Roma e Odessa unite per la tutela del patrimonio culturale minacciato dalla guerra


Firmato un protocollo di intenti tra Roma Capitale e la città ucraina di Odessa: nasce un gruppo di lavoro congiunto tra esperti delle due città per salvaguardare il patrimonio culturale della città sul Mar Nero, oggi minacciato dalla guerra in Ucraina.

Roma e Odessa hanno ufficialmente avviato una collaborazione per la tutela del patrimonio culturale, sottoscrivendo un protocollo di intenti che segna l’inizio di un percorso comune sul piano culturale e istituzionale. L’iniziativa, che coinvolge direttamente Roma Capitale e la città ucraina affacciata sul Mar Nero, prevede la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto, formato da esperti designati da entrambe le città, con l’obiettivo di proteggere e salvaguardare i beni culturali di Odessa, oggi gravemente minacciati a causa della guerra.

Il protocollo rappresenta un ulteriore passo concreto dopo l’incontro svoltosi lo scorso 11 luglio tra il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il suo omologo di Odessa, Gennadiy Trukhanov. In quella occasione i due primi cittadini avevano condiviso la volontà comune di promuovere un percorso di cooperazione che potesse rafforzare il dialogo interculturale tra le rispettive comunità e istituzioni. Il documento firmato oggi ne è la naturale prosecuzione e dà avvio a una progettualità condivisa, con una particolare attenzione alla tutela dei beni storico-artistici della città ucraina.

Odessa, città dall’identità multiculturale e dalla storia complessa, è conosciuta per il suo patrimonio architettonico di grande valore. Un’eredità culturale frutto anche del contributo italiano, che a partire dal XIX secolo ha lasciato un’impronta significativa sul volto urbano della città. Gli architetti e i costruttori italiani hanno infatti contribuito in maniera decisiva alla definizione dello stile eclettico che ancora oggi caratterizza il centro storico della città, con edifici che mescolano elementi neoclassici, barocchi e rinascimentali.

Questo patrimonio è stato riconosciuto a livello internazionale nel gennaio del 2023, quando l’UNESCO ha deciso di iscrivere il centro storico di Odessa nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità. La scelta dell’UNESCO è arrivata in un momento drammatico per la città. La guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione russa nel febbraio 2022, ha causato ingenti danni al patrimonio architettonico e culturale in diverse aree del Paese. Odessa, pur non essendo in prima linea come altre città ucraine, ha subito attacchi che hanno compromesso diversi edifici storici. La situazione di instabilità e di rischio costante rende particolarmente urgente un intervento strutturato per la protezione dei beni culturali.

Odessa. Foto: Alex Levitsky & Dmitry Shamatazhi
Odessa. Foto: Alex Levitsky & Dmitry Shamatazhi

È in questo contesto che si inserisce l’accordo firmato tra Roma e Odessa. Il gruppo di lavoro congiunto avrà il compito di elaborare strategie di intervento e piani di conservazione, valutare lo stato attuale degli edifici di interesse storico, promuovere attività di sensibilizzazione e ricerca, nonché facilitare lo scambio di buone pratiche tra le due realtà. La Sovrintendenza Capitolina, che coordina gli interventi sul patrimonio culturale della città di Roma, metterà a disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche, lavorando fianco a fianco con gli esperti ucraini.

Il progetto ha anche una forte valenza simbolica. In un periodo segnato da tensioni e distruzioni, l’impegno congiunto di due città appartenenti a Paesi diversi, ma unite dalla storia e dalla cultura, rappresenta un segnale importante di solidarietà e cooperazione internazionale. Non si tratta solo di difendere l’eredità artistica del passato, ma anche di contribuire alla ricostruzione del tessuto civiledella città di Odessa. La tutela del patrimonio culturale è infatti strettamente connessa alla salvaguardia della memoria collettiva e della coesione sociale, elementi fondamentali per qualsiasi processo di ricostruzione post-bellica. Il lavoro degli esperti delle due città non si limiterà alla conservazione materiale degli edifici, ma coinvolgerà anche le comunità locali, promuovendo attività educative e partecipative volte a rafforzare il legame tra i cittadini e i luoghi della memoria.

La cooperazione tra Roma e Odessa si inserisce in un quadro più ampio di impegno internazionale a favore della protezione del patrimonio culturale nei contesti di crisi. L’UNESCO, negli ultimi anni, ha più volte sottolineato l’importanza di mettere in campo strumenti specifici per difendere i beni culturali dalle minacce derivanti da conflitti armati, catastrofi naturali e cambiamenti climatici. In questa prospettiva, le città possono giocare un ruolo centrale, diventando protagoniste di azioni locali con un impatto globale.

Il protocollo appena firmato rappresenta, dunque, un esempio concreto di diplomazia culturale, capace di superare i confini nazionali e di promuovere una visione condivisa del patrimonio come bene comune dell’umanità. Roma, forte della propria esperienza e del proprio know-how in materia di tutela, conferma il proprio ruolo attivo nella rete delle città impegnate nella salvaguardia del patrimonio, mentre Odessa riceve un supporto fondamentale in una fase storica particolarmente difficile. La speranza è che da questa collaborazione nascano non solo interventi di restauro e conservazione, ma anche nuove forme di dialogo, scambio e conoscenza reciproca, in grado di rafforzare i legami culturali tra Italia e Ucraina, tra Mediterraneo e Mar Nero, tra passato e futuro.


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