Il ministro Giuli sui 230 milioni per Ostia Antica e Pompei: “Soldi ben spesi”


Durante il question time alla Camera, il ministro Giuli ha illustrato le iniziative per la valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale, soffermandosi sui recenti ritrovamenti a Ostia Antica e Pompei. Il dibattito ha acceso i riflettori sulla tutela e la promozione dei siti storici.

Si è tenuto ieri 12 marzo 2025 alla Camera, il question time con il ministro della cultura Alessandro Giuli, chiamato a rispondere sulle strategie del governo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale. L’incontro ha avuto particolare rilievo alla luce dei recenti ritrovamenti nei siti di Ostia Antica e Pompei, che hanno riacceso l’interesse sullo stato di conservazione e sulla gestione dei beni culturali italiani.

Megalografia Casa del Tiaso, Pompei
Megalografia Casa del Tiaso, Pompei
Il bagno rituale ebraico scoperto nel Parco Archeologico di Ostia Antica
Il bagno rituale ebraico scoperto nel Parco Archeologico di Ostia Antica

Di seguito il suo intervento per intero:

“Le campagne di scavo condotte hanno dato alla luce i ritrovamenti dall’inestimabile valore culturale per il nostro paese”, sostiene Alessandro Giuli. “Da una parte il bagno rituale ebraico, per l’appunto, di epoca romana è emerso durante la campagna di scavo presso il Parco Archeologico di Ostia, che è un unico, sì, un unico nell’area mediterranea al di fuori di Israele. Dall’altro, l’affresco monumentale sui culti dionisiaci si accetta il primo secolo avanti Cristo è emerso a Pompei nella cosiddetta casa del Tiaso. Si tratta in entrambi i casi di scoperte eccezionali, il cui valore storico, artistico e rituale conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione, ovvero continuare a finanziare le attività di scavo in un momento di massimo splendore per l’archeologia italiana e mondiale che con i suoi parchi e musei, nel caso dell’Italia, registra numeri sempre più alti di visitatori.

Non a caso la scoperta del bagno rituale ebraico è avvenuta durante la campagna di scavo finanziata dal Ministero della Cultura e realizzata nell’ambito del progetto OPS, Ostia Post Scriptum, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e il Politecnico di Bari. Erano diversi decenni che il parco non eseguiva scavi, senza i finanziamenti non sarebbe stato possibile promuovere una campagna di indagini archeologiche volte alla promozione della ricerca e al miglioramento della fruizione del sito. Grande soddisfazione emerge quindi dalle risorse investite attraverso la Direzione Generale Musei nel predisporre e attuare un piano di interventi su scala nazionale volto alla valorizzazione dei luoghi degli istituti della cultura lungo le due direttrici della manutenzione programmata e della promozione della ricerca archeologica. A sua volta la scoperta pompeiana è frutto di una campagna di scavo iniziata circa un anno fa nell’ambito del progetto valorizzazione Scavo messa in sicurezza e restauro dell’insula 10 della Regio IX nell’ultimo decennio il parco di Ostia e quello di Pompei hanno ricevuto finanziamenti per un totale di quasi 230 milioni di euro, soldi ben spesi. Gli eccezionali ritrovamenti degli ultimi giorni”, continua il ministro, “denotano la necessità di proseguire le attività volte a consentire la messa in sicurezza e il restauro delle strutture circostanti al fine di valorizzare appieno questi ritrovamenti.

Per tale motivo il Parco di Ostia ha già chiesto un finanziamento straordinario cui è stato dato seguito. Inoltre, grazie ai fondi del piano del Piano Nazionale Cultura per il Parco Archeologico di Pompei pari a 23 milioni di euro, sarà possibile liberare risorse per il bilancio ordinario del Parco e completare lo scavo della casa del Tiaso. Al fine di arricchire la conoscenza e la fruizione di questi siti, sin da subito si è deciso di rendere accessibile ai visitatori l’ambiente del Tiaso Dionisiaco e sono in corso approfondimenti in merito alla fattibilità di iniziative per raccontare il nuovo ciclo pittorico e il suo contesto storico e culturale a un pubblico più ampio. Consapevoli della centralità del nostro patrimonio culturale cui intendiamo assicurare una piena promozione e valorizzazione con il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero della Cultura, è stato creato l’Istituto Centrale per la valorizzazione economica e la promozione del patrimonio culturale. Si tratta di ulteriori dimostrazioni della grande sensibilità di questo governo per le attività di scavo, ricerca e tutela del nostro immenso patrimonio culturale”.

Il ministro della cultura Alessandro Giuli
Il ministro della cultura Alessandro Giuli


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte