Il Lucca Film Festival, giunto alla sua ventunesima edizione in programma dal 20 al 28 settembre 2025, conferma la sua vocazione a esplorare le intersezioni tra cinema e arti visive. Una linea di ricerca inaugurata nel 2012 con l’esposizione dedicata a David Lynch, che portò a Lucca fotografie, litografie e disegni del regista-artista americano recentemente scomparso. Da quell’anno il festival ha costruito un percorso di dialogo fra linguaggi visivi, ospitando negli anni successivi mostre di figure centrali come David Cronenberg, Peter Greenaway, Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Federico Fellini e Luchino Visconti.
Per l’edizione 2025, lo sguardo si concentra su Giuseppe Veneziano (Mazzarino, 1971), uno dei maggiori protagonisti della scena contemporanea italiana, esponente di punta del movimento New Pop e del gruppo Italian Newbrow. A lui il festival dedica la mostra Art Fiction, ospitata nelle sale di Palazzo Guinigi, nel cuore storico della città. L’esposizione, curata da Alessandro Romanini, resterà aperta dal 10 al 28 settembre e verrà inaugurata mercoledì 10 settembre alle 18. La mostra raccoglie venti dipinti recenti che testimoniano la cifra stilistica di Veneziano, artista che ha fatto della contaminazione il suo linguaggio privilegiato. Nei suoi lavori si incontrano la cronaca, la storia dell’arte, la cultura pop e il cinema, in un intreccio che restituisce composizioni dall’impatto immediato, caratterizzate da colori intensi e inquadrature che richiamano la grammatica filmica. La pittura diventa per lui una scena, uno schermo su cui elementi diversi si fondono in cortocircuiti visivi e narrativi. Il titolo “Art Fiction” chiarisce l’intento: mettere in dialogo la dimensione artistica con quella narrativa, rielaborando la realtà attraverso forme capaci di emozionare e di rendere comprensibili esperienze collettive. L’arte e la fiction, nella visione di Veneziano, rispondono alla stessa esigenza umana di raccontare e reinterpretare il mondo.
Tra le opere esposte spicca Mr Wolf. Problem Solver, un acrilico su tela che richiama l’iconico personaggio di “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino. Il riferimento al celebre film diventa però occasione per un discorso più ampio, in cui la cultura popolare dialoga con il presente socioeconomico. Veneziano trasforma l’immaginario cinematografico in lente critica sul contemporaneo.
Un altro dipinto, Lockdown, riflette sul periodo della pandemia. Qui cronaca e distopia si intrecciano, dando vita a un’atmosfera sospesa che richiama la pittura di Edward Hopper. Su questo sfondo, l’artista inserisce riferimenti al mondo fumettistico della DC Comics, in particolare a Batman e al suo antagonista Joker. La figura del clown criminale, tornata al centro della cultura visiva grazie ai film interpretati da Joaquin Phoenix e alla recente serie televisiva con Colin Farrell, diventa emblema di inquietudine e contraddizione.
Joker compare anche in un’altra opera che reinterpreta la Pietà di Michelangelo. Veneziano mescola sacro e profano, tradizione e cultura popolare, in una sintesi che mette a confronto il patrimonio artistico del passato con i miti della contemporaneità. È una cifra ricorrente nella sua produzione: l’accostamento di linguaggi e simboli diversi per generare nuove letture e provocare riflessioni.
Il percorso espositivo invita lo spettatore a un esercizio di riconoscimento e decodifica. Le tele di Veneziano sono disseminate di citazioni e rimandi che spaziano dal cinema al fumetto, dal design al videogioco, dalla musica al web. Ogni opera è un mosaico di segni che si ricompongono in un racconto visivo coerente, orchestrato con precisione e senza casualità.
Il curatore Alessandro Romanini sottolinea come l’artista siciliano riesca a incarnare in modo originale le “relazioni pericolose” tra arte e cinema. Le sue opere si fondano su una memoria visiva stratificata, sostenuta da una solida formazione storico-artistica e cinematografica. La conoscenza dei linguaggi non impedisce però a Veneziano di adottare uno stile personale e immediatamente riconoscibile, in cui la pittura è sempre in dialogo con l’attualità.
Giuseppe Veneziano ha costruito negli anni una carriera internazionale. Architetto di formazione, ha scelto presto di dedicarsi interamente all’arte. Ha partecipato a numerose manifestazioni di rilievo, dalla 54ª Biennale di Venezia del 2011, ospitato nel Padiglione Italia, alla Biennale Italia-Cina del 2012, dalla Biennale di Praga del 2009 a quella di San Pietroburgo del 2008, fino alla mostra “Artâthlos” organizzata in occasione delle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Le sue opere sono state esposte in sedi come la Triennale di Milano, il Museo Riso di Palermo, il MART di Rovereto, il Museo Civico di Trento, i Musei Capitolini di Roma, il Museo Pecci di Prato, Palazzo Ducale di Massa, Palazzo Pallavicini di Bologna e il Museum of Modern Art di Shanghai. Numerose anche le mostre in gallerie italiane e internazionali, da Londra a Monaco, da New York ad altre capitali europee.
La sua pittura, caratterizzata da mash-up iconografici che uniscono figure storiche, personaggi della cronaca, protagonisti del cinema e icone pop, si distingue per un linguaggio ironico e insieme critico, capace di riflettere sulla società contemporanea (qui un approfondimento di Federica Schneck). L’impatto visivo è immediato, ma dietro i colori accesi e le composizioni dinamiche si cela una riflessione costante sul presente e sulle mitologie che lo attraversano.
Con Art Fiction, il Lucca Film Festival conferma la sua vocazione ad andare oltre i confini del cinema per esplorare le arti visive. Il dialogo tra schermo e tela, tra sequenze filmiche e pittura, diventa il centro di una mostra che invita a riflettere sulla permeabilità dei linguaggi. Veneziano interpreta il cinema come archivio di immagini condivise, capace di fondersi con altre narrazioni per costruire un immaginario collettivo.
Titolo mostra | Giuseppe Veneziano. Art Fiction | Città | Lucca | Sede | Palazzo Guinigi | Date | Dal 10/09/2025 al 28/09/2025 | Artisti | Giuseppe Veneziano | Curatori | Alessandro Romanini | Temi | Arte contemporanea, Giuseppe Veneziano |
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