Fino al 4 novembre 2025, il Salone del Parlamento all’interno del Castello di Udine, ospita Mimmo Jodice. L’enigma della luce, una mostra che intende offrire al pubblico un’ampia panoramica sull’opera di uno dei maggiori esponenti della fotografia italiana contemporanea. L’esposizione, curata dai Civici Musei di Udine con Silvia Bianco, Roberto Koch e Alessandra Mauro, in collaborazione con Mimmo, Angela e Barbara Iodice, e con lo Studio Jodice, si propone come un’occasione culturale inserita in un più ampio progetto del Comune volto a promuovere la città attraverso eventi artistici di alto profilo.
La rassegna, che si propone come un’occasione per esplorare la fotografia di Mimmo Jodice come strumento artistico che supera i limiti del visibile, si articola in un percorso inedito che attraversa oltre cinquant’anni di attività del fotografo napoletano, con più di 140 opere realizzate dal fotografo tra il 1964 e il 2015, provenienti direttamente dalle collezioni dello Studio Jodice e dai Musei Vaticani. Le immagini selezionate raccontano l’evoluzione del linguaggio di Jodice, spaziando dalle sperimentazioni concettuali degli anni Sessanta fino alle immagini più recenti, esplorando il fil rouge di un’intera carriera, ovvero l’equilibrio tra l’immagine reale e la sua astrazione.
Il filo conduttore della mostra è il rapporto tra realtà e visione, tra presenza e assenza: un’indagine costante condotta attraverso l’uso raffinato del bianco e nero, che trasforma la fotografia in strumento di riflessione esistenziale. Attraverso le fotografie esposte si avrà l’opportunità di ripercorrere i principali temi della sua produzione, tra cui l’attenzione al linguaggio artistico, la denuncia sociale e le tradizioni della Napoli degli anni Settanta, il silenzio dei paesaggi umani, il rapporto con il passato, visioni di natura e città che superano i confini geografici in una visione artistica profonda.
La prima sezione della mostra sarà dedicata alla ricerca formale e tecnica, con particolare attenzione alla camera oscura, attraverso cui Jodice ha costantemente cercato di attribuire nuovi accenti alle opere. Lavorando sui negativi, ha ricercato durante tutta la sua carriera un equilibrio profondo tra il bianco e il nero, smembrando e ricomponendo le sue immagini per ottenere visioni astratte che sfidano la percezione visiva. Fulcro del suo lavoro è infatti questa costante sperimentazione, che unisce la realtà alla sua astrazione.
Il percorso espositivo si sviluppa poi su temi sociali e storici, con una sezione dedicata a Chi è devoto, progetto che documenta le tradizioni popolari a Napoli negli anni Settanta. Le immagini scelte catturano la città in un’atmosfera sospesa e silenziosa, dove l’assenza diventa il soggetto principale di scatti al limite del metafisico. Nella serie Vedute di Napoli e in altre serie degli anni Ottanta questa riflessione prosegue: Jodice fissa le angosce e i dubbi legati alla città, trasformata in un enigma senza tempo, priva di riferimenti cronologici e spaziali.
Nella parte finale della mostra, l’attenzione si sposta sul Mediterraneo e sulla natura. I progetti Il Polittico Villa dei Papiri e I volti della Memoria propongono una riflessione sul tempo e sul patrimonio culturale, mentre il progetto Eden solleva interrogativi sulla nostra relazione con ciò che ci circonda, trasformando oggetti comuni in simboli di consumismo e alienazione.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con Mimmo Jodice Studio S.r.l., l’Università degli Studi di Udine, il CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia e Roberto Koch Editore – Contrasto, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e di numerosi enti e sponsor locali. Un sostegno importante è stato offerto anche dalla Banca di Udine. Aggiungono valore istituzionale anche i patrocini attribuiti della Camera di Commercio Pordenone-Udine e da parte di Confindustria Udine e la sponsorizzazione da parte della società partecipata SSM Sistema Sosta e Mobilità S.p.A. e Arriva Udine.
“La fotografia di Mimmo Jodice è una fotografia d’arte e d’avanguardia, un’esperienza artistica rara che nella semplicità di un chiaroscuro esprime la complessità del mondo che ci circonda, che ci ha preceduto e che evolve alla presenza umana”, commenta l’Assessore alla cultura Federico Pirone. “Il suo lavoro intimo e riflessivo è un punto di riferimento per generazioni di fotografi e appassionati d’arte, ma anche un’occasione, che noi siamo soddisfatti di poter offrire ospitandolo, per generare riflessioni nuove nei visitatori e per rafforzare il ruolo di Udine come laboratorio culturale di stampo europeo. Abbiamo cercato di intercettare un sentimento artistico moderno, creando una proposta culturale che riteniamo di valore per la nostra città”.
Titolo mostra | Mimmo Jodice. L’enigma della luce | Città | Udine | Sede | Castello di Udine | Date | Dal 05/04/2025 al 04/11/2025 | Artisti | Mimmo Jodice | Curatori | Alessandra Mauro, Silvia Bianco, Roberto Koch | Temi | Fotografia |