Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha visitato oggi la grande mostra Beato Angelico, allestita negli spazi di Palazzo Strozzi, nel cuore di Firenze. L’esposizione, frutto della collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, il Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e il Museo di San Marco, rappresenta uno degli appuntamenti espositivi più attesi dell’anno, dedicato a uno dei protagonisti assoluti del Rinascimento e dell’arte italiana di tutti i tempi (qui la nostra recensione).
L’arrivo del Capo dello Stato a Palazzo Strozzi ha assunto il valore di un riconoscimento ufficiale per un progetto che ha richiesto anni di lavoro, unendo ricerca scientifica, restauri e prestiti eccezionali provenienti da alcune delle più importanti collezioni museali del mondo. Il Presidente ha compiuto un percorso guidato tra le sale della mostra in compagnia dei curatori della mostra, Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, e Stefano Casciu, Direttore regionale dei Musei nazionali della Toscana, che gli hanno illustrato i contenuti e le novità dell’esposizione.
Durante la visita, il Presidente Mattarella è stato accompagnato da Luigi De Siervo, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione, Sara Funaro, Sindaca di Firenze, e Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana. Dopo aver percorso le sale dedicate ai capolavori del pittore domenicano, il Capo dello Stato ha salutato i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Strozzi e le personalità coinvolte nell’organizzazione e nella realizzazione della mostra.
Secondo quanto riferito dal direttore Arturo Galansino, Mattarella “si è mostrato profondamente interessato alla mostra, direi quasi estasiato davanti alle straordinarie opere di Angelico”. Il Capo dello Stato, ha aggiunto Galansino, “ha apprezzato in particolare la ricostituzione delle grandi pale d’altare, l’importante campagna di restauri e l’occasione senza precedenti di vedere insieme prestiti eccezionali provenienti dalle più importanti collezioni nazionali e internazionali”.
L’esposizione, curata da Carl Brandon Strehlke e Stefano Casciu, costituisce infatti un evento molto rilevante nel panorama museale internazionale. Per la prima volta, alcune delle più celebri opere di Beato Angelico – molte delle quali mai esposte insieme – sono riunite in un percorso che ripercorre la carriera dell’artista, dalla formazione fiesolana fino ai grandi capolavori per la Firenze medicea.
Lo stesso Casciu ha raccontato come il Presidente si sia soffermato a lungo davanti a queste opere, mostrando particolare curiosità per gli aspetti tecnici e materiali della pittura angelicana. “Le opere che più hanno interessato Mattarella”, ha detto, “sono state la Pala di San Marco, per le questioni tecniche legate all’utilizzo dell’oro e alla resa dei dettagli come i tendaggi dorati, e l’Armadio degli argenti, capolavoro che dimostra la capacità di narrazione straordinaria di Beato Angelico». Il Presidente ha quindi proseguito per altri impegni in città”.
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