Un volto noto del cinema italiano diventa ambasciatrice di uno dei più ambiziosi progetti di valorizzazione culturale del Lazio. È Maria Grazia Cucinotta la testimonial scelta per Via Etrusca, iniziativa che punta a promuovere i patrimoni UNESCO di Tarquinia e Cerveteri attraverso strumenti digitali, multimediali e accessibili, pensati per coinvolgere pubblici eterogenei nella riscoperta della civiltà etrusca. Attrice, produttrice e regista, Cucinotta è nota per la sua partecipazione a film candidati all’Oscar e per l’apparizione in una celebre puntata della serie animata I Simpson. La sua immagine è stata individuata come simbolo della bellezza italiana e della capacità comunicativa necessaria a rappresentare un progetto che fonde archeologia, narrazione e tecnologia.
Nel mese di luglio si sono svolte le riprese dello spot principale del progetto, ideato e prodotto da Skylab Studios sotto la regia di Alessandro Passamonti. Lo spot si propone come un racconto emozionale della storia millenaria della civiltà etrusca, con particolare attenzione alla figura della donna, centrale nella società di quel tempo. Cucinotta ha interpretato un doppio ruolo: quello della regina Tanaquilla, figura storica realmente esistita e di grande rilievo nel mondo etrusco, e quello di una visitatrice contemporanea, affascinata dalla bellezza senza tempo dei luoghi.
Le riprese si sono svolte in due giornate e hanno coinvolto una troupe specializzata composta da esperti del settore audiovisivo. La prima giornata ha avuto luogo all’interno del Teatro Comunale Rossella Falk di Tarquinia. In questa sede, apprezzata anche per la qualità dell’acustica, Cucinotta ha registrato la voce narrante dello spot. La scena si chiude con la protagonista che cammina sul pianoro dell’Ara della Regina, tra i resti del più importante tempio dell’antica Tarquinia.
Il secondo giorno è stato invece dedicato al racconto della visita moderna. L’attrice ha attraversato alcuni dei luoghi più importanti delle due città etrusche: l’antico porto di Gravisca, le tombe affrescate della Necropoli dei Monterozzi e le sale del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, dove sono conservati importanti reperti. A Cerveteri, la narrazione si è spostata sulla Necropoli della Banditaccia e sull’affascinante Via degli Inferi, scenografia naturale scelta per concludere il viaggio. Le immagini si alternano tra evocazione storica e presente, con continui scambi di ruolo tra regina e turista, in un montaggio che vuole esaltare la persistenza della memoria attraverso l’esperienza personale.
Il progetto Via Etrusca, però, non si limita alla produzione dello spot. Skylab Studios sta sviluppando un’intera piattaforma digitale, che comprende contenuti multimediali accessibili da una web app dedicata. L’applicazione permetterà di esplorare gli itinerari di Tarquinia e Cerveteri in modo interattivo, grazie a tecnologie come la realtà virtuale e aumentata, oltre a soluzioni pensate per i più giovani. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il patrimonio etrusco più comprensibile e coinvolgente, senza rinunciare al rigore storico e scientifico.
All’interno della stessa cornice progettuale si colloca anche un podcast, ideato con la collaborazione di Maria Vittoria Alfieri. Il format audio intende offrire un’esperienza coinvolgente a chi desidera approfondire la storia e la cultura dell’antico popolo etrusco, affrontando anche aspetti naturalistici, paesaggistici e tradizionali legati al territorio di riferimento. Il podcast, pensato per un pubblico ampio e trasversale, sarà disponibile sulle principali piattaforme di ascolto e costituirà uno degli strumenti permanenti di promozione e divulgazione.
Il team del progetto si avvale anche del contributo del professor Vittorio Maria de Bonis, storico dell’arte e curatore di progetti museali, e del musicista Marco Guidolotti, che si occuperà della colonna sonora originale. Il coinvolgimento di figure provenienti da ambiti differenti riflette l’impostazione interdisciplinare di Via Etrusca, pensato come un ponte tra i linguaggi dell’arte, della tecnologia e della comunicazione. A rendere possibile l’intero progetto è stata la collaborazione con le istituzioni locali e con le Soprintendenze, che hanno garantito accesso ai siti e supporto logistico durante le riprese. L’obiettivo di medio termine è quello di trasformare Via Etrusca in un modello replicabile, capace di essere adottato in altri contesti archeologici e culturali, dove le potenzialità del territorio rischiano di restare inespresse senza una narrazione efficace e contemporanea.
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