L’Italia attraverso l’obiettivo del conte Chotek: a Rivarolo (Torino) le sue fotografie inedite


Per la prima volta in Italia una selezione degli scatti realizzati tra Otto e Novecento dal fotografo aristocratico Karel Chotek, esposti a Rivarolo Canavese negli spazi di Casa Toesca. In mostra anche immagini misteriose, in attesa di essere identificate dal pubblico.

Il 17 maggio 2025, alle ore 16:00, si apre a Casa Toesca, sede dell’associazione culturale Areacreativa42 a Rivarolo Canavese (Torino), la mostra fotografica Karel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu. L’esposizione, curata da Jan Vaca e Jiří Preclík e organizzata da Karin Reisová in collaborazione con Areacreativa42 e il Centro Ceco di Milano, rimarrà visitabile fino al 22 giugno. Si tratta della prima presentazione in Italia dell’opera di Karel Chotek (Velké Březno, 1853-1926), nobile boemo appartenente a una delle famiglie più influenti dell’Impero austro-ungarico, che per oltre trent’anni, tra il 1885 e gli inizi del Novecento, si dedicò con continuità alla fotografia.

A lungo rimasta ignota, la produzione fotografica di Chotek venne riscoperta solo a partire dalla fine degli anni Novanta, quando una serie di ritrovamenti fortuiti rivelò l’esistenza di un corpus consistente di immagini realizzate tra l’Europa centrale e l’Italia. La mostra si concentra in particolare sugli scatti effettuati durante i frequenti soggiorni nella penisola, iniziati almeno a partire dal 1895, e propone al pubblico un’indagine visiva sul paesaggio italiano attraverso lo sguardo di un dilettante colto e appassionato, dotato di uno stile attento e consapevole.

Numerose le fotografie dedicate alle regioni settentrionali e al Sud Tirolo, ma non mancano vedute di mare e scorci urbani della Riviera Ligure, tra le mete predilette dall’autore. È il caso, ad esempio, della località di Nervi, dove Chotek scattò una fotografia intitolata An der Riviera, pubblicata nel 1895 sulla rivista Wiener Photographische Blätter. Non tutte le località rappresentate sono state però identificate con certezza: alcune immagini conservano una componente enigmatica, e per questo motivo i curatori invitano i visitatori italiani a contribuire attivamente al processo di riconoscimento, condividendo eventuali indizi utili all’identificazione dei luoghi.

Karel Chotek, Lavaggio della biancheria, luogo non identificato (1905 circa). Su concessione dell’Archivio di Stato Regionale di Praga
Karel Chotek, Lavaggio della biancheria, luogo non identificato (1905 circa). Su concessione dell’Archivio di Stato Regionale di Praga
Karel Chotek, Chiesa di San Pietro, Tirolo (1900 circa). Su concessione dell’Archivio Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem
Karel Chotek, Chiesa di San Pietro, Tirolo (1900 circa). Su concessione dell’Archivio Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem
Karel Chotek, Ritratto di Adelheide Chotek, Merano (1903). Su concessione dell’Archivio Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem
Karel Chotek, Ritratto di Adelheide Chotek, Merano (1903). Su concessione dell’Archivio Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem
Karel Chotek, Venezia (1900 circa). Su concessione dell’Archivio di Stato Regionale di Praga
Karel Chotek, Venezia (1900 circa). Su concessione dell’Archivio di Stato Regionale di Praga

L’inaugurazione della mostra vedrà la partecipazione della console e viceconsole generale della Repubblica Ceca Ivana Zandona, del direttore del Museo Regionale di Ústí nad Labem, Václav Houfek e del direttore del Centro Ceco di Milano Robert Mikoláš. In occasione dell’apertura sarà inoltre possibile degustare la birra prodotta a Velké Březno, paese natale del fotografo, oggi sotto il marchio Heineken. Di quella fabbrica, molto nota nella regione, Chotek ritrasse un tempo anche gli operai al lavoro. Il progetto espositivo è frutto della collaborazione con alcune importanti istituzioni ceche, tra cui il Museo Regionale di Ústí nad Labem, l’Archivio di Stato Regionale di Praga, il Museo delle Arti Decorative di Praga, l’Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem e la Città di Rivarolo Canavese. L’iniziativa si svolge con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città metropolitana di Torino e del Consolato Generale della Repubblica Ceca a Milano. L’opera fotografica di Karel Chotek si inserisce nel nuovo ciclo di esposizioni promosso da Areacreativa42, associazione fondata e diretta da Karin Reisová, attiva sul territorio dal 2008. Il programma, previsto per i prossimi due anni, intende valorizzare il ruolo degli archivi nella conservazione e nella diffusione della memoria artistica.

La riscoperta dell’opera di Chotek ha inizio nel 1999, quando nella soffitta dell’ex scuola dei borghesi di Velké Březno vennero rinvenute alcune apparecchiature fotografiche, tra cui una macchina per proiezioni, e un gruppo di negativi su vetro. Due anni più tardi, nel gennaio 2001, altri materiali emersero nel castello di Líčkov, sotto forma di valigie contenenti stampe e negativi che erano stati trasferiti lì dal castello di Velké Březno intorno al 1962. L’ultima scoperta, risalente al gennaio 2025, è avvenuta in un edificio nei pressi dello stesso castello di famiglia: una valigia contenente ulteriori negativi, molti dei quali danneggiati. I materiali sono attualmente oggetto di un lavoro di restauro, che potrebbe aggiungere nuovi elementi alla conoscenza del fotografo boemo.

Note sull’artista

Karel Chotek nacque a Velké Březno nel 1853 e, dopo un percorso di studi a Vienna e una breve carriera diplomatica, fece ritorno nel 1883 alla tenuta di famiglia, in seguito alla morte del padre. Proprio da quel momento iniziò a dedicarsi con costanza alla fotografia, sviluppando una pratica che lo accompagnò per oltre trent’anni. A partire dal 1891 divenne membro del Vienna Camera Club, punto di riferimento per la cultura fotografica dell’epoca, frequentato tra gli altri anche da Heinrich Kühn. Proprio con Kühn Chotek condivise l’interesse per i pescatori dei Paesi Bassi, un soggetto che ricorre anche nella sua produzione. Le sue immagini furono pubblicate con regolarità su riviste di settore e in alcuni casi premiate con riconoscimenti ufficiali. Nel corso della sua attività, Chotek sperimentò anche diverse tecniche fotografiche. Nei primi ritratti utilizzò procedimenti come la stampa al carbone e la gomma bicromata. Tuttavia, a causa della predominanza di negativi su vetro tra il materiale pervenuto, non è sempre possibile stabilire con precisione quali metodi di stampa prediligesse in fase finale.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraKarel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu
CittàRivarolo Canavese
SedeCasa Toesca
DateDal 17/05/2025 al 22/06/2025
ArtistiKarel Chotek
CuratoriJan Vaca, Jiří Preclík
TemiFotografia, Mostra fotografica

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