Etruschi, la Testa Bargagli protagonista al Museo Archeologico di Casole d'Elsa


Un ciclo di visite guidate al Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa mette al centro la Collezione Bargagli e la straordinaria Testa Bargagli, splendido pezzo di arte etrusca, nell’ambito del progetto regionale “Etruschi 85/25” promosso dalla Regione Toscana.

In Toscana, il Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa (Siena) ospita un ciclo di appuntamenti dedicati a uno dei tesori meno noti ma più preziosi dell’arte etrusca arcaica: la Testa Bargagli. L’iniziativa intitolata appunto La Testa Bargagli, che rientra nel più ampio progetto regionale “Etruschi 85/25”, promosso dalla Regione Toscana e organizzato da Fondazione Musei Senesi con la collaborazione del Comune di Casole d’Elsa, punta a valorizzare la Collezione Bargagli, uno dei nuclei più significativi del patrimonio etrusco conservato nel senese, e a riportare l’attenzione sul patrimonio archeologico del territorio senese.

Gli eventi hanno preso avvio sabato 12 luglio 2025 con la prima di tre visite guidate tematiche. Seguiranno un secondo appuntamento giovedì 19 settembre e un terzo sabato 22 novembre, tutti ospitati nelle sale del museo casolese. Le visite saranno occasioni di approfondimento per scoprire la Collezione Bargagli e per osservare da vicino la celebre Testa Bargagli, databile agli ultimi decenni del VI secolo a.C. In aggiunta, i visitatori avranno la possibilità di accedere alla Tomba dell’Agresto, situata poco fuori dal centro storico, un’opportunità che arricchirà ulteriormente l’esperienza con un contatto diretto con le testimonianze funerarie del mondo etrusco.

La Testa Bargagli è un capolavoro che testimonia l’altissimo livello raggiunto dall’arte etrusca arcaica. Rinvenuta proprio nel territorio di Casole d’Elsa, la scultura è realizzata in marmo apuano ed è stata datata agli ultimi decenni del VI secolo a.C. L’opera rappresenta una figura femminile che gli studiosi interpretano come una divinità. Colpisce per l’armonia e la raffinatezza delle forme: il volto allungato e ovale, gli occhi a mandorla, le labbra socchiuse che suggeriscono un accenno di parola, il mento pronunciato, le orecchie arricchite da grandi orecchini a disco, i capelli aderenti al cranio e trattenuti da un diadema. Dettagli che rivelano non solo la perizia tecnica dello scultore, ma anche l’intenzione di conferire alla figura un carattere di sacralità e solennità.

La Testa Bargagli
La Testa Bargagli

La Collezione Bargagli, di cui la Testa rappresenta il pezzo più noto, costituisce un patrimonio di particolare rilievo per Casole d’Elsa e per l’intera Etruria senese. Formata a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, comprende reperti provenienti da rinvenimenti effettuati nel territorio circostante, tra i quali spiccano materiali funerari, corredi e oggetti d’uso quotidiano. Nel tempo, parte della raccolta è confluita nel Museo Archeologico Nazionale di Siena, ma il nucleo conservato a Casole continua a offrire spunti di ricerca e di valorizzazione.

Il progetto “Etruschi 85/25”, nel cui contesto si inseriscono queste iniziative, è stato ideato dalla Regione Toscana per celebrare il ruolo centrale degli Etruschi nella storia e nell’identità culturale della regione. Coordinato dalla Fondazione Musei Senesi, il programma si propone di creare una rete di appuntamenti diffusi in vari centri della Toscana, in grado di riportare l’attenzione sul patrimonio etrusco attraverso mostre, conferenze, laboratori e attività per il pubblico. Casole d’Elsa, con la sua tradizione di studi e scoperte, partecipa a pieno titolo a questo percorso di valorizzazione.

Il museo civico, situato all’interno dell’ex collegiata di Santa Maria Assunta, svolge da anni un ruolo chiave nella conservazione e nella divulgazione del patrimonio archeologico locale. L’organizzazione delle visite guidate e della conferenza testimonia la volontà di rafforzare il legame tra comunità, territorio e beni culturali, offrendo non solo a studiosi e appassionati, ma anche a cittadini e turisti, l’occasione di conoscere più da vicino la civiltà etrusca.

L’attenzione verso la Testa Bargagli risponde inoltre all’esigenza di riportare in primo piano opere di straordinaria qualità che, pur non godendo della fama di reperti conservati in musei più grandi e visitati, possiedono un valore storico e artistico di primaria importanza. La scultura, infatti, si distingue non solo per la perizia tecnica ma anche per l’uso del marmo apuano, un materiale raro nel contesto dell’arte etrusca arcaica, che testimonia la circolazione di risorse e la capacità delle comunità di Casole di inserirsi in reti di scambio più ampie.

La combinazione tra patrimonio artistico, ricerca scientifica e iniziative divulgative rappresenta dunque l’elemento chiave del programma proposto per il 2025. La Collezione Bargagli e la sua opera più celebre diventano strumenti per far dialogare passato e presente, per promuovere la conoscenza della civiltà etrusca e per valorizzare una comunità che da secoli custodisce le tracce di quella storia.


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