La creatività come strumento di cura, connessione e resilienza. È questo il cuore del Progetto Vulcano, iniziativa ideata dall’artista Beatrice Zagato in stretta collaborazione con l’Ospedale Universitario di Padova. A partire dal 3 febbraio e per i successivi tre mesi, un’intera area della struttura ospedaliera veneta è destinata ad attività creative rivolte a pazienti di medio-lunga degenza, operatori sanitari, accompagnatori e visitatori.
L’iniziativa nasce dalla volontà di valorizzare l’espressione artistica come elemento capace di sostenere il percorso di cura e di alimentare nuove forme di relazione tra le persone. Attraverso disegno, pittura e altre forme di produzione artistica, pazienti e operatori saranno invitati a esplorare la creatività come risorsa personale e collettiva, favorendo la costruzione di un ambiente ospedaliero sempre più umano e inclusivo.
“Vulcano rappresenta l’energia e la vitalità che ciascuno di noi possiede anche nei momenti di difficoltà più intensi”, spiega Beatrice Zagato. “È la forza che ci spinge a trasformare la fragilità in determinazione, ed è ciò cui mira tale progetto. La creatività, con il suo linguaggio universale di luce e colore, ci aiuta a far emergere questo potenziale”.
Il progetto prevede la realizzazione progressiva di un percorso visivo: le opere create dai partecipanti saranno esposte nello stesso spazio in cui saranno realizzate, documentando così l’evoluzione dell’esperienza. L’iniziativa mira a favorire la partecipazione attiva, a ridurre l’isolamento e a promuovere un senso di appartenenza e di speranza durante il periodo di degenza.
Al termine del percorso, sarà realizzata un’opera permanente a cura di Beatrice Zagato, ispirata ai disegni, ai colori e ai messaggi emersi durante le attività. Tale opera sarà installata in modo permanente all’interno dell’Ospedale Universitario di Padova, a testimonianza del valore del progetto e come simbolo duraturo di forza, speranza e continuità. A complemento dell’iniziativa, verrà prodotto anche un video-racconto che documenterà i momenti più significativi del progetto, raccogliendo testimonianze dei partecipanti e contribuendo a diffondere il messaggio oltre i confini ospedalieri.
La carriera di Beatrice Zagato si distingue per un approccio multidisciplinare che coniuga arte, ricerca sociale e diritto, promuovendo la creatività come strumento di dialogo, inclusione e rigenerazione sociale. Le sue opere, esposte sia in Italia che all’estero, si focalizzano sull’utilizzo della luce e del colore come fonti di energia vitale.
“Progetto Vulcano non mira tanto a portare l’arte in ospedale”, spiega Giuseppe Dal Ben, direttore dell’Azienda Ospedale Università Padova, “ma cerca di generare nuove connessioni tra le persone, esplorando il potenziale trasformativo della creatività. La creatività funziona come un seme: si espande, creando legami sociali e stimolando nuove prospettive. Ciò che auspichiamo è verificare se l’arte e la creatività possano arricchire l’esperienza umana anche nei momenti più complessi, offrendo uno strumento di forza per riconnettersi con sé stessi e con gli altri”.
La realizzazione del progetto è resa possibile grazie al contributo di Bottega SpA, GB Terme Hotels, Undici HP Srl, Alì Supermercati, Fondazione Stevanato, Xylem Service Italia S.r.l., Cefim Srl, Longwave S.p.A., Guidolin Giuseppe - Eco.G. S.r.l., Dr. Giovanni La Scala Studio Dentistico, nonché a una donazione privata in memoria di Vittore Pagan. Il supporto tecnico è garantito da SFP Studio legale associato.
Progetto Vulcano si configura come un intervento ad alto valore umano e culturale, capace di integrare la dimensione della cura con quella della creatività e della partecipazione. In un contesto sanitario sempre più orientato alla centralità della persona, questa iniziativa si propone come modello virtuoso di innovazione sociale e culturale, ponendo le basi per una riflessione ampia sul ruolo dell’arte nella promozione della salute e del benessere.
Attraverso il linguaggio universale dell’arte, l’Ospedale Universitario di Padova ribadisce il proprio impegno a favore di una cura integrata e centrata sulla persona, testimoniando che anche nei luoghi della sofferenza possono nascere spazi di energia, resilienza e speranza. Il Progetto Vulcano rappresenta un esempio concreto di come sia possibile trasformare l’esperienza della cura in un’occasione di crescita e di relazione, valorizzando le risorse interiori di ciascun individuo.