Una mostra ricostruisce i cantieri dei templi di Selinunte


Come sono stati costruiti i templi di Selinunte? Una mostra lunga un anno ricostruisce quei cantieri con l’esposizione di dieci macchine a grandezza naturale. 

Dal 5 luglio 2022 al 23 luglio 2023 un’esposizione ricostruisce i cantieri allestiti per edificare i templi di Selinunte, ripercorrendo le descrizioni delle fonti antiche tra cui i primi bozzetti dei viaggiatori del Grand Tour. Ars Aedificandi. Il cantiere nel mondo classico, questo il titolo della mostra, è prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, e promossa dalla Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana. La rassegna è visitabile tra il Parco Archeologico di Selinunte e le Cave di Cusa e intende essere un percorso suggestivo volto a comprendere il processo costruttivo: partendo da dove venivano scavate le pietre alle Cave di Cusa (dal nome del barone che era proprietario dell’area, attive dal VI secolo a.C. e abbandonate quando fu avvistato l’esercito di Annibale) fino ai luoghi dove si sono innalzati i templi con l’esposizione di gru e macchine da cantiere in scala 1:1.

Curata da Alessandro Carlino e Bernardo Agrò, la mostra nasce con l’intento di coinvolgere il pubblico nella comprensione delle tecniche e dei processi che furono compiuti anticamente per erigere i templi di Selinunte attraverso la ricostruzione in scala 1:1 di un vero cantiere. Sulla collina orientale e sull’Acropoli sono state ricostruite, a grandezza naturale, dieci macchine tra cui una gru, carri e slitte per il trasporto del materiale lapideo; strumenti di misura come il corobate, ovvero uno strumento romano che si utilizzava per misurare la pendenza del terreno.

“Conoscere macchine, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi è una grande opportunità per meglio comprendere l’origine del patrimonio monumentale che ci è stato consegnato dal passato e che i nostri parchi archeologici custodiscono”, ha commentato l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà. “La mostra di Selinunte ci fa comprendere, con il supporto di ricostruzioni fedeli di macchinari, come sono sorti i grandi templi, avvicinando i visitatori e soprattutto i giovani alla scoperta e alla comprensione delle tecniche e dei procedimenti costruttivi del passato”. “Una mostra dall’alto valore didattico che speriamo possa essere visitata da moltissime scuole”, afferma il direttore del Parco archeologico di Selinunte Felice Crescente, “un modo per scoprire come nacquero i templi ma soprattutto l’enorme lavoro di chi ci lavorò”.

“I cantieri del mondo antico erano delle vere piccole città prolifiche formate da maestranze specializzate”, ha spiegato Alessandro Carlino, “e noi abbiamo ricostruito il percorso dei cosiddetti ’rocchi’ dalle cave, a undici chilometri da Selinunte, fino al Parco archeologico, dove sono posizionate le macchine in scala 1:1”.

Per info: https://www.coopculture.it/it/eventi/evento/ars-aedificandi.-il-cantiere-nel-mondo-classico/

Foto di Gianluca Baronchelli

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraArs Aedificandi. Il cantiere nel mondo classico
CittàTrapani
SedeParco Archeologico di Selinunte
DateDal 05/07/2022 al 23/07/2023
CuratoriAlessandro Carlino, Bernardo Agrò
TemiSicilia, Archeologia

Una mostra ricostruisce i cantieri dei templi di Selinunte
Una mostra ricostruisce i cantieri dei templi di Selinunte


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