Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo


Con la conclusione del restauro delle facciate dei due edifici dei Musei Capitolini, finanziato con fondi PNRR – Caput Mundi, si chiude la prima fase dei lavori destinati a restituire nuova vita a piazza del Campidoglio. Il progetto proseguirà con Palazzo Senatorio e la pavimentazione della piazza.

Le facciate di Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, le due inconfondibili quinte architettoniche che incorniciano piazza del Campidoglio a Roma, tornano visibili in una veste rinnovata dopo la conclusione dei lavori di restauro avviati nel novembre 2024. Si tratta della prima fase di un più ampio programma di riqualificazione del complesso capitolino, finanziato con fondi PNRR – Caput Mundi per un importo complessivo di 3.510.000 euro. L’intervento ha segnato un passaggio importante nel percorso di recupero del centro simbolico della città, che troverà compimento entro giugno 2026 con il restauro del prospetto di Palazzo Senatorio e la manutenzione della pavimentazione della piazza. Il progetto prevede inoltre l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione artistica che valorizzerà le architetture e le proporzioni michelangiolesche dell’intero complesso.

I lavori appena conclusi hanno interessato i prospetti dei due edifici che ospitano i Musei Capitolini, centro della storia e della cultura romana. Le operazioni di restauro hanno riguardato la cortina laterizia, gli elementi architettonici e l’apparato scultoreo delle balaustre. Particolare attenzione è stata riservata al consolidamento e alla pulitura delle superfici, con l’obiettivo di restituire leggibilità alle forme originarie e di preservare la materia storica senza alterarne la patina del tempo. L’intervento ha incluso anche il recupero delle pavimentazioni in basalto e travertino dei due portici, oltre al restauro dei soffitti, oggetto per la prima volta di un’azione conservativa sistematica. Si è inoltre intervenuti sul sistema di smaltimento delle acque piovane, adeguandolo alle esigenze di tutela degli edifici e alla gestione sostenibile delle acque meteoriche. L’insieme dei lavori ha restituito ai due palazzi la piena funzionalità e un aspetto coerente con la monumentalità del contesto.

Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo

Il progetto si inserisce nel programma di valorizzazione dei luoghi identitari della Capitale, che attraverso il PNRR – Caput Mundi punta alla riqualificazione del patrimonio architettonico e artistico, con una particolare attenzione ai siti di maggiore richiamo turistico e simbolico. Piazza del Campidoglio, concepita da Michelangelo nel XVI secolo, rappresenta una delle più alte espressioni dell’urbanistica rinascimentale e un punto di incontro tra la memoria storica e la vita civile della città. La sistemazione michelangiolesca del Campidoglio risale al 1538, quando papa Paolo III affidò all’artista il compito di riorganizzare il colle che per secoli aveva rappresentato il centro politico e religioso dell’antica Roma. Il progetto di Michelangelo conferì unità architettonica agli edifici preesistenti, Palazzo Senatorio e Palazzo dei Conservatori, creando una scenografia coerente e perfettamente calibrata, incorniciata dal disegno ellittico della piazza.

I lavori proseguirono nei decenni successivi con il contributo di Giacomo della Porta, Girolamo e Carlo Rainaldi, fino al completamento, alla fine del Seicento, di Palazzo Nuovo. La continuità formale tra i due edifici laterali, pensata dallo stesso Michelangelo, contribuì a creare un equilibrio prospettico che ancora oggi definisce la piazza come un unicum architettonico. Palazzo dei Conservatori, costruito nella metà del Quattrocento per volere di papa Niccolò V, fu inizialmente sede della magistratura cittadina che affiancava il Senatore nel governo urbano almeno dal 1363. Con l’intervento di Michelangelo, la facciata fu completamente ripensata secondo un rigoroso schema geometrico: le paraste giganti corinzie scandiscono verticalmente la struttura, mentre le colonne ioniche del portico ne definiscono il ritmo e la profondità. L’insieme restituisce un equilibrio tra classicità e monumentalità che influenzò l’architettura civile dei secoli successivi.

Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo
Campidoglio, completato il restauro dei prospetti di Palazzo dei Conservatori e di Palazzo Nuovo

Palazzo Nuovo, concepito come pendant simmetrico del Palazzo dei Conservatori, fu iniziato nel 1603 per volontà di papa Clemente VIII e portato avanti da Girolamo Rainaldi. La costruzione si protrasse per quasi un secolo e riprese fedelmente l’articolazione e le proporzioni del modello michelangiolesco, contribuendo a completare l’assetto visivo della piazza. Nel 1734, sotto il pontificato di Clemente XII, fu inaugurato il Museo Capitolino, che trovò sede proprio nei due palazzi gemelli. Il pontefice acquistò la collezione di scultura antica del cardinale Alessandro Albani, segnando la nascita del primo museo pubblico della storia moderna, aperto alla cittadinanza e ai visitatori di tutto il mondo.

Il recente restauro dei prospetti si colloca quindi nel solco di una lunga tradizione di tutela e valorizzazione del complesso capitolino. Gli interventi hanno restituito piena leggibilità alle superfici e ai dettagli scultorei, migliorato le condizioni di conservazione e potenziato la fruizione dei visitatori.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE

Noemi Capoccia

L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia

Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.



Commenta l'articolo che hai appena letto






Per inviare il commento devi accedere o registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo l’accesso.



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte