A Bologna, le sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo, ospitano la mostra che riunisce una selezione delle opere d’arte entrate a far parte delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo dal 2017 a oggi. L’esposizione, PER LA “STORIA DI BOLOGNA”. Donazioni e acquisizioni d’arte della Fondazione Carisbo (2017-2025), che rimarrà visitabile fino al 30 novembre 2025, presenta dipinti, sculture, disegni e incisioni, frutto sia di acquisizioni sia di donazioni da parte di privati cittadini, famiglie ed eredi di artisti. L’allestimento si concentra sul modo in cui questi apporti hanno contribuito a integrare e arricchire il patrimonio originario della Cassa di Risparmio in Bologna, poi confluito nella Fondazione.
L’iniziativa, curata da Angelo Mazza, conservatore delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione, intende mostrare al pubblico il processo con cui il patrimonio artistico cittadino si è ampliato negli ultimi anni. L’incremento delle donazioni è interpretato come segnale di una sensibilità crescente nei confronti della funzione pubblica dell’arte. I cittadini che hanno rinunciato alla proprietà di opere a favore della Fondazione hanno reso possibile una fruizione collettiva che altrimenti sarebbe rimasta confinata a un ambito privato e ristretto. L’istituzione, attraverso la propria attività, si pone come custode del patrimonio storico-artistico del territorio, con l’obiettivo di conservarlo, tutelarlo e renderlo disponibile alle generazioni future.
Tra le donazioni di opere antiche figurano nuclei di particolare interesse. È esposto il modelletto di Jacopo Alessandro Calvi per il dipinto raffigurante San Francesco che implora la protezione della Vergine sui pellegrini, oggi conservato nella chiesa di Santa Maria della Vita. L’opera è entrata nelle collezioni grazie alla donazione di Michelangelo Poletti. Un altro pezzo rilevante è il Ritratto di papa Lambertini, eseguito nella bottega del pittore francese Pierre Subleyras, giunto attraverso la donazione della Fondazione Furio Farabegoli. Al patrimonio librario si sono aggiunti volumi e testi rari, come gli Statuta Urbis Ferrariae del 1624, donati da Antonietta Di Marzio Gaist, e il Graduale de Tempore, messo a disposizione da Paola Martelli. Anche l’opera settecentesca La Caccia giocosa. Invenzioni di Gioseffo Maria Mitelli, datata 1745, è entrata in collezione grazie al contributo di Piero Paci e Giovanna Bolelli.
Se le donazioni antiche hanno ampliato il panorama delle collezioni, la parte più cospicua delle acquisizioni riguarda ilNovecento. Le opere del secolo scorso offrono uno spaccato su artisti legati a Bologna, anche se spesso attivi in contesti nazionali e internazionali. È il caso, tra gli altri, di Bruno Pulga e Concetto Pozzati, figure di rilievo nel dibattito artistico italiano del secondo Novecento, che pur avendo lavorato oltre i confini regionali hanno mantenuto legami stretti con la città. Numerosi altri artisti hanno segnato la vita culturale bolognese attraverso il loro ruolo di docenti presso istituzioni formative come l’Accademia di Belle Arti, il Liceo Artistico e l’Istituto d’Arte. Tra questi compaiono Emilio Contini, Nino Corrado Corazza, Ugo Guidi, Ilario Rossi e Luigi Vignali, insieme allo stesso Pozzati.
Data l’ampiezza del numero di opere ricevute, la mostra ha dovuto adottare criteri selettivi. L’esposizione presenta quindi un insieme rappresentativo, che non copre integralmente la totalità delle donazioni ma restituisce al visitatore un quadro importante delle acquisizioni più rilevanti. Molte delle donazioni sono già state oggetto di mostre dedicate, corredate da cataloghi a stampa. È il caso della donazione di Tiziano Bonazzi, con opere di Mario Bonazzi, esposta nel 2018; di quella di Catia Mantovan, con opere di Luigi Vignali, presentata nel 2021; della donazione di Barbara Buldrini, comprendente opere di Ugo Guidi, mostrata al pubblico nel 2022; e delle due esposizioni del 2022 e 2023 relative alla donazione di Laura Coppi Giuliari, dedicate a Francesco Giuliari. Infine, nel 2025 è stata organizzata una mostra sulla donazione di Giovanni Barducci, che ha portato nelle collezioni opere di Maria Petroni.
L’esposizione sarà aperta fino al 30 novembre 2025, con orari di visita dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. È prevista un’apertura straordinaria in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio: sabato 27 settembre dalle 10 alle 23 e domenica 28 settembre dalle 10 alle 19. L’ingresso è libero. La mostra è accompagnata da un catalogo digitale pubblicato da Sillabe.
Titolo mostra | PER LA “STORIA DI BOLOGNA”. Donazioni e acquisizioni d’arte della Fondazione Carisbo (2017-2025) | Città | Bologna | Sede | Casa Saraceni | Date | Dal 19/09/2025 al 30/11/2025 | Artisti | Artisti vari | Curatori | Angelo Mazza | Temi | Arte antica, Fondazione Carisbo |
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