La Germania si avvia verso l’abolizione del bonus per i diciottenni, introdotto nel 2023 dal governo tedesco sulla falsariga della nostra 18app: un bonus riservato a chi nell’anno compie diciotto anni, da utilizzare per spese culturali (in Italia è stato di fatto già abolito dal governo Meloni, che al posto di 18app ha introdotto la Carta Giovani, per i diciottenni provenienti da famiglie con ISEE sotto i 35mila euro, e la Carta del Merito per chi promuove con 100 alla maturità). Il Kulturpass, come si chiama in Germania, era già stato dimezzato lo scorso anno, passando da 200 a 100 euro, ma adesso rischia di andare in soffitta.
La Corte dei Conti Federale ha infatti dichiarato in un rapporto che il governo federale non ha alcuna autorità costituzionale per finanziare il progetto, poiché la sovranità culturale spetta ai Länder. Pertanto, raccomanda di “porre fine ai finanziamenti federali e di non stanziare ulteriori spese nel bilancio federale”. Nei primi due anni di vita, hanno usufruito del bonus quasi 500mila giovani, per un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Tuttavia, il Kulturpass, introdotto dalla ex ministra della cultura Claudia Roth (Verdi) è stato molto criticato in quanto ritenuto da una parte della politica una sorta di mancetta per i diciottenni, e perché risulta dalle statistiche che un terzo dei bonus è stato speso in prodotti informatici.
L’attuale ministro della cultura, Wolfram Weiner, ha già annunciato che l’intenzione è quella di sospendere il bonus. “D’ora in poi”, ha anticipato, “intensificheremo altri progetti per promuovere la cultura tra i giovani. Prendiamo molto sul serio la decisione della Corte dei conti federale”. I Verdi non hanno mancato di esprimere il loro disappunto: “Sembra quasi che vogliano sospendere il Kulturpass o abolirlo del tutto. E sarebbe un errore davvero grave”.
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Germania, il governo pensa di abolire il bonus cultura per i diciottenni |
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