La Fondazione Ragghianti di Lucca inaugura un nuovo percorso di approfondimento culturale con il ciclo di incontri intitolato Il mercato globale dell’arte, dedicato all’analisi delle dinamiche economiche, sociali e culturali che regolano il mondo dell’arte moderna e contemporanea. L’iniziativa, che si svolgerà presso il Complesso di San Micheletto, riunisce per la prima volta a Lucca figure di rilievo internazionale del settore, con l’obiettivo di offrire al pubblico strumenti di comprensione e di lettura di un ambito complesso e in continua trasformazione.
Il programma prevede tre appuntamenti, il primo dei quali si terrà martedì 14 ottobre alle ore 18, con l’intervento di Clarice Pecori Giraldi, art advisor di fama internazionale, che terrà una conferenza dal titolo “Moderno e contemporaneo, tendenze emergenti, attori principali”. Seguiranno gli incontri di mercoledì 19 novembre, con la partecipazione di Bruno Botticelli, segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, e di Sirio Ortolani, presidente dell’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, e infine quello di mercoledì 21 gennaio.
A introdurre il ciclo sarà Alberto Fontana, presidente della Fondazione Ragghianti, che sottolinea il significato dell’iniziativa come momento di confronto e di conoscenza. “Siamo molto soddisfatti”, dice Fontana, “di portare per la prima volta a Lucca illustri protagonisti del mondo dell’arte come Clarice Pecori Giraldi. Il mercato dell’arte, complesso e affascinante, incide profondamente sulla diffusione e sulla valorizzazione delle opere e degli artisti, e la nostra istituzione s’impegna a guidare il pubblico in questo percorso di approfondimento e consapevolezza. Attraverso questo nuovo ciclo di incontri, la Fondazione Ragghianti conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama culturale, offrendo strumenti critici e conoscenze aggiornate per comprendere le logiche e i meccanismi che regolano il mercato dell’arte nel nostro tempo”.
L’incontro inaugurale sarà dedicato al mercato moderno e contemporaneo, con un’analisi delle tendenze emergenti e dei protagonisti che stanno ridisegnando gli equilibri globali. Clarice Pecori Giraldi, figura di spicco nel panorama internazionale, metterà a disposizione del pubblico la sua esperienza quarantennale maturata ai vertici delle principali case d’asta, da Sotheby’s a Christie’s, fino al ruolo di regional director per l’Italia di Phillips, oltre a incarichi in istituzioni culturali di primo piano come la Triennale di Milano.
Nel suo intervento, Pecori Giraldi proporrà un percorso attraverso la storia del mercato dell’arte, dai capolavori impressionisti di Claude Monet all’arte contemporanea di Anish Kapoor e Damien Hirst. L’obiettivo sarà quello di delineare le dinamiche artistiche ed economiche che hanno contraddistinto il XX e il XXI secolo, mettendo in luce la relazione tra le evoluzioni del gusto, le logiche del mercato e le trasformazioni del sistema dell’arte. La conferenza offrirà un’analisi approfondita dei grandi movimenti che animano il mercato internazionale, delle fiere e delle gallerie che ne determinano le traiettorie, fino alle nuove piattaforme digitali e ai canali di vendita privata, sempre più determinanti rispetto alle aste pubbliche.
“Oggi assistiamo ad un consolidamento del mercato dell’arte, con settori in declino ed altri in crescita, oltre che essere testimoni di un epocale passaggio generazionale, elementi che hanno un forte impatto nel settore dell’arte e del suo mercato”, commenta Pecori Giraldi. “Penso che l’idea della Fondazione Ragghianti di voler proporre dei momenti di condivisione con esperti del mercato sia lungimirante e rilevante per tutte le persone che vogliono capire di più, che siano collezionisti o solo appassionati d’arte”.
Una parte centrale dell’incontro sarà dedicata a un aspetto spesso trascurato ma decisivo: lo stato di conservazione delle opere, parametro tecnico che incide direttamente sul loro valore e sulla loro circolazione. Il tema, di forte attualità, si inserisce in un contesto di cambiamenti profondi che stanno ridefinendo il mercato dell’arte a livello mondiale.
Secondo i più recenti rapporti di settore, il mercato sta attraversando una fase di assestamento, con una flessione dei volumi d’asta e un’evoluzione nei comportamenti dei collezionisti e degli operatori. Negli ultimi anni le grandi case d’asta hanno registrato una riduzione dei fatturati, mentre il mercato online si è affermato come canale stabile di vendita. In Italia, le vendite digitali raggiungono per certe case d’asta anche il settanta per cento del totale, segno di un mutamento strutturale nei comportamenti d’acquisto. A questo fenomeno si accompagna l’ingresso di nuovi collezionisti, spesso più giovani, attratti da modalità di fruizione più immediate e da una maggiore trasparenza dei processi di vendita.
Il risultato è un mercato in trasformazione, dove la qualità dell’offerta e la credibilità degli intermediari assumono un ruolo centrale. Le vendite private, le piattaforme online e le nuove forme di collezionismo stanno ridefinendo il concetto stesso di intermediazione, imponendo la necessità di competenze solide e di una conoscenza approfondita dei meccanismi economici, giuridici e culturali che regolano le transazioni.
Il percorso proposto dalla Fondazione Ragghianti, che si articolerà nei mesi successivi con gli interventi di altri esperti di primo piano, nasce proprio dall’esigenza di offrire al pubblico strumenti di orientamento in un settore che unisce economia, cultura e sensibilità estetica. I successivi appuntamenti, con Bruno Botticelli e Sirio Ortolani, approfondiranno rispettivamente il ruolo delle gallerie e delle fiere antiquarie nel mercato italiano e quello delle associazioni di categoria nella promozione dell’arte moderna e contemporanea.
Attraverso questo ciclo, la Fondazione Ragghianti prosegue il proprio impegno nella divulgazione e nella formazione culturale, confermando la sua vocazione a luogo di confronto e di riflessione sui linguaggi dell’arte. La scelta di affrontare un tema complesso come quello del mercato globale rappresenta un segnale di apertura verso un pubblico sempre più attento e desideroso di comprendere i meccanismi che determinano la visibilità e il valore delle opere d’arte.
Il progetto intende quindi fornire un contributo concreto alla costruzione di una consapevolezza diffusa, invitando studiosi, collezionisti, studenti e semplici appassionati a partecipare a un percorso di conoscenza che unisce l’analisi economica all’osservazione dei fenomeni artistici. In un’epoca in cui le tecnologie digitali, le crisi economiche e i mutamenti culturali ridefiniscono il rapporto tra arte e società, la Fondazione Ragghianti riafferma il proprio ruolo di istituzione di ricerca e divulgazione, impegnata nel promuovere una cultura dell’arte fondata sulla competenza e sulla partecipazione.
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