Guida turistica muore mentre lavora al Colosseo. Una tragedia che apre riflessioni di sindacati e colleghi


Tragedia sul lavoro: una guida turistica è morta mentre stava facendo una visita guidata al Colosseo. I sindacati lamentano la decisione del Parco di non aver sospeso le attività lavorative dopo il decesso. E si riflette sulla necessità di maggiore tutela per i lavoratori di questa categoria.

Tragedia sul lavoro: nel tardo pomeriggio del 19 agosto una guida turistica è morta mentre stava facendo una visita guidata a un gruppo di turisti al Colosseo. La donna di 56 anni, Giovanna Maria Giomarino, ha accusato un malore mentre stava lavorando, si è accasciata a terra senza più riprendersi, ma nonostante i rapidi soccorsi non c’è stato nulla da fare.

In una nota, Cgil, Fp Cgil e Filcams Cgil di Roma e del Lazio hanno espresso il loro cordoglio. “In attesa che si chiariscano le cause del decesso”, si legge, “a partire dai ritmi di lavoro e le temperature, esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la scomparsa di Giovanna Maria e le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari. Un nome che si aggiunge alla fin troppo lunga lista di persone che hanno perso la vita sul lavoro e che ci responsabilizza affinché restino accese le luci sulle condizioni di lavoro nel mondo della cultura, che devono necessariamente cambiare e migliorare. In questa tragedia”, prosegue la nota, “ci dispiace constatare che, ancora una volta, quando muore una persona sul lavoro non si proceda con la sospensione delle attività lavorative. Stigmatizziamo, quindi, la decisione di riaprire il monumento nonostante il drammatico evento. È vero che le visite guidate vengono prenotate dal pubblico con largo anticipo, ma i sentimenti di cordoglio dovevano prevalere su qualsiasi evento o iniziativa”.

Oltre al cordoglio, i sindacati lamentano con queste parole la decisione del Parco di non aver sospeso le attività lavorative dopo il decesso della guida turistica e di aver riaperto il monumento nonostante il tragico evento.

Giovanna Maria Giomarino
Giovanna Maria Giomarino

In lungo post scritto dalla collega Elisa Valeria Bove e ripreso dalla pagina Facebook Turismo e Cultura - Trasparenza e Legalità e SOS Patrimonio Storico di Roma si evidenziano la dedizione e la professionalità di Giovanna Maria Giomarino con le quali affrontava il suo lavoro e si sottolineano “anche i rischi e l’usura di una professione che richiede grande impegno fisico, in un contesto come quello del Colosseo, frequentato da migliaia di persone”.

“La scomparsa di Giovanna”, si legge nel post, “è un monito a riflettere sulla necessità di maggiore tutela per i lavoratori di questa categoria”. “È arrivato il momento di pensare a una regolamentazione e ad assicurazioni ad hoc che offrano una maggiore tutela sanitaria a questa categoria professionale”, prosegue. “Spesso, chi svolge questo lavoro è un libero professionista che, per ragioni economiche, si trova costretto a lavorare anche in condizioni di salute precarie. La natura del lavoro, spesso svolto all’aperto, in luoghi affollati e in condizioni climatiche estreme, rende le guide particolarmente vulnerabili. È fondamentale che si inizi a riflettere su come proteggere al meglio questi professionisti, garantendo loro la sicurezza e la serenità necessarie per svolgere il proprio lavoro”.

Il cordoglio dei sindacati
Il cordoglio dei sindacati


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