alle metodologie utilizzate, l’avviso menziona l’esecuzione di prove a trazione. Le associazioni, tuttavia, sottolineano che tali test non costituiscono una prova definitiva per emettere una “condanna” di abbattimento per gli alberi e che i risultati ottenuti necessitano di essere analizzati approfonditamente e confrontati, come avvenuto in casi simili recenti, specialmente se esiste la volontà di preservare gli esemplari. Le associazioni, inoltre, sostengono che la distruzione degli alberi non può avvenire senza aver prima esaurito tutte le valutazioni più accurate e approfondite, che devono mirare innanzitutto alla tutela del Mausoleo paleocristiano, ma anche alla salvaguardia del filare arboreo. La rimozione degli alberi dovrebbe essere considerata solo dopo aver vagliato ogni alternativa possibile, inclusa la possibilità di ripristino per alberi eventualmente irrecuperabili.

In risposta al e all’imminente distruzione, il gruppo Salviamo i pini e Italia Nostra hanno dunque intensificato le loro azioni. Hanno inviato un’istanza urgentissima di accesso agli atti e hanno lanciato un appello diretto al Sindaco di Ravenna affinché intervenga presso la Diocesi e la Soprintendenza per scongiurare quello che valutano come un danno irreparabile a un bene storico unico della città.

I pini del Mausoleo di Galla Placidia. Foto: Google
I pini del Mausoleo di Galla Placidia. Foto: Google

Per supportare la loro posizione, dopo una manifestazione pubblica tenutasi presso i pini di Galla Placidia, le associazioni hanno inviato una lettera aperta a monsignor Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna. La missiva era accompagnata da una Relazione Tecnica Asseverata, stilata a febbraio 2025 dal dottore forestale e arboricoltore Gian Pietro Cantiani, frutto di un sopralluogo specifico, nella quale si conclude che tutti i pini risultano in buone condizioni.

A sostegno della causa, si è unito anche il contributo del professor Andrea Padovani, già docente di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Bologna e di Storia del diritto canonico. Il professor Padovani ha partecipato al presidio a tutela dei pini domenica 23 novembre, portando il suo supporto alla causa di conservazione del patrimonio arboreo. Come ultima mossa legale, Italia Nostra Sezione di Ravenna e “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” hanno formalizzato e inviato una diffida sia alla Soprintendenza che alla Diocesi. La diffida mira a bloccare l’abbattimento degli esemplari fino a quando non saranno pienamente rispettati gli obblighi di trasparenza e di condivisione dei risultati delle indagini con la cittadinanza, data l’importanza universale del sito. Le associazioni chiedono inoltre che il contenuto di tali risultati venga analizzato in tempi brevi da esperti di chiara fama per conto dei cittadini e delle associazioni. La posta in gioco è la preservazione di ciò che è stato tramandato, evitando di sottrarre questo patrimonio al godimento delle generazioni future.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE


Commenta l'articolo che hai appena letto






Per inviare il commento devi accedere o registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo l’accesso.



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte