Il Ministero della Cultura pubblica il bando per altri 14 direttori di musei autonomi


Pubblicato il bando per la nomina dei direttori di 14 istituti di cultura statali autonomi di seconda fascia. Candidature aperte fino all’8 settembre 2025, con possibilità di scelta fino a cinque sedi. La selezione si concluderà entro il 15 dicembre e l’incarico durerà quattro anni, rinnovabili. Tra i musei in cerca di direttore la Pilotta di Parma, i Musei Naziona

Il Ministero della Cultura ha avviato la selezione pubblica per la nomina dei direttori di 14 istituti di cultura statali di seconda fascia. Dopo la recente designazione dei direttori di prima fascia e di 140 dirigenti di seconda fascia, arriva ora il bando rivolto a cittadini dell’Unione Europea con comprovata esperienza nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.

Gli istituti coinvolti sono il Museo storico e Parco del Castello di Miramare (Direzione regionale Musei nazionale Friuli-Venezia Giulia), il Complesso monumentale della Pilotta (Parma), i Musei nazionali di Bologna (Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna), i Musei nazionali di Lucca, il Pantheon e Castel Sant’Angelo (Direzione Musei nazionali della città di Roma), il Parco archeologico dell’Appia Antica, Villa Adriana e Villa D’Este, le Ville monumentali della Tuscia, il Palazzo Reale di Napoli, i Musei nazionali del Vomero, i Musei e parchi archeologici di Capri, il Parco archeologico di Ercolano, il Castello Svevo di Bari (Direzione regionale Musei nazionali Puglia) e i Musei nazionali di Matera (Direzione regionale Musei nazionali Basilicata).

Parma, Complesso della Pilotta. Foto: Giovanni Hänninen
Parma, Complesso della Pilotta. Foto: Giovanni Hänninen

Il bando prevede che ciascun candidato possa concorrere per un massimo di cinque istituti tra quelli elencati. I requisiti includono una qualificazione professionale di alto livello, documentata attraverso esperienze nella gestione di istituti e luoghi della cultura, o nella direzione di strutture ed enti, pubblici o privati, attivi nel settore culturale.

La domanda deve essere presentata esclusivamente online tramite il portale del Ministero della Cultura (https://servizi.cultura.gov.it/) entro le ore 12:00 dell’8 settembre 2025. È richiesta la compilazione del modulo previsto, allegando un curriculum vitae sintetico, una lettera motivazionale di massimo 1.000 parole per ciascun istituto scelto e una relazione di massimo quattro pagine che dettagli le esperienze professionali, con date di inizio e fine, attività svolte e risultati ottenuti.

Sono previste limitazioni in base al principio di rotazione degli incarichi: chi ha già ricoperto un incarico dirigenziale rinnovato in un istituto autonomo non potrà candidarsi nuovamente per la stessa sede, ma potrà presentare domanda per altri istituti oggetto della selezione.

La procedura prevede una verifica preliminare dei requisiti da parte della Segreteria tecnica nominata dal Direttore generale Risorse umane e organizzazione. I candidati idonei saranno valutati da una Commissione nominata dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, sulla base di titoli di studio aggiuntivi, esperienza nella conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio, direzione di musei e istituzioni culturali, complessità delle strutture gestite, innovazione, comunicazione, fundraising, relazioni istituzionali, competenze tecnologiche, conoscenze linguistiche e legislative. Particolare rilievo sarà attribuito alla comprovata qualificazione professionale nel campo della valorizzazione e tutela dei beni culturali e all’esperienza nella gestione di istituti e luoghi della cultura.

Per ciascun istituto saranno selezionati dieci candidati che, entro novembre 2025, sosterranno un colloquio presso la sede del Ministero in via del Collegio Romano a Roma. Il colloquio verterà su progettazione e gestione dell’istituto, aspetti tecnici, economici e giuridici, oltre alla verifica della conoscenza della lingua inglese. I candidati UE non italiani dovranno dimostrare una conoscenza dell’italiano di livello almeno B2, salvo esenzione per chi abbia lavorato negli ultimi quattro anni in un’amministrazione pubblica italiana.

Al termine dei colloqui, per ciascun istituto sarà individuata una rosa di tre nomi, accompagnata da giudizio sintetico, che sarà trasmessa al Direttore generale Musei. Quest’ultimo, sulla base delle valutazioni della Commissione, deciderà se conferire l’incarico o, motivando la decisione, astenersi dal farlo.

L’incarico di direttore avrà durata di quattro anni e potrà essere rinnovato in caso di valutazione positiva dei risultati. La procedura dovrà concludersi entro il 15 dicembre 2025.


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